Jaemin mi abbracciò dolcemente.
"Si può sapere perché vuoi dormire qua?"
"Per proteggerti. La chiave è rotta, no?"
"Sì, ma..."
"Y/n, voglio parlarti di una cosa."
"Va bene. Di cosa vuoi parlarmi?"
"Mi hanno detto che ti hanno visto in giro con Minho. Mentre aveva la sua mano sul tuo polso. Io non voglio arrabbiarmi, voglio stare calmo."
"E chi te lo avrebbe detto?"
"Devi sapere che qui nessuno si fa gli affari propri. Soprattutto se qualcuno è geloso e individioso del fatto che sto rivolgendo le mie attenzioni a te."
"Ah, capisco. Qualche ragazza che ti va dietro."
"Lasciale stare. La cosa importante non è chi me lo ha detto. Voglio sapere da te quello che stava accadendo."
"Voleva portarmi da qualche parte. Mi ha afferrato per il polso e ho capito che era meglio seguirlo."
"E dove siete andati?"
"In giro. Mi ha portato nella biblioteca dell'università e poi sono riuscita a liberarmi di lui. Tutto qua."
"Sarò onesto con te. Minho vuole solo portarti a letto."
"E tu?"
"Non solo quello..."
"Cosa?"
"Cioè... intendevo, lascia stare non so come spiegarlo."
"Non lascio stare."
"Lo stai facendo per farmi imbarazzare."
Ridacchiai.
"Non ti conviene sfidarmi."
"E perché?"
"Perché potresti pentirtene."
Vidi un sorriso malizioso spuntare sul suo viso. Avvicinò la sua faccia alla mia, fermandosi quando lo spazio era quasi finito.
"Capito?"
Annuii.
"Lo sai cosa mi ha detto Eunji?"
"Cosa?"
"Devo per caso dormire altrove?"
Rimase in silenzio.
"È una pervertita."
"Non solo lei."
"Hey!"
"Non dicevo a te."
Mi fece l'occhiolino.
"Tu non sei un ragazzo dolce?"
"Non sai che i ragazzi dolci in realtà sono molto passionali a letto?"
"Perché stiamo parlando di questo?"
"Perché hai tirato fuori tu il discorso. Adesso basta, che ci stiamo rispondendo a delle domande, con altre domande. Perché non dormiamo?"
"Sì, direi che è meglio dormire. Tu che lezioni hai?"
"Inizio tardi."
"Anche io."
"Perfetto."
"Perfetto."
Mi tenne stretta a lui e ci addormentammo.Guardai Y/n e Jaemin addormentati. Erano così carini insieme. Ne approfittai per fare una foto. Poi l'avrei usata per farla sclerare. Smisi di guardarli e con un sorriso uscii dalla stanza. Notai subito il fermento che c'era all'università, così chiesi in giro. Apperentemente avevano visto Jeno girare mezzo nudo. Molti lo avevano definito così, altri invece mi avevano spiegato che aveva indosso una tunica bianca che lasciava scoperta la parte avanti. Ero rimasta confusa. La gente si era fatta in gruppo di cocaina o era stato Jeno a farsi di cocaina? Fatto sta che ero anche curiosa. Avevo pensato agli dei greci, ma le persone non si erano spiegate benissimo. Andai a lezione come mio solito e in quell'ora libera che aveva qurl giorno, andai a prendere un caffè. Fu così che mi ritrovai Jeno vicino. Era davvero imbarazzante perché sì, era effettivamente mezzo nudo e... biondo? Perché era improvvisamente biondo?
"Ciao dolcezza, che fai, mi ignori?"
Ma no, figurati.
Cerco solo di non sembrare maniaca fissandoti lì.
"No, perché dovrei?"
"Chi lo sa."
Ridacchiò.
"Comunque, sei definitivamente impazzito o cosa?"
"Dici questo? Ah, no. I professori sono strani ultimamente. Uno di loro mi ha detto che avrei fatto un servizio fotografico vestito da dio greco. In realtà non ho problemi, ma devo anche andarci in giro così. Perché facciamo delle pause e non è che posso cambiarmi i vestiti ogni volta. Ho paura di quello che stanno escogitando."
"Però, stai bene."
Mi guardò maliziosamente mentre io arrossii.
"Non guardarmi troppo. Oppure rischi di sciuparmi."
"Perché sei improvvisamente biondo?"
"Curiosa? Ho usato la tinta quella che si spruzza. Sai, quella che si leva. Me lo ha detto sempre il professore."
Afferrò il suo caffè e mi salutò.
"Ci vediamo in giro, dolcezza."
"Ciao."
A fine lezioni mi scontrai con Hyunjin. Parlammo un po', ma dovette andarsene subito.
"Tu sai per caso perché i professori sono così strani?"
"Sì, ma non posso dirlo! Adesso scappo, a dopo."
"A dopo."
Mi imbattei di nuovo in Jeno, arrivata nel corridoio dove si trovava la mia stanza.
"Ehy dolcezza."
"Ehm, ciao? Di nuovo."
"Vieni con me."
"Aspetta!"
Aprì la porta della sua stanza e mi portò dentro.
"Devi dirmi qualcosa?"
"Sì."
Iniziò a togliersi quella tunica bianca e rimase in boxer.
"Y/n ha ragione..."
Ha delle belle chiappe...
"Cosa?"
"Lascia stare."
E che cosce...
"Allora, Eunji..."
Mi guardò maliziosamente e mi afferrò per un polso. Mi fece allungare e senza farmi dire incollò le sue labbra alle mie. Era un bacio aggressivo, sembrava arrabbiato per qualcosa. Ci baciammo per così tanto che persì la cognizione del tempo.
"Jeno. Non possiamo."
"Stai uscendo con Hyunjin?"
"Non ancora."
"E quindi?"
"Quindi non è giusto. Devo andare."
"Con questa sono tre."
"Cosa?"
"Le volte in cui mi hai rifutata."
"Le stai contando?"
"Certo, perché sei la prima ad avermi rifiutato."
"C'è sempre una prima volta."
"Sì, ma non tre. Dai, adesso vai."
Annuii e mi alzai dal letto. Lo salutai e poi uscii dalla stanza. Onestamente mi tremavano le gambe. Ormai stavo scegliendo Hyunjin, quindi avrei lasciato perdere Jeno. Però, era davvero la scelta giusta?Il ragazzo dai capelli rossi entrò nella stanza dove si trovava il preside.
"Quindi, Mr.Lee, richiede un cambiamento di stanza?"
"Sempre per quel motivo?"
"Sì. La prego di accettare la mia richiesta."
"Mr.Lee. lei è davvero un bravo studente e si impegna tanto. Oltretutto proviene da una famiglia prestigiosa e di certo io non mi sento in dovere di rifiutarle questa richiesta. In più, non vorrei che i suoi voti peggiorassero a causa dell'ambiente in cui vive. A causa di distrazioni o malessere. La prego di aspettare mie istruzioni. Faremo in modo di trovarle degli ottimi compagni di stanza."
"La ringrazio moltissimo."
Il ragazzo sospirò. La situazione era diventata ingestibile, tanto che non riusciva più a comcentrarsi nella sua stanza. Aveva bisogno di pace e tranquillità. Entrò nella sua quasi ormai ex stanza. Notò a terra i suoi vestiti stracciati. Non li sopportava più. Il mese precedente gli avevano fatti sfasciare il telefono. Sì, era ricco, ma questo non li autorizzava a rompergli il telefono o a rovinare i suoi vestiti. Prese la valigia dal suo armadio. Voleva iniziare a mettere qualcosa dentro, per essere già pronto. La valigia era rotta. Bene, ne avrebbe dovuto comprare una nuova. Aveva sopportato quella situazione per 3 anni. Era ora di ribellarsi. Aprì la valigia e dentro ci trovò il suo cd preferito rotto, le sue cuffie rotte e la sua collana preferita in pezzi. Sperava che il preside si muovesse a cambiargli di stanza, perché probabilmente l'ultima cosa che avrebbero rotto sarebbe stato il suo corpo. Non sapeva se fossero in grado di sfiorare il limite. Già lo avevano fatto, ma ogni tanto sembrava quasi volessero ucciderlo. Non capiva così tanto odio nei suoi confronti, visto che si era comportato sempre bene e non aveva mai rinfacciato nulla. Sapeva che il fatto che fosse ricco non significasse nulla e studiava tanto come gli altri. Non chiedeva privilegi, ma se quello significava continuare a vivere in quel modo, allora usare la sua condizione finanziaria gli avrebbe fatto bene. Sospirò rimettendo la sua valigia al proprio posto. Si scompigliò i capelli rossi e afferò il suo telefono.
"Ehy, come va?"~~~~
Hello~
Spero vi sia piaciuto, anche se alla fine non succede chissà cosa. Però, la fine, eheheheh~
Chissà chi è quel ragazzo 🌚🌚🌚🌚.
Lo scoprirete alla fine. Ci vediamo al prossimo capitolo eheheheh.
Bye bye~~
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My Nana -Jaemin-
FanficNa Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...