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Lei alza lo sguardo.
È impaurita, agitata, e mi guarda come se avesse visto un fantasma.
«Elliot, sei proprio tu?», mi chiede faccio di sì con la testa.
In un attimo mi ritrovo le sue abbraccia intorno al corpo, mi stringe forte e riesco a sentire delle lacrime vicino al mio volto.
«Ti ho trovata..», dice prendendomi la testa fra le mani e guardandomi negli occhi.
Io le sorrido e, notando che sembra tutto apparentemente normale, la abbraccio di nuovo.
Erin è la mia migliore amica.
Ma non capisco cosa ci faccia qui.
«Erin, come mai sei qui?», chiedo sciogliendo il nostro abbraccio.
Penso al peggio mentre aspetto una sua risposta.
«Sono venuta a salvarti», la guardo stranita, da quel che so, sono morta, come può salvarmi dalla morte? «che ci fai con quello?», chiede indicando in basso, seguo con gli occhi la direzione e mi accorgo solo un quel momento di tenere il coltello ancora stretto in mano.
Mi ferisco.
L'unico modo per cosa è reale in questo posto, il dolore.
«Ehi! Ma che fai?!», mi chiede coprendo con le mani la ferita sanguinante.
«Erin, io..sono morta», lei mi guarda stupita.
«No Elliot, tu non sei morta.. sei in coma», spalanco gli occhi.

La ragazza nel Sottosopra (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora