«Signor Harry Styles è arrivato il suo momento» sento dire dalla donna che un paio di ore prima si era presentata come "capo" della commissione che avrebbe stabilito l'andamento della selezione per il conferimento della stella Michelin a uno degli chef presenti.
Annuisco e porto con me il mio carrello con alcune preparazioni già completate in precedenza.
Mi concentro sul lavoro sentendo le signore presenti in commissione sghignazzare, mentre io continuo a sminuzzare le verdure da inserire nella mia soupe de légumes da unire, solamente alla fine, con una leggerissima besciamella in grado di rendere maggiormente cremosa e invitante la zuppa.
Per tutto il tempo resto in silenzio asciugando saltuariamente il sudore dalla mia fronte, dovuto alla tensione della prova, e una volta terminato presento il piatto, facendo successivamente un passo indietro per dare loro il tempo di riflettere.Rimango perso tra i miei pensieri fino a quando la presidentessa della commissione si avvicina a me e, dopo avermi fatto i complimenti, inizia ridurre notevolmente la distanza tra di noi tanto da arrivare a poggiare le sue mani sul mio corpo, chiedendomi di assecondarla per ottenere la mia stella.
Guardo allibito le altre persone presenti nella stanza che ci stanno a loro volta guardando, quasi invitandomi ad accettare le sue avances, mentre io, dopo aver pronunciato un flebile "cosa sta facendo?" la allontano immediatamente dal mio corpo ed esco totalmente congelato dalla situazione.«Le rovinerò la carriera signor Styles» la sento dire mentre corro fuori.
Una volta raggiunti gli altri chef cerco di raccontare l'accaduto ma, mentre alcuni di loro non mi credono, altri mi criticano e deridono per la mia stupidità, perché secondo loro avrei dovuto accettare.
Esco da quel luogo completamente sconvolto e decido che da quel momento in poi non avrei più permesso a nessuna donna di toccarmi in qualsiasi modo fisico o mentale.
⌜ ⌟
Oggi sono uno chef di fama mondiale; ho aperto da qualche mese un nuovo ristorante a Parigi e, nonostante le dicerie sul mio conto, sono riuscito a ottenere quella tanto ambita stella Michelin.
Nonostante l'apparente felicità e il grande successo non mancano i momenti in cui torno a ripensare al mio passato, a quel disastro che mi sta ancora oggi rovinando, ma che viene messo in secondo piano una volta che i clienti e i vari critici assaggiano i miei piatti.
Il momento più difficile è stato una volta uscito da quel luogo infernale, lì le voci erano recenti e io ancora molto giovane, solamente ventenne, e incapace di gestire tutta la pressione dovuta a quel peccato affibiatomi erroneamente.
Ora, crescendo, sono riuscito a trovare il mio equilibrio tanto da essere chiamato lo chef di ghiaccio, col quale i sous-chef non resistono nemmeno mezza giornata.Questa mattina sono in attesa del sostituto del mio sous-chef recentemente licenziato.
Sto preparando una tarte au chocolat mentre sento la porta d'entrata sbattere e la mia responsabile di sala, Penelope, parlare con qualcuno.Resto imperturbabile attendendo l'arrivo del diretto interessato in cucina e, non appena le porte si aprono la sento dire «Harry c'è una persona per te» mentre io annuisco e ghigno, pronto a far scappare un altro aiutante.
Mi giro e non appena vedo la persona dinanzi a me, mi irrigidisco.
È una donna.Merde.
***
Ed eccoci qua col primo capitolo.
So che non è molto, ma non potevo assolutamente dire di più, altrimenti sarebbe finita esattamente com'è iniziata.Spero vi vada di seguire la mia pazzia, ci leggiamo presto.
~Car.
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Proteggiti da me, se sai come fare
FanfictionAmos Eckert è uno chef di fama mondiale che porta con se un fardello complicato da sostenere. Eloise Àlvarez, la sua nuova sous-chef, dovrà convivere con un Amos indisponente, tenebroso e scorbutico che le complicherà la vita al punto tale da costri...