58. Dispersi in montagna

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Quella doveva essere una giornata bella e tranquilla, era il giorno di natale e mancavano circa 7 giorni al nostro rientro. Il resto delle vacanze lo avremmo trascorso nelle nostre case o dove capitava. Quando mi svegliai, Taeyong stava poggiando sulla sedia, a mettersi i pantaloni.
"Che fai?"
"Mi vesto per andare con Jaemin, Jeno e Hyunjin a sciare. Oggi vogliono provare le piste alte. Sono dei temerari."
Si avvicinò a me e mi baciò le labbra con dolcezza.
"Stai attento."
"Ma certo piccola, tranquilla. Mica sono solo."
"Ci vediamo dopo allora."
"Tu non vieni a sciare?"
"Mh, no. Oggi ci aspetta una giornata tra ragazze a spettegolare."
"Ah, capisco. Basta che non parliate di altri ragazzi eh! Ti avverto."
"Mh, beh, chissà. Chi lo sa."
Mi sorrise.
"Ciao piccola e divertiti."
"Anche tu e stai attento, ti avverto! Torna intero, Taeyong."
"Torno intero piccola. Sia mai tu debba riattaccarmi."
Gli feci il verso mentre lui uscì ridendo. Quella mattina la passammo praticamente a fare colazione e poi a prenderci in giro per i regali che ci eravamo fatte. Perché alla fine lo avevamo rivelato, anche se era ovvio chi avesse fatto cosa, ma comunque scegliemmo di farlo per divertirci.
"Hai usato questo completino stanotte, con Hyunjin?"
"Ma sei matta?"
"Perché, non vuoi fare sesso con lui? Mh, molto sospetta."
"No è che non mi sento pronta. Non giudicarmi. Razza di ninfomane. Come sei tu non lo è nessuno, non tutti siamo coraggiosi come te e lo facciamo ovunque andiamo."
"Ehy mica ti sto giudicando, calma."
Sembravano più scuse che altro, ma la lasciammo perdere per quel momento quindi passammo ad altro. Per tutto il tempo notammo che Y/n voleva dirci qualcosa, ma non sapeva come farlo, quindi cercammo di buttarla lì, di fare battutine sui suoi regali, ma niente di niente, muta come un pesce su quella cosa. Quindi lasciammo perdere anche quello, quanti segreti che c'erano lì tra di noi e in generale. Aspettavamo i ragazzi per pranzo, ma non arrivarono. Per questo iniziammo a preoccuparci. Alla fine Jeno e Hyunjin non erano andati per motivi loro ed erano stati più che altro qualche metro più in basso, al sicuro ovvio. Ed erano tornati prima. Invece gli altri due erano andati comunque, che testardi, beh almeno non erano da soli, ma in due. Anche perché mi sarei arrabbiata con Taeyong se fosse andato da solo. Fatto sta che non tornavano, il tempo passava, così provammo a chiamarli. Ma nulla, non rispondevano. Chiedemmo in giro e tutti quelli che erano stati su, erano già tornati da tempo ormai. Y/n semplicemente continuava a stare più male.
"Ragazze... che faccio se non torna? Se non..."
"Okay, dai. Vedrai che torna. Probabilmente hanno riscontrato dei problemi. Ma presto staranno qui. Ne sono più che sicura, Y/n."
A dir la verità, ero anche io in ansia, ma sinceramente non mi piaceva vederla così, quindi provai a farla tranquillizzare e basta.
"È che io... ecco... potrei aspettare un bambino."
"Che?"
"Sh! Venite con me ragazze ma sh."
Ci portò nella sua stanza e dopo averci fatto sedere, ci raccontò tutto l'accaduto.
"Scusami e il preservativo?"
"Beh... ce lo siamo dimenticati e..."
"Ma siete due bambini o cosa?"
"Senti, ho sbagliato. Anche lui, ovvio. Ma il adesso sto in ansia perché il mio ragazzo non è tornato e forse rimango anche sola con un bambino! Quindi per favore, lascia da parte le paranoie e le sgridate da maestrina okay? Lasciami stare e basta. Voglio solo che Jaemin torni e non riuscivo più a non dirvelo, di questo qua. Probabilmente i miei genitori mi uccideranno e uccideranno anche Jaemin."
"Okay, lasciamo stare allora."
La vedevo già agitata di suo e non volevo mettermici anche io, in più, non avevo voglia di litigare, soprattutto in quel momento difficile per tutte noi, per noi due più che altro, ovvio, che eravamo interessate alla cosa maggiormente.
"Ma quindi sono rimasta l'unica vergine?"
"Beh, io non lo sono mai stata. In passato sì, ovvio, ma non da quando ci siamo conosciute, comunque sì, Eunji. Lo sei, sbrigati."
Sbuffò.
"Inaugura quel completino stanotte, eh."
"Ma che dici, scema!"
In realtà, cercavo solo di spostare la situazione altrove, per non pensare a Taeyong e Jaemin ogni secondo, altrimenti io e Y/n saremmo morte di ansia, paura, paranoia e di pensieri inutili che sarebbero serviti solo ad aumentare la nostra ansia già esistente in quel preciso momento. Ed era anche molta senza aggiungere carico, quindi era meglio non pensarci e pensare e parlare di altro di certo aiutava molto la situazione. Il preside venne ad avvisarci che la temperatura si era abbassata di molto fuori e che non saremmo dovuti uscire per nessun motivo al mondo, in più stava arrivando una tempesta e non era affatto sicuro uscire in quelle condizioni. Così, decidemmo di parlargli e ci disse che avrebbe provato a chiamare i soccorsi, ma che non ci assicurava nulla, perciò dovevamo solo aspettare. Io e Y/n eravamo preoccupate. Proprio quando pensavo al peggio, vidi Taeyong entrare insieme a Jaemin. Aveva un colorito preoccupante e tremava. Corsi subito da lui. Lo portai nella nostra stanza. Gli tolsi immediatamente i vestiti, dandogli dei vestiti più comodi e caldi. Accesi la stufetta e presi delle altre coperte. Nel frattempo si era messo a letto. Lo raggiunsi e lo abbracciai. Cercai di fare del mio meglio per riscaldarlo. Lo baciai anche. Ero disperata. Avevo paura. Vidi come piano piano riprendeva colore. Gli diedi uno schiaffo.
"E questo cos'era?"
"Per essere uno screansato. Un'idiota, stupido e sconsiderato."
"Grazie?"
"Stai zitto."
"Grazie per esserti presa cura di me. Comunque, c'era un modo più veloce per riscaldarmi."
Mi sorrise maliziosamente.
"Taeyong... sei uno sporco pervertito."
"Lo so, ma mi ami, vero?"
"Stai zitto e dormi."
"Ho ancora freddo, piccola."
Allarmati lo guardai subito.
"Allora ci facciamo un bagno, vieni."
"Quest'idea mi piace. Sì."
"Zitto pervertito e vieni con me, prima che ti tiri uno schiaffo."
"Un altro?"
"Certo, te lo meriti. Mr.sbruffone eh."
"Okay, okay. È colpa mia, ho capito ma..."
"C'era una buffera Taeyong."
"Cosa scusa?"
"Una buffera in arrivo. Sarebbe potuto essere pericoloso. Lo sai questo vero?"
"Lo so. Ma se avessimo saputo della bufera, non saremmo andati e poi, siamo qui, no?"
"Lo so, ma... sono così preoccupata. Lo era davvero tanto."
"Oh, così ci tieni a me eh. Wow."
"Stai zitto."
"Wow. Rispondi sempre così. Non sai dire altro?"
Arrossii. Ammetterlo sarebbe stato troppo in quel momento.
"Ho capito lascia stare piccola. Ahhhh che freddo."
Gli feci cenno si entrare in acqua e lui lo fece con grande gioia. Andai a prendere la stufetta per metterla in bagno e dargli più calore possibile lo volevo. Mi tolsi i vestiti.
"Che bella vista eh."
"Come se fosse la prima volta."
"Ma con te mi sento come se fosse sempre la prima volta."
E detto questo, mi alzò il mento con un dito e mi baciò, sembravo io quella infreddolita che aveva bisogno di calore e lui me stava donando tanto.
"Comunque, sì che vengo con te."
Citò le mie parole di poco prima e arrossii irrediabilmente. Perché come lui, anche io mi sentivo sempre come fosse la mia prima volta.

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