Vado di fronte alla porta, faccio un respiro profondo, la apro ed il freddo avvolge il corpo.
Guardo per un ultima volta verso il tavolo dove poco prima ero seduta, l'altra me non c'è più.
Torno a guardare dritto di fronte a me, c'è la neve, il paesaggio ne è completamente ricoperto.
Mi sembra fantastico anche solo per qualche istante poiché ho sempre adorato la neve, specialmente quando ero più piccola.
È buio e fa molto freddo, sono in una strada vuota dove non passa nessuno.
Esco e faccio qualche passo avanti, dopo poco sento la porta chiudersi dietro di me,l.
Mi giro, vado verso di essa, cerco di riaprirla ma è inutile.
Non si torna più indietro, si va solo avanti.
Sento dei rumori alla mia sinistra, mi giro e vedo un uomo vicino ad una macchina.
Noto che si mette le mani in tasca a ripetizione ma da esse esce solo sabbia nera.
Mi guardo la mano, la alzo e la apro.
La chiave.
Deve essere della sua macchina.
«Signore? Signore?», cerco di attirare la sua attenzione ma sembra non sentirmi.
Inizio a camminare verso di lui, «signore cerca questa?», non appena gli mostro la chiave, smette il suo gesto e mi guarda.
Quel volto.
Non può essere.
Lui è...
«Papà..».

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora