22. I like it when you take control

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-Attenzione- 
Smut in arrivo. 
Vorrei avvisare che non ho mai scritto nulla di completo, quindi non siate severe, In più non penso di scrivere di nuovo qualcosa del genere, perciò godetevelo. Spero non sia una merda, ma sia venuto bene. O almeno decentemente, ecco. L'ho scritto solo per far sclerare una mia amica, aka adore_ty. Non ridete di ciò che ho scritto!!!!

Comunque ho scritto questa cosa con questa cosa di sottofondo:

Detto questo, buona lettura. 
Bye.

"Sei pazzo?" 
"No, ma mi piace essere chiamato così. Tu chiamami Master, io ti chiamerò babygirl. Oppure... piccola?" 
Arrossii, ma non era il tempo per quelle piccolezze. In fondo, mi attirava l'idea di farlo con Taeyong, quindi, era ora di smetterla di scappare. Mi avvicinai a lui di scatto e lo spinsi al muro, lo guardai maliziosamente. 
"Hai fretta, piccola?" 
"Sì." 
"Perché non mi togli la maglia tu?" 
"Mi spieghi perché questa maglia è così scollata?" 
"Perché dovevo conquistare una certa ragazza." 
Sbuffai e afferrai la maglia dal basso per tirarla su. Gliela tolsi e la buttai a terra. 
"Quanta violenza..." 
Mi ero leggermente allontanata per fare quella cosa e lui si era staccato dal muro. Velocemente lo spinsi di nuovo al muro e avvicinai la mia mano ai suoi addominali. Erano davvero scolpiti e ben definiti. Finalmente potevo guardarli per bene e non solo, anche toccarli. Passai la mano delicatamente su di essi, fino a fermarmi sopra alla zip dei suoi pantaloni. Pensai di aprirla, ma perché invece, non divertirsi prima? La mia mano si poso sul cavallo dei suoi pantaloni. Iniziai a massaggiare in modo circolare. 
"Ti piace giocare, piccola? Lo sai che a scherzare con il fuoco ci si brucia?" 
I miei movimenti circolari diventarono movimenti orizzontali e verticali, gli stava piacendo. Così decisi di aprire velocemente la zip, con un movimento deciso. Lo toccai leggermente per poi abbassargli le mutande. Il suo membro guizzò fuori in un attimo, vigile e attento. Portai la mia mano sul suo membro e iniziai a muovere su è giù. 
"Ti piace... master?" 
Si morse il labbro inferiore e mi lasciò fare. Continuai a muovere la mano mentre lui si poggiava a me. Sentii il suo respiro affannoso ed ero fiera di essere io a renderlo in quel modo. 
"E sei io adesso mi fermassi senza farti venire?" 
"E se io ti sbattessi sul letto e ti rendessi mia?" 
Mi afferrò il polso e mi allontanò da lui, portandomi verso il letto. mi fece poggiare su di esso delicatamente. Si tolse le mutande e si stese su di me.    
"Adesso ti spogli anche tu, non credi che sia l'ora?" 
Arrossii, prese le spalline del vestito e le fece scendere delicatamente. Poi fece scendere il vestito e mo lo tolse. Il vestito fece la stessa fine dei suoi vestiti.  Portò una mano sul mio viso e me lo accarezzò. Avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò. Il bacio era come fatto di fuoco. Se dovessi descriverlo, userei questa parola. Fuoco. Un bacio appassionato che mi scaldò ancora di più. Nel mentre che approfondiva il bacio e inseriva la lingua, portò una mano sulla mia coscia e mi divaricò le gambe. Fece scendere le mutandine, togliendomele e facendole cadere.
"Piega la coscia, piccola." 
Feci come detto e mi passò delicatamente una mano sulla coscia. Fino ad arrivare alla mia intimità. 
"Sei pronta?" 
Portò il dito alla mia bocca per farlo leccare e io lo accontentai, poi lo portò alla mia apertura, dei brividi di piacere scossero il mio corpo. Uno soprattutto che percorse la mia schiena. Si fermò. 
"Devi dirmelo tu. Rispondimi. O non posso continuare." 
"Sei un bastardo." 
"Lo so. Ma se non mi rispondi io non continuo." 
"S-sì." 
"Cosa vuoi? Lo vuoi il mio cazzo? Vuoi che continui a muovere le dita?" 
"Taeyong, ti sembra il momento?" 
Mosse leggermente il dito. 
"Allora?" 
"Sì che lo voglio, per favore, muoviti." 
"Come si dice?" 
"Ti supplico..." 
"Non hai finito la frase, piccola." 
"Master, daddy, quello che vuoi, ma ti supplico muoviti!" 
Sorrise maliziosamente. Continuò a muoversi dentro di me. Cercai di trattenermi dallo gemere ma lui ridacchiò. 
"Non voglio che tu ti trattenga. Voglio sentire i tuoi gemiti." 
Mi lascia andare e lui sembrò essere molto contento di ciò. Gemetti mentre inseriva un secondo dito. Ma... non era abbastanza... 
"Taeyong..." 
Mi corressi. 
"Master..." 
"Sì, piccola?" 
"Perché non passiamo al passo successivo?" 
"Come sei impaziente... e va bene." 
Tolse le dita per poi sorridere maliziosamente e rimetterle. 
"Che fai?" 
"Tu stai ferma e basta." 
Mosse ancora un po' le dita per poi tirarle fuori di botto e farmi l'occhiolino. 
"Taeyong, dimmi che hai i preservativi."
Si alzò da me sorridendomi. 
"Dove vai?" 
"A prendere i preservativi." 
"A-ah." 
Aprì il cassetto e tirò fuori una scatola di preservativi. 
"E che devi farci con tutti quei preservativi?" 
"Sesso?" 
"E con chi?" 
"Con te." 
"Così tanto?" 
Mi sorrise e aprì una bustina, lo indossò e venne verso di me. Distesi la coscia e lui si stese di nuovo su di me. 
"Pensi mica che questa sia l'ultima volta?" 
Prima che potessi replicare, mi afferrò i polsi e li portò sulla mia testa. 
"Tienili fermi." 
"Altrimenti?" 
Lo guardai maliziosamente. 
"Altrimenti ti sculaccio." 
Tolse la presa da essi e con una mossa veloce entrò in me. Il fiato mi mancò. Era... così devastante e piacevole. Non era la mia prima volta, lo avevo fatto già con diversi ragazzi, ma già appena entrato in me, capii che era diverso. Iniziò a spingere. Si morse il labbro inferiore per poi leccarlo. 
"Non farlo..." 
"Ti ecciti? A me eccita sentire mentre ti stringi intorno al mio cazzo." 
"S-smettila..." 
Mi piegò di nuovo la coscia e continuò a spingere. Aumentò la velocità delle spinte. Con una mano mi teneva la coscia, mentre con l'altra mi toccò leggermente il collo, per poi portarla al mio seno. Strinse forte la tetta, si dedicò al mio capezzolo destro. Lo torturò, lo toccò leggermente e io tremai. Portò la lingua su di esso e lo leccò. 
"Master..." 
SI dedicò all'altra tetta e all'altro capezzolo. Sempre usando la lingua su di esso. Gemetti e involontariamente mossi i polsi. Non ce la facevo. 
"Lo sai cosa ti aspetta adesso? Le bimbe cattive vanno punite." 
Uscì da me e sorrise. 
"Perché ti sei fermato?" 
Ero frustata. 
"Perché farlo in una sola posizione non è divertente e poi, devo punirti. Piegati." 
"Cosa?" 
"Mettiti a novanta, per me." 
Arrossendo mi misi nella posizione che voleva lui. Ormai avrei fatto di tutto per averlo e venire. Portò una mano sul mio culo, schiaffeggiando una chiappa. Lo fece anche con l'altra, schiaffeggiò un paio di volte e poi entrò dentro di me senza avvisare. Iniziò a spingere e io gemetti. Uscì per poi rientrare ancora. Aumentò le spinte. 
"Più veloce m-master..." 
Sentii che si eccitava sempre di più e mi fece stendere. 
"Perché non mi... cavalchi?" 
Mi alzai e lui si stese, salii sopra di lui e e lo feci entrare in me spingendo. Mentre spingevo su e giù, iniziò ad accarezzarmi il collo e avvicinò le labbra ad esso. afferrò un lembo di pelle, iniziando a mordere e leccare. Succhiò la zona che iniziò a farsi rossa. Mi fermai scossa dal piacere. 
"Spingi babygirl." 
Continuai a spingere. Mentre mi faceva altri succhiotti, intorno al collo, iniziò a muovere i fianchi verso di me. Entrambi aumentammo il ritmo delle spinte. Quando si staccò dal mio collo, portai una mano al suo, volevo fargli anche io un succhiotto. Scelsi la parte che più preferita e iniziai a leccarla. Sentii che aumentava le spinte, il momento di culmine stava arrivando. Mi staccai e pensai solo ad aumentare ancora di più la velocità delle spinte. Mentre gemeva lo sentii che stava per venire, si mosse ancora di più e capovolse delicatamente le posizioni. Quando arrivò il momento culmine, mi baciò. il baciò coprì gran parte del gemito che uscì dalle nostre bocche. Ma quando ci staccammo, urlammo insieme mentre stringevamo le nostre mani. Poggiò la bocca sul mio collo, regalandomi dolci baci. Sentii il suo fiato caldo che si rilassava. Inspirò il mio profumo e mi strinse a sè. 
"MI piace il tuo profumo e sai, credo di volerne ancora e di volerlo sentire tutta la vita." 
Eravamo stanchi, così ci addormentammo con lui che mi abbracciava. 

Quando mi svegliai, c'era Jisung che mi fissava. 
"Vedo che ti sei divertita stanotte." 
"Dai, non mettermi in imbarazzo, fai finta di nulla." 
"Va bene, me ne vado prima che lui possa vedermi. Ah, comunque, se ti metti la sua maglia, lo farai impazzire." 
"Ma io non voglio farlo impazzire! E adesso vai!" 
"Okay, okay." 
Ridacchiò ed uscì dalla stanza. Sbuffai e guardai Taeyong. Aveva un braccio sotto il mio collo. Non stava scomodo messo così? Mi alzai e cercai il mio vestito. Sentii qualcuno afferrarmi per la vita. 
"Dove stai andando? Te la stai svignando?" 
"N-no. Figurati..." 
Mi afferrò il polso e mi portò a letto. 
"Guarda che è domenica... quindi puoi restare." 
"Io non voglio." 
Mise su il broncio e si coprì. 
"Sei un bambino..." 
"Ma io non voglio che tu te ne vada." 
Sospirai e mi infilai nelle coperte, abbracciandolo. Lo vidi sorridere. 
"Posso almeno vestirmi? Non voglio che qualcuno mi veda nuda." 
"Chan si è divertito stanotte con qualcuno, quindi non è in stanza. Jisung è rimasto a dormire da Minho e Taehyung credo abbia scopato con quel Jungkook." 
"Quindi abbiamo la stanza libera?" 
"Assolutamente sì." 
"Comunque prima Jisung è venuto qui, quindi non penso che siamo al sicuro." 
"Doveva sicuramente prendere qualcosa, ma fidati che l'hanno detto ieri." 
"Voglio comunque vestirmi." 
"A me piaci di più nuda." 
"Dico sul serio." 
"Con un vestito? Ti presto una mia maglia, dai."
Si staccò da me e si alzò per andare all'armadio a prendere una maglia. Mi porto una maglia e la indossai. Mi stava lunghissima. 
"Dillo che volevi vedermi con una tua maglia addosso." 
"Beccato." 
Tornò ad abbracciarmi. Io gli guardai il braccio. La notte prima ero troppo presa dal momento per chiedergli di quella bruciatura che avevo visto. 
"Taeyong... ma cos'è quella bruciatura?" 
"Ah, niente, davvero. Uno screzio con i miei compagni di stanza. Quelli vecchi." 
"Ti fa ancora male?" 
"No, tranquilla." 
"Li hai denunciati?" 
"No, non è nulla di che." 
"Scherzi? Questa è una bruciatura, ma potrebbero fare altro..." 
"Ormai ho cambiato stanza. Non c'è bisogno." 
"Tu sei pazzo. Adesso andiamo dal preside." 
"Hyejin, davvero, lascia stare." 
"No." 
Mi alzai ma lui mi afferrò il polso e mi riportò da lui. 
"Vuoi farmi arrabbiare? Non voglio avere a che fare con quei tipi. Non ancora." 
"Va bene." 
Sembrava davvero serio a riguardo, perciò non volevo insistere. Ma in caso necessario, ci avrei pensato io a sistemarli per bene. Mentre ero immersa nei miei pensieri profondi, sentii le mie labbra venire a contatto con le sue. 
"Adesso mi bacerai sempre?" 
"Ogni volta che ne avrò voglia." 
"Quindi?" 
"Quindi sempre." 
Sentii qualcosa sbattere contro le mie gambe. 
"Taeyong?" 
"Sì?" 
"Hai un'erezione?" 
"No?" 
Ridacchiò. 
"Okay, ho capito, ci penso io." 

"Possiamo parlare?" 
Hyunjin voleva dirle quella cosa, non poteva tenerlo nascosto. 
"Certo. Magari mi inizi a dire perché ieri sera mi hai dato buca." 
"Sono tornato, ma tu non c'eri." 
"E ci credo, ad aspettare te, si sarebbe fatto giorno." 
"Mi dispiace, ma adesso ti spiego tutto." 
"Okay, ti ascolto." 

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora