16. Una pizza per due

527 50 17
                                    

Quel giorno ero di buon umore. La causa del mio buon umore? Na Jaemin.  Appena sveglia non avevo ovviamente voglia di fare nulla, se non stare a letto a riposare, visto che era sabato. Avevo intenzione di andare a trovare i miei, sul tardi, ma quel ragazzo dai capelli rosa aveva sconvolto i miei piani. Mi aveva chiesto se era possibile andare a mangiare una pizza con me. Io da amante delle pizza, ma anche un po' sua, potevo mai rifiutare? Una pizza, per di più con Jaemin. Ovvio che no. Il rifiuto non era concepito. In più mi aveva detto che aveva in serbo una sorpresa per me. Avevamo appunti verso le 20.30, mi aveva detto solo questo. E che mi avrebbe aspettata davanti al dormitorio. Mi ero incuriosita, ma lui non aveva intenzione di dirmi nulla. La mia unica possibilità era aspettare.
"Y/n, so che non vedi l'ora di vedere il tuo amato principe, ma la smetti di camminare avanti e indietro? Non vorrai mica consumarti le scarpe? E poi, devo studiare."
"Sono nervosa."
"È solo una pizza."
"Sì, ma... oddio, mi ha appena mandato un messaggio."
"Che dice?"
"Mi ha detto di indossare la felpa nera che mi ha regalato."
"Quella che ti ha regalato nonostante fosse la sua preferita perché sei la sua persona preferita?"
"Eunji, non serve tu mi ricorda le esatte parole. Perché non ho dimenticato neanche una virgola di quello che mi ha detto quel giorno."
"Come sei cotta!"
"Non sono cotta!"
"Hai ragione. Sei anche di più."
"Con te non si può parlare. Pensa a Hyunjin, piuttosto."
"Oh, ci penso eccome. Sai, sono sempre più dell'idea che Hyunjin sia quello adatto a me. È così dolce e carino. Finalmente mi sta dando attenzioni e io voglio ricambiare. La prossima settimana gli do una risposta."
"Così ti voglio. Però, cosa abbino alla felpa?"
"Metti dei miei pantaloni, no? Comunque, vorrei farti notare che ancora non sei andata a fare shopping con Jaemin e che lui ti sta ancora prestando delle felpe. Secondo me, non gli dispiace affatto la cosa. E nemmeno a te, principessa."
"Ehy! Okay, forse hai ragione... e poi non chiamarmi così."
"Solo il tuo Jaemin può, vero?"
"Non è il mio Jaemin, non ancora, almeno. Comunque sì, solo lui può farlo."
Mi guardò ridacchiando.
"Io oggi devo andare a parlare con un professore, tu scegli pure qualsiasi pantalone o gonna che vuoi. Ho un po' di ansia, vuole farmi fare un servizio come Jeno."
"Andrai benissimo. Poi fammi sapere."

"La mia vita è finita. Il ragazzo che mi piace mi odia. È etero. È fidanzato e io sono uno sfigato gay."
"Seungmin, per favore. Sono giorni che piangi ripetendo le stesse cose. Io ti voglio bene, non mi piace vederti così. Vedrai che ne trovi un altro. Hyunjin non è l'unico ragazzo disponibile."
"Ti ho detto che parli così perché il ragazzo che piace a te ricambia, altrimenti staresti come me adesso. So che vuoi consolarmi, ma sono troppo triste. Sto anche studiando di meno, a causa di ciò."
"Mi dispiace Seungmin. E poi Minho mica ricambia. Noi scopiamo e basta."
"Jisung, sai che ci tengo a te, vero?"
"Cos'è successo adesso? Non farmi preoccupare."
"È che ho visto Minho che ci provava con una ragazza."
"Cosa? Quel testa di cazzo... ha proprio una faccia tosta. Ah, ma vedi come mi sente!"
Si alzo, pronto per andare da Minho, ma si fermò di colpo.
"Come se ne avessi diritto..."
Appoggiò la testa alla scrivania. Anche lui era sconsolato.
"Almeno tu non hai visto il ragazzo che ti piace baciare un'altra. Che tristezza però..."
"Dai, non pensarci. La settimana prossima fanno una festa, andiamoci, no? Almeno evitiamo di pensare a quelle teste di cazzo."
"Oddio le sue labbra... chissà com'è bello baciarle. Sembrano così morbide. Ha due canotti al posto delle labbra. Mosè li avrebbe usati come arca."
"Noè, Seungmin, Noè."
"Oddio ma a chi vuoi che importi il nome di quel tipo, io sto pensando alle sue labbra. Mamma mia come vorrei toccarle, morderle, succhiarle e baciarle. E poi... poi chissà..."
"Come starebbero bene intorno al tuo pe-"
Mise la mano sulla bocca di Jisung.
"Non esagerare! Anche se pensandoci... oddio smettila, Jisung. Oddio ma quei canotti che ha come labbra... poi l'altro giorno era in accappatoio, gli si vedeva quasi tutto. Mamma mia come glielo avrei tolto. E poi, poi.."
"Seungmin?"
"Tu dovresti farti una scopata."
"Con Hwang Hyunjin."
"Beh, basta che scopi e basta. Insomma, ei un tantino ormonato." 
"Hyunjin me lo farei volentieri. Okay, basta. Ma chi voglio prendere in giro, tanto mi odia."
"Ti prego, non ricominciare. Ti preferisco quando sei eccitato e ormonato, continua a pensare alle sue labbra, dai."
"Quelle labbra che non bacerò mai. Quelle labbra che lei ha baciato. Senti, ma cosa non ho io che lei ha? Me lo spieghi?"
"Due tette e una figa, Seungmin."
"Dici che dovrei diventare femmina? Magari lo attirerei."
"Resta maschio, per favore. Non provarci nemmeno, idiota."
Seungmin sospirò.
"Sabato prossimo vedi che ti trovo un bel ragazzo con cui stare."
Seungmin non lo voleva. Non volevoa solo un bel ragazzo, lui voleva Hwang Hyunjin e basta.

Era arrivata l'ora. Ero davanti al dormitorio ad aspettare Jaemin. Lo vidi correre perdifiato verso di me.
"Sono in ritardo?"
"No, sei arrivato in orario."
Gli sorrisi e ricambiò.
"Dove andiamo? Non me lo hai detto."
"È un segreto."
"Ancora?"
"Sì, fino a quando non arriviamo lì."
Annuii ansiosa ma felice, ero impaziente e curiosa di sapere, era da quella mattina che aspettavo e finalmente era giunto il momento della verità, da lì a poco avrei saputo tutto. Mi prese per mano e camminammo per un bel po'.
"Adesso devi chiudere gli occhi. Però, tieni questa."
Mi porse una benda.
"Mi metti ansia così."
"Aspetta, ti aiuto."
Poggiò la benda sui miei occhi e la legò. Controllò che non vedessi nulla e mi afferrò di nuovo le mani. Dopo un po' ci fermammo. Per me quegli istanti erano durati davvero tanto, visto che non vedevo nulla.
"Adesso dobbiamo scendere delle scale."
Iniziammo a scendere le scale, piano piano. Sentivo qualcosa sotto le scarpe, sembrava sabbia, ma non ne ero sicura. Lasciò andare le mie mani lentamente.
"Siediti e togliti la benda."
Mi sedetti e dopo aver tolto la benda, constatai che eravamo davvero al mare.
"Jaemin, ma sei pazzo?"
"No, ma volevo sorprenderti."
"Ci sei riuscito."
Gli sorrisi.
"Possiamo mangiare la pizza. Che dici"
"Ma certo."
C'era un telo mare enorme e un cartone di pizza. Lo aprì e guardai la pizza con occhi innamorati.
"Quasi quasi sono geloso della pizza."
Arrossii.
"Dai, che dici..."
"La verità, principessa."
In imbarazzo presi un pezzo di pizza e inizia a mangiarlo. Eravamo a metà, quando notai Jaemin guardarmi in modo molto intenso.
"Che c'?"
"Sei sporca."
"A-ah... dove?"
"Lì, all'angolo della bocca."
Posai il pezzo di pizza che stavo mangiando nel cartone e cercai di pulirmi.
"Sono ancora sporca?"
Si era avvicinato un po' di più. Eravamo estremamente troppo vicini.
"Sì."
Mi guardò con un sorriso e si avvicinò di più. Fino a stare a qualche centrimetro da me.
"Dove?"
"Qui."
Con un gesto veloce si avvicinò e azzerò le distanze, baciandomi. Poggiò le mani sul mio viso, accarezzandolo dolcemente con i pollici. Aveva chiuso subito gli occhi, così, trasportata dal bacio, li chiusi anche io. Muoveva le sue labbra dolcemente sulle mie. Assaporandole lentamente. Poi si staccò leggermente e a un centrimetro dalla mia bocca mi sussurrò:
"Sono morbide come pensavo, principessa."

~~~~
Ecco la fine del capitolo. Spero vi sia piaciuto, finalmente avete avuto il bacio. Ovviamente non sono bravissima a descriverli, quindi scrivo una cosa piccolissima, ma spero apprezziate la cosa. Ci vediamo al prossimo.
Bye bye~~~~






Ah, ho fatto due edit su Taeyong per una mia amica, ma li metterò più avanti. Attendete con pazienza. Ci vediamo.
Bye bye ancora.   

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora