5. Lubrificante

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Quando mi svegliai, mi guardai attorno. Ero nella mia stanza.
"Buongiorno, bella addormentata."
Guardai Eunji.
"Cosa ci faccio qui?"
"Il tuo bel principe dell'armatura scintillante ti ha portato qui."
"Ero con Jaemin e..."
"Ti sei addormentata, me l'ha detto. Attenta, che vi hanno visto e farsi delle nemiche è molto facile quando si tratta di Jaemin. Dovevi vederlo, ti ha portato a mo di principessa."
"Cosa?"
"Eh sì. Secondo me se non ci fossi stata io ti avrebbe anche rimboccato le coperte e dato un bacio, sulla fronte. Sia mai, Jaemin è troppo dolce per approfittarsi della sua dolce principessa!"
Arrossii.
"Eunji! Ma che ore sono?"
"Tranquilla, sono le 23.00"
"Wow, ho dormito per un po'."
"Ah, il caro Jaemin mi ha detto di farri mangiare, insomma mica puoi vivere con un panino! Forza, mangia. Sono andata a prenderti qualcosa di decisamente migliore di un panino."

"Jaemin, ti sei fatto la ragazza?"
"Cosa? No, perché?"
"Ti hanno visto portare una ragazza in braccio e ho pensato che-"
"Ehy frena, Jeno. Si è solo addormentata e non si svegliava, le ho fatto un favore. Tutto qua."
"Le voci corrono caro mio. Stai attento alla piccoletta, perché sai che sei il numero uno qui e ciò potrebbe crearle problemi."
"Voglio solo esserle amico, tutto qua."
"Come sei testardo."
Jaemin uscì dalla stanza.
"Ma poi, dove andrà mai alle 23.30?"
Hyunjin si alzò dal letto, iniziando a sbottonarsi la camicia.
"A volte è strano, lo sai. Sarà andato a farsi una passeggiata."
"O a farsi la ragazza"
"Mica siamo tutti come te."
"Certo, fate i santarellini. Da quant'è che non fai attività sessuale?"
"Saranno affari miei, che dici? Possibile che pensi solo a quello? Esiste anche altro, lo sai?"
"Come siete antipatici e monotoni tu e Jaemin. Fatevala na scopata!"
"Io con te ci rinuncio. Se voglio esco e ne conquisto una, in due secondi. Non ho bisogno di te, per farlo. Non ti credere chissà chi solo perché hai la figa ai tuoi piedi. Non sei l'unico."
Gli fece l'occhiolino. Hyunjin era bello e sapeva di esserlo. Spesso tra lui e Jeno c'erano continui battibecchi. Se non fossero stati amici, si sarebbero già scannati. Hyunjin era un misto tra lui e Jeno. Ogni tanto usciva con qualcuna e sfogava i suoi bisogni, ma allo stesso tempo non ne era attaccato come Jeno. Era semplicemente un tipo tranquillo, con i suoi calori. Non gli servivano di certo i consigli di Jeno per rimorchiare.
"Piuttosto, ho trovato un bel bocconcino da conquistare."
"Dimmi che non è qualcuno che ci metterà nei guai."
"Si chiama Eunji."
"No."
"Cosa no?"
"No, Jeno, no. Passa ad un'altra."
"Che c'è, ti piace?"
"No, ma è l'amichetta di Y/n, la ragazza con qui il nostro migliore amico è fissato. Si conoscono da poco, ma il loro rapporto andrà avanti e diventeranno sempre più amiche. Se poi fai soffrire Eunji, ci va di mezzo anche lei. Di conseguenza Jaemin se la prenderà con noi. Lasciala perdere."
"Sembra così interessante."
"Jeno, una scopata te la trovi ovunque. Te lo ripeto, lasciala perdere, non penso sia un problema per te."
"Vedremo. Amico, a meno che non piaccia già a te, io sono più predisposto a provarci con lei. Infondo, le tipe sanno come sono fatto. Io non do illusioni, do soltanto una cosa e tu sai bene cosa."
Hyunjin sospirò.
"Okay, smettila con questi doppisensi. Ho capito. Però tienitelo il cazzo nelle mutande una buona volta e smettila di scopare ogni cosa che respira."
Jeno roteò gli occhi. Visto che a Hyunjin non piaceva, poteva provarci. Se invece gli avesse risposto di sì, lui l'avrebbe lasciata perdere. Di certo non avrebbe perso un amico per una scopata. Era uno stronzo, ma non fino a quel punto. Sebbene non riuscisse a impegnarsi in una relazione, ai suoi amici ci teneva davvero tanto.

Era arrivato il giorno della festa. Io mi vergognavo anche solo a guardare Jaemin, quindi l'avevo sempre salutato velocemente. Per fortuna di sabato non c'erano lezioni, così potevamo pensare solo alla festa.
"Vedi di parlare a Jaemin alla festa e non di ignorarlo."
Mi guardò assottigliando gli occhi. Mi dispiaceva farlo, ma mi vergognavo tantissimo di essermi presa così tanta libertà, senza conoscerlo a fondo. Però non era stata colpa mia, le forze quel giorno mi mancavano e quando l'ultimo briciolo di volontà mi aveva abbandonata, mi ero semplicemente lasciata andare, addormentandomi. Al mio corpo non importava dove mi fossi poggiata, ma solo che recuperasse le forze.
"Okay? Anche se non penso che il signorino ti lascerà ignorarlo."
"Dici che è arrabbiato?"
"Con te? No, forse irritato. Ma appena ti vedrà con questo vestito, gli passerà tutto. Stanne certa."
"Speriamo. Come la possiamo questa giornata?"
"Dobbiamo decidere cosa mettere come scarpe, ovviamente e poi, perché non andiamo in città?"
"Va bene!"
Passammo un'ora e mezza a cercare abbinamenti tra scarpe e vestiti. Il tempo passò velocemente, tra sfilate improvvisate e film mentali, causati principalmente da Eunji. Uno dei quali consisteva in Jaemin che mi toglieva i tacchi, per poi darmi delle scarpe più comode, come nei drama. Finalmente era quasi tutto pronto, quindi potevamo andare in città. Mi fece visitare la parte che non conoscevo. Capii che era un bene staccarmi un po' dai miei genitori, anche se tenevo a loro. Ero sempre andata negli stessi posti e quell'aria nuova mi piaceva parecchio. Speravo in qualche modo di incrociare Jaemin e successe, ma non nel modo in cui speravo. Lo vidi camminare lungo il corridoio della nostra stanza, con una ragazza al suo fianco. Chiaccheravano e ridevano, poi entrarono nella sua stanza. Io rientrai nella mia, ero andata al bagno e di certo non mi aspettavo quella sorpresa.
"Eunji, ma Jaemin è single, no?"
"Sì, non l'ho mai visto fidanzato, da quando sono qui."
"Allora perché era con una ragazza? Sembravano molto intimi."
"Mh, non saprei. Jaemin è sempre gentile con tutti, ti sarai confusa."
"Sono entrati nella sua stanza."
"Cosa? Beh, ma Jaemin non è Jeno, stai tranquilla."
"Io sono tranquilla."
"Però quel bicchiere non ti ha fatto nulla, lo sai?"
Senza accorgermene, stavo stringendo un bicchiere di plastica, che prima si trovava sul mio comodino.
"A-ah, ehm, la tensione della festa."
"Okay, spiamoli."
"Cosa? Come?"
"Mi affaccio solo pee vedere se escono."
Si affacciò e rimase in quel modo per due minuti, fino a quando non sentì un rumore di scarpe provenire dalle scale.
"Qualcuno sta arrivando, mannaggia, vabbè, scoprirò chi è quella ragazza. Parola di Eunji, la detective."
Le ore passarono e arrivarono le 19.00. Dovevamo preparci. Iniziai a togliermi la maglia. Rimasi senza maglia, che finì a terra, i pantaloni fecero la stessa fine. Aprii l'armadio e afferrai il vestito che era appeso, sentimmo però bussare.
"Vado io."
Eunji aprì la porta.
"Ciao Jaemin."
Sbiancai. Eunji mi fece segno di spostarmi da qualche parte dove fossi sicura non mi potesse vedermi. Comunque lei tenne la porta solo leggermente aperta.
"Ora si sta cambiando, ma appena ha fatto ti chiamo, okay?"
"Okay."
La porta si chiuse.
"Che ti ha detto?"
"Voleva parlarti. Che carino, l'ho visto arrossire. Non guardarmi così, non te lo tocco."
Con un sospiro afferrai di nuovo il vestito e lo indossai. Poi, indossai anche le scarpe.
"Adesso vai da lui."
"Io?"
"Sì, ha una sorpresa per te. Mi ha detto qualcosa sottovoce, vai vai. Ah, però aspetta."
Tirò fuori un cappotto. Digli che ti ho proibito di mostrarti con il vestito."
"Va bene."
Uscii dalla stanza e con timore mi diressi alla sua. Bussai piano, sperando mi sentisse. La porta si aprì subito.
"Bel vestito?"
"Eunji mi ha costretto a venire così."
Si morse il labbro.
"Dai, entra."
Entrai nella sua stanza, piano piano. La osservai. Una stanza normalissima. Quello pensai fino a quando non vidi qualcosa di particolare. Una boccetta di lubrificante.
"Quella è di Jeno"
Arrossii. Ero stata beccata. Per fortuna sviò il discorso, sorridendo e dicendomi di accomodarmi sulla sedia. Lo feci, avevo paura.
"Scusa se mi permetto, ma c'è una cosa che mi gira in testa, da quel giorno alla caffetteria."
"Mi dispiace per quel giorno..."
"Oh, tranquilla. Può capitare. Non mi riferisco a quello che è successo, ma a questo."
Toccò dolcemente le mie labbra.
"Sono perfette."
Inizia ad andare in iperventilazione. Cosa voleva fare. Cercò nella tasca.
"Non voglio sembrarti sfacciato o inopportuno, ma..."
Tirò fuori un rossetto. Quello era un rossetto.
"Posso?"
E in quel momento, non riuscii a dirgli di no. Le mie labbra scottavano, lui continuava a mordersi quel maledetto labbro inferiore e mi guardava come fa di solito un cucciolo.
"V-va bene."
Mi sorrise. Stavo per tirargli in faccia qualcosa. Abbassò leggermente la schiena e iniziò a mettermi il rossetto, le sue mani erano delicate.
"Tranquilla, sono abitutato a maneggiare l'arte."
"E con questo cosa vorresti dire?"
"Che sei arte."
Non potei fare a meno di arrossire un'altra volta. Non mi sentivo più il cuore per quanto stava battento forte. Si abbassò, mettendosi con le finocchia a terra. Mi spostò leggermente il mento e continuò a metterlo. Poi si fermò, mi afferrò ancora il mento e spostò la mia testa a destra e a sinistra.
"Perfetto. Credo vada bene. Grazie della disponibilità."
Mi alzai.
"Tranquillo."
Mi preparai a uscire.
"Questa è la ragazza?"
Guardai male la tipa che era appena arrivata, quella di prima.
"Io sono sua cugina, piacere di conoscerti."
Mi sentii una stupida.
"Mi chiamo Y/n, piacere."
"Jaehee, adesso devo andare. Ero passata per vedere se avesse fatto disastri. A presto Nana!"
Ci salutò e io tornai a respirare.
"Vado anche io."
"Ci vediamo alla festa."
Mi sorrise. Non sapevo più cosa aspettarmi da quella giornata. E non sapevo ancora che, il meglio doveva ancora venire.

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Potevo farlo più lungo, ma ho deciso di tagliare qua.
Spero non vi dispiaccia, ma dovete ancora aspettare per la festa.
Bye~~~~

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora