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Questa storia è troppo assurda, perfino per me.
Continuo a pensare che è solo un sogno da cui non riesco a svegliarmi.
Ma non conto nemmeno più i giorni ormai, ne stanno passando troppi.
Ho rinunciato a tentare di arrivare a quella dannata montagna, non importa più.
Ho perso peso, non mangio, non dormo, non ho quasi più nessuna energia nel mio corpo, ma non mi importa..
Sto lentamente cadendo a pezzi e non mi importa..
«Non mi importa, hai capito!», grido al cielo come se ci fosse qualcuno ad ascoltarmi.
Sospiro.
Ormai qualsiasi emozione è svanita dentro di me, non sento più niente, sono apatica.
Quanto vorrei una bottiglia di vodka in questo momento, vorrei bere fino a svenire, fino a morire, ancora e ancora.
Mi alzo.
Sento dei rumori alla mia sinistra.
Mi nascondo dietro un albero.
Impugno il coltello ora mio amico.
Li sento avvicinarsi.
Grido ed alzo il coltello, colpendo dritta al petto ma spalancò gli occhi appena noto chi ho pugnalato.
No, no, no..
«Mamma..», sussurro portandomi una mano alla bocca, facendo cadere il coltello a terra.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora