12. Hyunjin - Il principe azzurro

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Jeno aprì la porta della camera che condivideva con i suoi due amici e posò il borsone a terra.
"Sei andato di nuovo in piscina?"
Sì, peccato che stavolta la sorpresa non l'ho trovata...
"Sì. Dovrei fare più sport, non credi?"
Hyunjin fece spallucce.
"Stai bene così."
"Dovresti fare anche tu più sport amico."
"Mi dispiace, ma le ragazze mi vogliono anche senza mostrare i muscoli, perciò pensa per te."
"Ognuno ha le sue qualità."
"Giusto, tu hai i muscoli, io il cervello."
Jeno gli lanciò un cuscino addosso.
"Cosa vuoi da me! Hai iniziato tu."
"Ragazzi, non fate ogni volta i bambini di due anni. Hyunjin, perché non vieni a portare questi documenti al professore di recitazione insieme a me?"
"Andiamoci dopo, non ho proprio voglia di fare nulla oggi."
"E comunque..."
Continuò Jeno.
"Non sono io quello che si fa anche i ragazzi..."
"Jeno..."
"Era per dire!"
Hyunjin riprese il cuscino che gli aveva lanciato, iniziando a prenderlo a cuscinate.
"Mi fai male!"
"E poi non vado con un ragazzo da mesi, idiota."
"Lo sai che non ho problemi con ciò."
"Ma ti piace provocare gli altri, per questo motivo, ti meriti di essere preso a cuscinate."
"Io a volte mi chiedo come facciate ad essere amici..."
"Semplice, Jeno senza noi due sarebbe solo. Sì, Jeno, di quello che vuoi, ma una volta che una ragazza ti ha scaldato il letto, se ne va e basta. Noi rimaniamo. Quindi, saresti solo senza di noi. Non ti sopporta nessuno di maschio. Beh, come compatirli..."
"Hyunjin, non anche tu. Muoviamoci a portare questi documenti."
"Va bene, andiamo."
Jaemin aprì la porta ma Jeno li fermò.
"Eunji... è una bella ragazza, vero?"
"Cosa centra lei adesso?"
"Ti dispiace se me la prendo?"
"Cosa?"
"Potrei averci fatto qualcosa."
"Tu... sei una testa di cazzo. Cosa le hai fatto?!"
Lo prese per il colletto e Jeno sorrise malizioso.
"Perché non lo chiedi a lei? Tanto le è piaciuto."
"Io ti ammazzo."
"Hyunjin! Hyunjin, stai calmo."
Prima che la situazione potesse degenerare e si prendessero a cazzotti, Jaemin tirò fuori Hyunjin dalla stanza.
"Lasciami stare!"
"Per favore, non fare scenate. So che sei arrabbiato, ma è pur sempre Jeno, no?"
"Questo non lo giustifica. Non può sempre fare quello che vuole!"
"Lo so, adesso però stai tranquillo. Calmati, okay? Andiamo a portare questi fogli, ci facciamo un giro e poi torniamo."
Hyunjin prese un respiro profondo e seguì Jaemin a passi svelti. Per la fretta urtò un ragazzo. Il ragazzo cadde a terra. Hyunjin, che era sempre un ragazzo gentile e dolce, non aveva assolutamente voglia di fare il gentile proprio in quel momento.
"Stai attento!"
Sbuffò e continuò per la sua strada. Jaemin si chinò a terra.
"Ehy Seungmin. Lascialo stare. Non è un buon momento. Mi dispiace. Ci vediamo dopo, ciao!"
Jaemin raggiunse Hyunjin.
"Sei stato davvero brusco."
"Non mi interessa. Non ho la pazienza di essere gentile."
Jaemin lo lasciò stare.

"Hyunjin mi odia. Hyunjin mi odia. Hyunjin mi odia. Hyunjin mi odia."
Ripeté a raffica Seungmin, poggiando successivamente il capo sul tavolo della caffetteria, in modo decisamente disperato.
"Non dire così. Non ti odia."
"E invece sì."
"Guarda che nemmeno sa della tua esistenza..."
"Nemmeno sa della mia esistenza..."
"No, no, dai, non piangere. Min..."
"Jisung... Hyunjin mi odia..."
"Ancora? Perché non smetti di pensare a lui e vai a perdere la verginità con il primo che capita?"
"Jisung! Non è un fatto di verginità."
"Un po' sì. Se a 22 anni sei bello che vergine..."
"Puoi smetterla di parlare della mia verginità?"
"Cercavo di cambiare discorso."
"La faccenda è già disperata così, non complicarla più del dovuto."
"Sei tu che non ci provi neanche."
"Ma se è etero! Senti, non è colpa mia se mi innamoro sempre di quelli etero, okay? Dev'essere una maledizione."
"Ti ho detto di lasciarlo stare e basta. Insomma, se non fai qualcosa, allora lascialo stare."
"È più facile a dirsi che a farsi. Poi tu ti fai quel tipo, mica sono tutti fortunati e belli come te."
"Dovresti valorizzarti anche tu. Sei bello, ma non lo noti. "
"Voglio affogare nel cioccolato. No e se poi divento grasso e Hyunjin non mi vuole più? Ah, no, già non mi vuole..."
"Di nuovo? Okay basta, ordina tutto il cioccolato che vuoi ma smettila di piangere o lamentarti."

Jaemin sbuffò.
"Va tutto bene?"
"Sì, più o meno. Ho solo bisogno di staccare un po'."
"Cos'è successo?"
"Jeno e Hyunjin hanno litigato e non si parlano. Forse è meglio così, rispetto al picchiarsi."
"Hanno litigato? Per caso per qualcosa successo tra Eunji e Jeno?"
"Sì. Jeno si caccia sempre nei guai, ma stavolta non doveva farlo."
Mi allungai a letto e feci segno a Jaemin di avvicinarsi.  Lui si avvicinò e si stese al mio fianco. Mi prese la mano e iniziò ad accarezzarla. Poggiò un leggero bacio su di essa. Sentimmo la porta aprirsi.
"Scusate il disturbo. Sto scappando da qualcuno."
"Eunji..."
"Ti conviene uscire, altrimenti non ti lascerà in pace."
Eunji sospirò ed uscì.

Quando uscii mi trovai Hyunjin che mi fissava.
"Ciao..."
"Perché stai scappando?"
"Non sto scappando."
"Tu e Jeno, cosa avete fatto?"
Arrossii.
"Non credo sia il caso. Insomma, di dirti cosa abbiamo fatto."
"Siete andati fino in fondo."
"No! Assolutamente. Hyunjin, non ne parliamo, mi vergogno."
"Eunji, lo dico per te. Jeno non è il ragazzo adatto a te, davvero. Lui con le ragazze gioca e basta. Soffriresti e basta. A meno che tu non cerchi solo una nottata e basta."
Lo sapevo. Lo sapevo benissimo. Eppure c'era qualcosa che mi attirava in Jeno. Non sapevo se rischiare. E poi c'era Hyunjin. Hyunjin che mi stava sorridendo e che mi prese le mani fra le sue.
"E quale ragazzo sarebbe adatto a me?"
"Uno come me..."
Mi fece poggiare al muro e mise una mano sul mio viso. Lentamente si avvicinò e mi baciò. Era più dolce rispetto a Jeno. Più delicato. Mi staccai.
"Non credo sia giusto..."
"Verso Jeno?"
"Verso di te. Ieri ho baciato Jeno e anche qualcosa di più. Adesso non mi sembra giusto fare lo stesso con te."
"Mi sono lasciato prendere la mano. Ma io non mi spingerei oltre, non adesso. Mi dispiace se ti ho offeso baciandoti."
"Non mi hai offeso! Solo che come ho detto non mi sembra corretto. Non sono quel tipo di persona."
"Dovremmo iniziare a uscire insieme."
"Cosa?"
"Sì, mi piaci."



Mentre Hyunjin diceva quelle parole, non notò, che due persone stavano osservando la scena. Quelle due persone, un giorno avrebbero cambiato la sua vita. Ma in quel momento, lui ancora non lo sapeva.

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Capitolo un po' gne che non mi fa impazzire. Spero piaccia a voi e boh, ci vediamo al prossimo.
Bye Bye
-Y

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora