Sono sola, in una distesa bianca silenziosa.
Per caso è il Paradiso?
In molti lo definirebbero così, tutto bianco, magari con qualche nuvola soffice.
Ma non posso essere in Paradiso, non io.
E perché Jeremy non è con me?
Ma soprattutto, per quale motivo mi ha pugnalato? Io non..
«Elliot», una voce profonda chiama il mio none, sobbalzo e mi giro di scatto, non c'è nessuno dietro di me. Cerco di capire da dove proviene ma risuona ovunque.
«Che cosa sta succedendo...?», chiedo tra me.
«Siamo allo step finale», sobbalzo di nuovo, questa volta però riconosco la voce.
Jeremy è di fronte a me.
Mi allontano controllando le sue mani, dopo tutto quello che abbiamo passato, quel suo ultimo gesto mi ha davvero destabilizzato.
Perché fare una cosa del genere?
«Che vuoi dire?», gli chiedo titubante.
«Finalmente ci siamo. In questa stanza saranno decise le nostre sorti», mi informa, «ma prima...», mette una mano dietro la schiena ed io indietreggio ancora, sperando che non nascondesse un pugnale.
Con mia sorpresa, tira fuori una fiaschetta, lo guardo perplessa.
«Davvero non ti ricordi? Non ricordi proprio nulla?», mi chiede come se ci fosse una risposta ovvia, «devi ricordare. Come ho fatto io», mi offre la fiaschetta invitandomi a berla tutta.
Non capisco dove voglia arrivare, ma ormai ho capito che non mi devo fare troppe domande.
La prendo e me la scolo tutta d'un fiato, davanti a noi appare una porta malconcia.
La raggiungo e metto la mano sulla maniglia, ci siamo, finalmente capirò il motivo per cui siamo qui.
La apro.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora