Guardo in basso, la mia mano che tiene ben stretto quel coltello, il suo collo sta sanguinando per il piccolo taglio che gli ho procurato.
Aspetta. Perché sto rivivendo quella scena?
«Elliot, Elliot! Che fai? Sono io!», quella voce.. Alzo lo sguardo, non è l'altra me ma è..
«Jeremy..», dico incredula, l'ho trovato.
Delle lacrime scendono sul mio viso, ripeto il suo nome prima di cadere in un pianto liberatorio.
«Okay..ma ora dammi questo, va bene?», prende il coltello dalle mie mani.
Appena si mette seduto lo abbraccio forte, non posso ancora crederci che sia finita.
Mi alzo ed aiuto anche lui.
«Ci sono riuscita. Ho sconfitto la mia paura», dico anche se probabilmente non sa nemmeno di cosa sto parlando.
«Come hai fatto?», mi chiede con le sopracciglia aggrottate.
Dalla sua voce però sembra non essere un argomento nuovo per lui.
«L'ho pugnalata, con quel coltello», rispondo indicando la mano con cui lo sta tenendo, «ho affrontato lei e tutte le situazioni peggiori della mia vita.. ora finalmente mi sento libera. È finita», continuo quasi euforica.
Lui fa un mezzo sorriso per poi guardare a terra, qualcosa sembra preoccuparlo ma non riesco a capire cosa.
D'un tratto sento una fitta fortissima alla pancia.
Guardo in basso, il coltello è conficcato in essa.
Alzo la testa e fisso i suoi occhi, non capendo quel suo gesto.
«Mi dispiace», dice mentre posso sentire del sangue uscirmi dalla bocca.
Gli occhi mi tremano, mi accascio a terra, vedo la sua figura immobile di fronte a me, che pian piano diventa sempre più sfuocata.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora