Jisung strinse i pugni, si nascose dietro il muro, cercando di non farsi notare da Minho. Il suo Minho... anzi, non era suo. Sospirò. In quel momento il ragazzo era poggiato ad un muro, che ammiccava a una ragazza. Secondo Seungmin, era lei la ragazza con cui ci provava Minho. Da quello che stava vedendo, poteva confermare. Decise che non ne valeva la pena di conquistare a stare là nascosto, avrebbe solo sofferto. Così uscì allo scoperto, camminando fino da Minho e sorpassandolo. Minho quando lo vide fece un veloce cenno alla ragazza e lo seguì.
"Jisung! Ehy, aspetta."
Jisung rallentò inconsapevolmente il passo. Minho lo fissò e lui si diede dello stupido. Perché l'aveva fatto?
"Ciao. Dove vai? Abbiamo lezione di ballo."
"Certo, ma sembravi impegnato. Non volevo creare disturbo, sai com'è."
Cercò di sembrare il meno geloso possibile, ma sapeva che una punta di gelosia si sarebbe comunque sentita. Era più forte di lui. Minho lo prese per mano.
"Andiamo."
Perché doveva fare così? Faceva solo soffrire Jisung. Però il contatto delle loro mani intrecciate gli piaceva, così non disse nulla e seguì silenziosamente Minho. Entrati nell'aula si accomodarono sul pavimento.
"Scegliete il vostro partner di oggi."
Tutti si alzarono e iniziarono subito a formare le coppie, che erano quasi sempre le stesse. Quel giorno però, qualcuno sembrava voler far coppia con Jisung. Il ragazzo sentì qualcuno posargli le mani sulla vita e spostarsi lentamente verso il suo culo.
"Ti va di fare coppia con me?"
Qualcuno tossì e Jisung fissò la terza persona che li stava guardando, Minho.
"Smamma Wang, Jisung è il mio partner."
Afferrò Jisung per il polso e si allontanò con lui.
"Ci devo scrivere proprietà privata sulla tua fronte o cosa?"
Sbuffò. Il professore li richiamò e si posizionarono tutti in linea.
"Bene, oggi vi insegnerò una canzone di coppia. Per questo ho chiesto a una ragazza del secondo anno di aiutarmi."
In quel momento dalla porta entrò una ragazza.
"Mi scusi il ritardo."
"Bene. Lei è Park Hyejin."
Il professore era noto per chiedere a studenti di altri anni di aiutarlo nelle coreografie di coppia.
"Possiamo iniziare."Quello che stavo vedendo in quel momento era degno da cinema. Un ragazzo ci stava provando con la mia nuova compagna di stanza. La cosa da cinema era che un ragazzo li stava fissando. Non normalmente, ma come qualcuno che aveva appena scoperto un tradimento. Il ragazzo sospirò. Lo avevo visto ballare con quell'altro ragazzo durante la lezione. Un triangolo amoroso? Inseguii il ragazzo e lo fermai, mettendo una mano sulla spalla.
"Sì?"
"Quello è il tuo fidanzato?"
Sospirò.
"Magari."
"Ti va di passare del tempo insieme? Mi annoio."
"Certo."
Mi sentivo in qualche modo triste per lui, l'altro ragazzo sembrava piacergli davvero tanto.
"Come ti chiami?"
"Jisung."
"Okay, allora andiamo."
Jisung mi seguì, ma improvvisamente mi mise un braccio dietrò al collo e si strinse a me. Lo guardai stranita e poi guardai indietro. Mi accorsi dell'altro ragazzo che ci fissava, così finsi di ridere e gli diedi un bacio sulla guancia. Continuammo a camminare tranquillamente.
"Dove andiamo?"
"Devo passare a prendere una cosa nella mia stanza. Se vuoi vieni con me."
"Va bene."
Andammo fino al dormitorio e quando arrivammo davanti alla sua stanza, mi immobilizai. Quella era la stanza di Taeyong.
"Tutto bene?"
"Sì. Sì."
Lui aprì la stanza e poi guardò lontano. Strinse i pugni e si avvicinò a me. Ah, probabilmente quel ragazzo ci aveva raggiunti. Feci il suo gioco e mi avvicinai a lui, baciandolo leggermente sulle labbra. Era un semplice bacio a stampo, nulla di più. Sorrisi e lo afferrai per il polso entrando. Avevo il cuore a mille, ma non per quel bacio, per il fatto che avevo visto Taeyong che ci fissava, affianco all'altro ragazzo. Non sarebbe mica entrato, no?
"Contento?"
"Mh?"
"Andiamo, non sono stupida, lo so che lo stavi facendo per far ingelosire il tipo."
"Si chiama Minho. E poi è tutto inutile. A lui non fa né caldo né freddo se ci provo con qualcuno."
"Vedremo. Se fosse così non ci avrebbe seguito. Comunque, io dovrei andare."
"Puoi restare un po'?"
Lo guardai dubbiosa.
"Ah, per fare finta di far qualcosa?"
Lui annuì.
"Okay, va bene. Ci sto. Resto un po'."
Restai per circa un'ora. Tutto quello che facemmo fu giocare ai videogiochi insieme.
"Adesso vado."
Ci salutammo e sperai che Taeyong se ne fosse andato lontano. Invece, per mia sfortuna, era poggiato alla parete opposta, a braccia conserte.
"Ti sei divertita?"
"Non sono affari tuoi."
Cercai di filarmela via, ma mi fermò per il polso. Mi sbatté al muro e si avvicinò. Cercai di andarmene, ma lui mi bloccò le vie d'uscita. Si avvicinò a me.
"Piccola, com'è che non si è sentito nulla? Cos'è, il nanetto non ti ha soddisfatto abbastanza? Io ti farei urlare così tanto che ti sentirebbero ovunque e tutti saprebbero il mio nome. E poi, solo un'ora? Io duro molto di più."
"Sei stato per caso tutto il tempo qui? Cos'è, hai cronometrato il tutto?"
"Sì, ti aspettavo qua. Non sai lo sforzo che ho fatto per evitare di entrare. Merito un premio, non credi? Io penso che il tuo corpo sia un'ottima ricompensa."
"Assolutamente no."
"Dimmi il tuo nome."
"Cosa?"
"Oppure ti faccio venire in questo preciso instante. In questo corridoio."
"Perché vuoi sapere il mio nome?"
"Devo sapere il nome della ragazza che urlerò presto, non credi?"
"H-hyejin..."
"Brava piccola."
Mi lasciò andare con un sorriso malizioso.
"A Jisung non dirò nulla, sai com'è, ci penserà Minho più tardi."
Entrò nella stanza mandandomi un bacio, le mei gambe stavano tremando e non solo quelle.Jisung era tranquillo nel suo letto, quando sentì bussare forte alla porta della stanza. Il bussare continuò per tutto il tempo che ci mese ad arrivare alla porta e ad aprirla.
"Che c'è?"
"Spogliati."
"Cosa?"
"Spogliati."
"No, non lo farò."
"Jisung. Non lo ripeterò un'altra volta."
"Mi spieghi che ti prende?"
Minho lo afferrò e lo buttò a letto.
"Ci hai fatto sesso?"
"Cosa?"
"Ci hai fatto sesso?"
"Non sono affari tuoi."
"Sì che lo sono. Muoviti. Dammi una risposta."
"E anch se fosse?"
Minho digrignò i denti e iniziò a spogliarsi per poi andare da Jisung e iniziare a spogliare lui.
"Noi adesso faremo sesso."
Jisung arrossì. Non avremmo mai rifiutato Minho, soprattutto perché aveva sempre voglia di lui. Minho gli morse il labbro e lanciò la maglia del minore per terra. Gli tolse velocemente pantaloni e mutande, che raggiunsero la maglia.
"Girati."
Jisung si girò.
"Sei mio. Hai capito?"
Accarezzò la schiena di Jisung dolcemente.
"Hai capito? Sei mio."
Disse mentre entrava in lui.
"M-minho..."
"Esatto. Sei di Lee Minho."
Gli morse il retro del collo mentre spingeva.Jaemin sospirò.
"Principessa. Cosa vuole ancora da te quel tipo?"
"Non lo so, davvero. Jaemin, lascialo stare."
Gli accarezzai dolcemente la mano e poi la strinsi nella mia.
"Tra poco c'è una gita."
Cercai di cambiare discorso.
"Che gita?"
"Una gita all'aria aperta."
"Mh, divertente."
"Jaemin?"
"Dimmi."
"Se ti do un bacio la smetti di essere arrabbiato con me?"
Lo vidi arrossire leggermente.
"Chissà."
Così mi alzai sulle punte e lo feci. Lo baciai. Il mio obiettivo era solo un bacio a stampo, ma Jaemin mise una mano dietro la mia schiena, stringendomi a sé. Approfondì leggermente il bacio poi si staccò.
"Guarda che io avevo in mente solo un bacio a stampo!"
"Non io!"
Mi fece l'occhiolino e ridacchiò. Ero arrossita completamente. Na Jaemin mi stava fottendo il cervello e il cuore.Sperando anche in altro.
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Ehy ciao.
Sì quella parte Minsung è scritta a cazzo, ma è fatta apposta così, nulla spero vi sia piaciuto questo capitolo e ci vediamo al prossimo.
Bye 💕💕💕💕
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My Nana -Jaemin-
FanfictionNa Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...