59. Drunk and naked

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-Di tutti gli spettacoli esistenti al mondo, tu sei il più bello-

L'ultimo dell'anno era arrivato. Mancavano pochi giorni e ce ne saremmo andati da quel posto magnifico. Saremmo tornati alla realtà. E io mi sarei separata da quel ragazzo, da Jeno. C'era una gran festa in giro per la casa e tutti si sarebbero divertiti un sacco. Tutti stavano trasorrendo gli ultimi momenti con le persone che volevano veramente accanto a loro in quel momento. Ma non io, in quel momento ero sola e mancavano esattamente due ore alla fine dell'anno. Ero stata un po' a ballare ma la malinconia dell'anno che stava per finire non mi permetteva di godermi la festa. Era sempre così quando finiva l'anno, ma quella volta di più. Qualcuno aprì la porta e la musica invase la stanza.
"Ehy piccola che ci fai qui? Il tuo fidanzato non mi lascia in pace. Ti cerca. Forza vai da lui."
"Non ho voglia di andare di là."
"Ma dai è l'ultimo dell'anno..."
"Beh, non mi interessa."
Ma stava cercando di farmi arrabbiare? Lo sentii ridacchiare mentre si copriva la bocca. Forse era ubriaco, forse. E quando Jeno si ubriaca, fa casini...
Nemmeno il tempo di pensare a come scappare che sbadigliò e si sedette sul mio letto.
"Che fai?"
"Ho caldo."
"E devi metterti sul mio letto per questo?"
"Se vuoi mi metto su di te... no che poi fa più caldo. Hai ragione."
"Ma io non ho detto niente..."
Arrossii. Era impazzito? No, era solo ubriaco. E stavolta non era un sogno beh...
"Adesso mi levo la maglia."
"Jeno..."
"Tranquilla che non ti faccio niente, stavo scherzando. Me ne vado, guarda."
Si alzò dal mio letto per andare nel suo. Questa sua decisione mi intristì, ma non poteva essere altrimenti. Purtroppo doveva andare così e lo accettai. O forse no? No, non avrei fatto nulla finché non avrei chiarito con Hyunjin. Questa era la mia decisione, basta. Jeno però si sventolò la maglietta sulla pancia e sbuffò.
"Però fa davvero caldo..."
E alla togliti la maglia, no?
Arrossii a quel pensiero e al pensare che l'aveva anche detto, ma io l'avevo richiamato e... il mio flusso di pensieri venne interrotto da qualcuno che decise improvvisamente di levarsi la maglia senza avvisare. Certo prima l'aveva detto, ma pensavo non lo facesse più e non ero preparata. Certo l'avevo visto parecchie volte nudo o mezzo nudo, senza il mio volore insomma e quella era una di quelle volte ma... era così perfetto il suo fisico che ogni volta mi lasciava a bocca aperta. Si tolse anche i pantaloni, adagiandoli sul letto e poi si alzò con nonchalance, come se non ci fosse problema, come se non mi avesse appena fatto una specie di spogliarello silenzioso da ubriaco.
"Vado in bagno a lavarmi la faccia okay?"
Ero pronta a rispondergli, ma lui non sembrava volere una mia risposta, perché andò in bagno senza guardarmi in faccia. Forse perché era ubriaco o forse altro non lo so. Sinceramente davvero non lo sapevo e non ne avevo idea, Jeno era strano, soprattutto ultimamente insomma, lo era di più. Molto molto di più. Ma dovevo lasciare correre e basta e non pormi problemi ulteriori ero già incasinata di mio, mi ci mancava solo Jeno, anche se lui era parte del mio problema, dei miei problemi generali che avevo ultimamente. Jeno uscì con i capelli leggermente bagnati e la faccia bagnata. Qualche goccia era scivolata sul suo petto. Okay, non dovevo guardarlo assolutamente lì.
Eunji non farlo. Eunji non farlo.
"Se continui a guardarmi così inizio a pensare che davvero ti piaccio. Smettila mi dai i nervi. Non guardami così mentre sei di qualcun altro e io non posso toccarti."
"Jeno?"
"Lasciami stare. Sono ubriaco e i miei pensieri sono confusi."
"Cosa intendi?"
"Cazzo Eunji, sono le 22.27 tutti sono a ballare fuori da questa fottuta stanza. Là fuori ho milioni di ragazze che vorrebbero farmi dio sa cosa, ma sono comunque qui con te perché ho notato il tuo sguardo triste e poi la tua scomparsa e mi sono preoccuoato. E volevo assicurarmi che stessi bene. In più sono mezzo nudo e ubriaco marcio e l'unica cosa che vorrei fare è dormire perché di stare a ballare senza di te mentre stai così poi, non mi va proprio quindi... fattele due domande. Okay?"
"Scusami."
Okay, ero una stupida. Lo sapevo. Di tutti i posti in cui poteva stare lui aveva scelto quello e di tutte le persone con cui poteva condividere i suoi ultimi attimi dell'anno, aveva scelto me. E io l'unica cosa che volevo dirgli e avevo da dirgli era "scusami?" Sì, ero una gran stupida. In realtà volevo dirgli che volevo cambiare le cose in qualche modo, che volevo che le cose migliorassero, ma che non sapevo come fare, soprattutto in quel momento lì con lui con me che ni guardava in quel modo che mi faceva tremare e basta, non riuscivo a pensare ad altro se non  quanto fosse bello e perfetto in quel momento e sempre in generale e aveva anche scelto di stare con me, beh non letteralmente ovvio e purtroppo e io, cosa? Cosa dovevo fare?
"Lascia stare, vado a dormire."
"Allora vado anche io."
"Non fare quello che faccio io, devi fare quello che vuoi. Hai capito Eunji?"
"Mh sì. Ma voglio farti compagnia e l'ultimo dell'anno mi mette sempre malinconia soprattutto questo qua."
"Ho capito, allora buonanotte."
In tutto quello la porta era rimasta aperta, così mi alzai per andarla a chiudere. Dopo averlo fatto, mi sedetti di nuovo. Trovai Jeno a fissarmi mentre ero allungato.
"Che c'è?"
Senza preavviso, di nuovo oserei dire, si alzò e venne da me. Okay, non dovevo assolutamente guardare lì. E per lì intendo il suo petto e anche il suo... mi schiarii la voce e lui si riscosse. Okay forse non dovevo. E poi inaspettatamente, mi abbracciò, abbassandosi.
"Jeno?"
"Per una volta possiamo essere solo io e te?"
"Sì?"
Risposi un po' uncerta perché non sapevo davvero se rispondere sì o no, ma era quello che volevo, per quanto sbagliato e brutto potesse essere agli occhi degli altri. Quindi sì, per qualche minuto, di nuovo, come nel bosco, saremmo stati solo noi due e poi, tutti per la propria strada. No? Giusto? Lo tenni per un po' tra le mie braccia e anche se la porta era ormai chiusa, riuscii a capire qualche parte della canzone che c'era.
Make me feel the warm.
Make me feel the cold.
"Bella questa canzone, mi piace molto."
Disse Jeno sussurando e poi, si staccp da me definitivamente.
"Dove vai?"
"A ballare baby."
"Ma sei ubriaco."
"Lo so! Proprio per questo! Non posso stare qua con te. Vado a farmi qualche ragazza. Ci vediamo baby mia. Anzi di Hyunjin. Io vado ciao."
"Ma sei nudo."
"Ah giusto. Ah, ti correggo, mezzo nudo. Comunque vado a cambiarmi piccola Eunji."
"Perché te ne stai andando?"
"Perché questo non è il mio posto."
Non ora almeno, ma prima o poi io spero di sì, Jeno.
Prese una camicia dall'armadio e la infilò lasciandola un po' aperta sul collo, così da far vedere bene la mercanzia davanti. Per me poteva anche rimanere in quel modo solo con la camicia, ma prese dei pantaloni e li indossò anche quelli purtroppo. Beh, purtroppo no, visto che tanto sarebbe uscito di nuovo da quella stanza da lì a poco. Quindi menomale che si stava vestendo altrimenti le ragazze gli sarebbero saltate addosso. Ma pensandoci lo avrebbero fatto comunque perciò. Era inutile sperare o dire menomale in quel momento, ma...
"Adesso esco ciao piccola."
Senza aggiungere altro se ne uscì e io rimasi da sola lì in quella stanza tristemente. Dopo qualche minuto decisi di uscire per andare da Hyunjin, non aveva senso stare là da sola e Jeno mi aveva lasciato l'amaro in bocca purtoppo. Okay e anche per spiarlo e vedere che cosa stava facendo anche se potevo solo immaginarlo cosa stava facendo e forse non avrei voluto saperlo così tanto ecco. Forse ero masochista ma la mia gelosia mi spingeva a cercarlo comunque tra la folla a sapere davvero la verità. Forse speravo che non lo stesse facendo, che non stesse facendo nulla di male o brutto. Trovai Hyunjin a ballare con gli altri e mi prese la mano. Me la accarezzo. Era anche lui ubriaco, bene. Lo notai dai suoi occhi che sembravano schizzati e dalla sua esuberanza, Hyunjin non era così, era calmo e soprattutto non era uno pervertito. Forse non era poi così interessato al sesso, anche se con Seungmin aveva fatto quello insomma... mi baciò sulla guancia e sorrisi. Era molto carino ma... il mio sguardo si perse a guardare qualcun altro, Jeno con una ragazza, lei gli teneva le mani dolcemente e lui semplicemente sbuffò e la spinse al muro con forza. Evitai di guardare la scena ma il mio sguardo si posò di nuovo su di loro. Lui le stava alzando la coscia...
"Ma possano quei due fare cose qua? Adess mi sentono. "
Volevo fermarlo io, ma per fortuna, visto che non potevo, ci pensò Hyunjin. Grazie Hyunjin, santo Hyunjin unico dio supremo mio credo solo in te, amen mio dio. Andò da loro e pocchiettò la spalla di Jeno, non so cosa gli disse, ma Jeno si staccò dalla ragazza e se ne andò con lei. Però prima, mi guardo. Cosa voleva da me? Lo avrei picchiato volenteri se avessi potuto, ma non ci sarei mai riuscita e d'altronde, avrei preferito di gran lunga baciarlo che altro tipo ma okay. Se ne andò definitavemente con lei e io sospirai, sparirono dalla mia vista e forse era meglio così, ma speravo non andassero nella mia stanza, nella nostra stanza, perché mi avrebbe fatto schifo starci poi là. Anche se mancavano pochi giorni e non avrei dovuto sopportarlo tanto, ma non volevo comunque farlo. Stare lì in una stanza dove lui aveva fatto cose con un'altra sarebbe stato insopportabile, anche se sapevo che lo faceva, farlo direttamente lì, no assolutamente. Quasi come se lo stessero facendo davanti ai miei occhi, quindi no okay, non volevo assolutamente che succedesse. Hyunjin tornò da me e mi prese di nuovo le mani, ballammo insieme e dopo un po' sentimmo qualcuno fare un annuncio, c'erano lì delle casse.
"Okay ragazzi, per uno spettacolo ancora più bello di questa pista di ballo improvvisata ma nemmeno tanto, andate fuori. E ricordatevi, divertevi! Correte forza, manca solo un minuto alla fine dell'anno! Prendete la vostra persona speciale per mano e correte fuori a godervi gli ultimi momenti insieme. E se siete soli, trovate un estraeno, chissà potreste conoscere qualcuno di nuovo proprio adesso o tra poco! Arrivederci ragazzi. 59... 58... e..."
Tutti presero a correre fuori dalla casa, vidi solo un sacco di persone prendersi per mano e correre fuori per non perdersi qualsiasi cosa ci stava aspettando fuori. Effettivamente non trovammo nessuno, ma solo un cielo bellissimo di stelle, che fosse quello lo spettacolo? Ma no, arrivò un ragazzo poco più grande di noi e fece un urlo felice. Ci spaventammo, ma poi lui prese un altoparlante e iniziò a parlare sorridendo davvero tanto.
"Ebbene ragazzi. 30 secondi. Siete pronti?"
Il countdown si stava avvicinando, il ragazzo guardò l'orologio e dopo appena qualche secondo, iniziò a contare quanto mancava alla fine dell'anno e poi...
"10..."

Alzò il braccio al cielo e venne affiancato da un altro ragazzo che aveva una bottiglia di champagne, pronta a stapparla per noi.
"9..."
E in quel momento lo vidi.
"8..."
Lee Jeno, in tutta la sua bellezza. Era solo e con i capelli sfatti. E il mondo scomparve in un secondo.
"7..."
Solo lui e io. Lee Jeno era tutto quello che contava in quel momento. Lui e le stelle che gli facevano di contorno.
"6..."
I suoi occhi brillarono come le stelle in cielo e sorrise.
"5..."
Lui non si rese conto del mio sguardo e quello rese ancora più bello quel momento, perché potevo guardalo in santa pace senza interruzioni.
"4..."
Si portò una mano ai capelli sorridendo ancora una volta, ancora di più di prima.
"3..."
Alzò la mano inconsapevolmente e la riabbassò quasi subito.
"2..."
Notai il suo sguardo triste.
"1..."
E così, mentre Jeno guardava le stelle, io guardavo lui. Perché per me, non c'era spettacolo più bello dei suoi occhi.
"0!!!!"
Mentre il cielo veniva coperto da fuochi d'artificio e lo champagne veniva aperto con grande urla e gioia, io in testa avevo solo una cosa.
Lee Jeno.

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MADONNA COME MI È VENUTA BENE L'ULTIMA PARTE RAGA. DITEMI CHE NON AVETE PIANTO DAI. Comunque non ho nulla da dirvi se non ciao di nuovo. Ci vediamo alla prossima raga eheheheh. Muah muah.
Bye bye

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora