Mi osservo.
Sono immobile, il mio volto è pieno di sangue e ferite, la metà sinistra è completamente lacerata. Cerco di avvicinarmi per capire se sta respirando, sono quasi sollevata che sia l'altra me.
Mi chino, avvicino le dita al suo naso, improvvisamente spalanca gli occhi.
Sobbalzo ed indietreggio cadendo a terra dalla spavento. Mi sta fissando.
Non appena mi riconosce dalla sue labbra esce una grossa risata.
Sputa sangue, le manca qualche dente, ha una gamba ed un braccio spezzati, quelli dell'impatto, ma comunque sta ridendo.
La guardo esterrefatta.
Come può essere ancora viva?
Cerca di muovere il collo, sento le ossa scricchiolare. Poggia una mano a terra, tira su il busto, si alza in piedi su una gamba mentre l'altra è completamente storta. Fuoriesce l'osso del ginocchio.
Ho paura, sono terrorizzata, non posso credere di averla appena investita e che sia ancora viva, a fissarmi e a ridere.
A ridere di me.
Inizia a correre a fatica, io sono immobilizzata dalla paura. Sento la sua risata, roca, stridula, entrarmi nella testa.
È a pochi passi.
Si butta addosso a me, cado a terra.
Mi prende la testa con la mano buona ed inizia a sbattermela sul cemento.
Perdo conoscenza.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora