4. Jeno

542 51 26
                                    

Dormivo beatamente nel mio letto, quando una vocina che strillava mi fece svegliare stordita.
"Eunji, si può sapere cos'hai da urlare di prima mattina?"
"Jeno! Jeno è tornato."
"Chi è Jeno?"
Mi guardò storto.
"Ehy, mi sono svegliata adesso e non nel migliore dei modi."
"Jaemin."
Scattai a sedere.
"Jaemin cosa?"
"Ti vedo reattiva, eh. Adesso che sei più sveglia posso parlare. Jeno, l'amico di Jaemin che ti avevo detto che era in viaggio."
"Ah, lui. Sì, adesso mi ricordo."
"L'hanno visto giù con le valige. Probabilmente tra poco arriverà qua."
"Okay, io torno a dormire."
"Dai, non lasciarmi sola ad aspettarlo."
"Ma è il tuo ragazzo o cosa?"
"Magari... beh, lui, è un tipo un po' particolare."
"In che senso?"
"Si diverte e basta. Mettiamola così."
"Ah, ho capito. Se le fa tutte..."
"Non proprio tutte, ma sì. È libero, piuttosto libero. È il tipo di popolare che va alle feste dell'università per compiere atti inpuri. A lui non interessa trovarsi una fidanzata."
"Gli interessa solo la figa."
"Y/n!"
"Da quello che mi hai descritto, deduco ciò."
"Hai ragione. Però secondo me non è solo quello che noi vediamo, forse sotto c'è altro, non credi?"
"Non ti immischiare con lui, Eunji."
"Figurati, lui una come me nemmeno la guarda! Non ci penso neanche. Però prima o poi troverà anche lui qualcuno da amare."
"Chi lo sa. Posso tornare a dormire?"
"No!"
Sbuffai. Improvvisamente, sentimmo delle urla.
"È arrivato!"

Capelli neri. Più scuri della notte. Pantaloni strappati con delle catene. Scarpe nere. Camicia fin troppo scollata, braccia visibili. Sorrisetto sul viso. Jeno era tornato. Posò la valigia a terra.
"Ehy sfigati, mi aprite."
"Buongiorno anche a te, Jeno. Ci sei mancato."
"Voi no, lasciatemi passare."
"Che maleducato."
Jaemin guardò Jeno con un sorriso sul volto.
"Che fai, non mi saluti?"
"Dai Jaemin, non rompere."
"Guarda che mi offendo."
"Che piaga."
Gli diede un veloce abbraccio ma Jaemin lo trattenne un po' di più.
"Siamo i tuoi migliori amici, potresti trattarci con più gentilezza eh."
"Oggi sono scazzato."
"Ah, ho capito. L'ultima non ti ha soddisfatto?"
"Mentre voi due parlate di conquiste, io vado a lezione. Dai Jeno, alla festa ne troverai qualcuna buona. Ci sono tanti pesci nel mare."
Hyunjin gli diede una pacca sulla spalla e uscì dalla stanza.
"Jeno..."
"Mh?"
"Ogni tanto non hai voglia di stare con qualcuna seriamente? Di fidanzarti, insomma."
"Loro da me vogliono solo questo, quindi sarebbe inutile cercare altro. A me alla fine, va bene così."
"E se dovesse piacerti qualcuna?"
"Non funzionerebbe, perché non sono adatto alle relazioni e anche se io volessi qualcosa in più, a lei interesserebbe solo uscire o farsi uno dei popolari, per credersela con le altre.  Senti, ma perché queste domande? Mica ti interessa qualcuna?"
"No, no. Chiedevo solo. Per curiosità."
"Non dirmi che è arrivata qualcuna di interessante. Le matricole sono sempre le più intriganti."
"Ti ho detto che non è niente. Lascia stare."
"Tu non me la racconti giusta."
Jaemin roteò gli occhi.
"Io devo andare a lezione. Sono appena arrivato e già mi fanno lavorare."
"Io ho lezione tra 3 ore. Ci vediamo."

Uscii dalla mia stanza. In quel momento, uscì anche Jaemin.
"Buongiorno principessa."
Guardai dall'altra parte, per evitare di arrossire. Non ci voleva proprio. Ogni volta che mi salutava aveva quel cavolo  di sorriso.
"Buongiorno Jaemin."
"Ti va di andare insieme?"
"Certo."
Continuò a guardarmi per tutto il tempo.
"Sai dov'è la classe che hai adesso?"
"Sì."
"Dopo di questa ora ho un'ora vuota e tu?"
Dove voleva andare a parare?
"Io ho un'altra ora di un'altra materia."
"Sei libera dopo?"
"Sì."
"Ti va di passare del tempo con me?"
"Se a te va, a me sta bene."
Insomma, mi aveva fatto un sorriso enorme, non potevo dirgli di no...
"Allora ci vediamo dopo, alla caffetteria del bar."
"A che ora?"
"13.40?"
"Okay, va bene. Sono libera."
"Okay, se non trovi la tua aula, cercami pure. Sono giù, in biblioteca."
"E dov'è la liberia?"
"Piano 4. Vicino all'ascensore. Ci vediamo."
Mi salutò e le nostre vie si separarono. Era così gentile e così carino. Okay basta, dovevo concentrarmi sulla lezione che dovevo ascoltare. Entrai in aula prendendo un respiro profondo. Quando la lezione finì, mi persi e non potei fare altro se non cercare quella benedetta biblioteca e chiedere aiuto a Jaemin.
"Mi dispiace disturbarti."
"Figurati, tanto sono libero. Non mi dispiace aiutarti. Eccoci qua. La tua aula."
"Grazie davvero. Avrei perso un'altra lezione se non fosse per te."
"Tranquilla. Quando vuoi sono a tua dispozione. Ciao di nuovo! A dopo."
"A dopo."

Dopo ore estenuanti di lezione, finalmente potevo riposare. E ovviamente rivedere Jaemin. Arrivai alla caffetteria, che si trovava all'ultimo piano, ma Jaemin non c'era. Andai a un tavolo e rimasi ad aspettarlo. Mi si avvicinò una ragazza.
"Ehy, sei Y/n?"
"Sì. Perché?"
"Jaemin mi ha detto di darti questo."
Estrasse un foglio dalla sua tasca.

"Ehy! Scusami, ma sono dovuto scappare. Apparentemente il professore di storia medievale vuole parlarmi. Scusami davvero. Non manco mai a un appuntamento. Rimedierò.
Te lo giuro, principessa."

Appuntamento? Ringraziai la ragazza e arrossii. Ero abbastanza triste. Bresi qualcosa da bere e me ne andai. Eunji aveva delle lezioni proprio a quell'ora, così non potevo passare del tempo con lei. Camminai per i corridoi quasi deserti dell'università. Proprio lì intravidi Jaemin che correva. Si fermò un attimo.
"Ehy principessa! Scusa sono di fretta, ci sentiamo!"
Era stato così veloce. Sarebbe stato bello avere il suo numero di telefono, insomma per chiamarlo, per qualche aiuto scolastico. Mica per qualche interesse personale, no, no. Ascoltai le lezioni del pomeriggio con grande noia e stanchezza. Tanto che non mi reggevo in piedi. Mi appoggiai al muro, stanca e stremata. Dovevo uscire e andare al dormitorio.
"Principessa, sei stanca?"
Mi girai.
"Se sei libera posso tirarti su di morale."
"Come vuoi."
Mi prese per mano, con delicatezza.
"Prendiamo l'ascensore."
Prendemmo l'ascensore e arrivammo alla caffetteria.
"Vai a sederti, io ordino qualcosa. Hai mangiato?"
"Non ne ho avuto tempo."
Mi guardò duramente, ma subito quello sguardo duro venne sostituito da un sorriso.
"Ci penso io."
Tornò dopo qualche minuto con qualcosa da mangiare.
"Ecco principessa."
Avevo una gran fame, quindi mangia di fretta. Una volta finito, rimasi in silenzio. L'unica cosa che ricordavo era che la sua spalla sembrava così vicina e io ero così stanca. Così, la stanchezza prese il sopravvento.

~~~~
Fie 4 capitolo!
Più corto, di poco e un po' meno bello.
Spero vi sia piaciuto.
Già so che sara_pernoci muore per l'ultima parte eheh
Ciao ;)

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora