54. Stammi più vicino

210 18 6
                                    

Proprio quando pensavo che io e Jeno vi fossimo avvicinati, mi accorsi di essermi sbagliata. Era come se avessimo fatto 10 passi indietro. Come se fossimo tornati all'inizio. Forse lo avevamo fatto davvero, la mattina dopo non mi guardò neanche. Eppure il ricordo del suo petto caldo pulsava ancora nella mia testa. Non poteva essere stato tutto e solamente un sogno. E non lo era, ne ero sicura. Però guardandolo dei dubbi mi erano venuti. Sembrava come se non fosse accaduto nulla. Perché? Perché per lui non sognificava niente? Quando per me invece significava e anche molto, rispetto a come stava reagendo lui io ero agitata. Però cercavo di contenermi. Anche se non era facile. Appena sveglia sentii Jeno che parlava con una ragazza. So che non avevo alcun diritto, ma mi dava fastidio e gli avevo anche detto di non farlo. Per fortuna sentii mentre diceva alla ragazza qualcosa.
"Non qui."
Almeno aveva il rispetto di rispettare quello che gli avevo detto. Però mi sorprese ancora perché sembrò cambiare idea su quello e disse altro.
"Senti, non mi va. Oggi vado a sciare."
Ero sul punto di svegliarmi e alla fine decisi di fare appunto una finta. Ovvero fingere di essermi svegliata in quel momento. Sembrò cambiare ulteriormente idea e come menzionato all'inizio mi ignorò e decise di andare con la ragazza. Che strano ragazzo.
"E soorattutto che idiota!"
Mi uscì fuori quando mi alzai dal letto.
"E che si fotta, io un ragazzo ce l'ho eccome."
Così per una volta me ne infischiai e me ne dai da Hyunjin, che a me ci teneva al contrario di quel Jeno lì. Dire che Seungmin era scontento della mia visita era dire poco. Era la vigilia di natale e volevo trascorrerla con Hyunjin, che problema c'era? Lui era ancora in pigiama, così aspettai che si preparasse e poi uscimmo salutando l'altro ragazzo. Quella giornata prevedeva: colazione insieme agli altri; festeggiare un pochino, andare a sciare, vedere un film e aspettare il natale. Così facemmo. La colazione lì era buona e decisamente più ricca del solito a cui eravamo abitutati. Forse perché molti erano sempre di fretta all'università e non avevano il tempo di godersi una vera colazione fatta per bene.

Seungmin si era ritrovato Hyunjin con il culo di fuori in piena mattina. Anzi, di prima mattina. Era rimasto bloccato e poi si era ridestato. Così aveva chiesto a Hyunjin se non potesse rivestirsi.
"Perché? Che problema c'è? Tanto siamo tutti e due ragazzi."
FORSE PER IL FATTO CHE SONO GAY E HO UNA FOTTUTA CRUSH PER TE E TI SALTEREI ADDOSSO. MI FAREI MONTARE E RISMONTARE DA TE HAI CAPITO? TU CHE DICI? DICI SÌ CHE SONO DISPERATO GRAZIE.
Seungmin non rispose per mantenere la sua salute mentale intatta. Anche se a essere sinceri l'aveva persa già da tempo e sappiamo tutti di chi è la colpa.
"Stai bene?"
Stava per rispondere, ovviamente fingendo, ma il ragazzo si girò e lui per non guardare e girarsi dall'altra parte inciampò.
PORCA PUTTAN- PUZZOLA SPIACCICATA IMPIASTRATA SU UN MURO PADELLA FRITTA ARROTOLATA IN UN BUNGER DI PANINI E SALSICCE.
"Sei strano oggi."
No, sono eccitato Hyunjin. Cavolo.
"Guarda, i miei capelli stanno crescendo."
E con il sorriso più bello del mondo, gli si avvicinò e gli afferrò la mano, portandola dietro alla nuca. I capelli, leggermente lunghi erano soffici e lui arrossi, abbassando lo sguardo. I suoi occhi si muovevano da destra a sinistra mentre cercava di non guardare un determinato punto fisso, che si trovava sotto.
"Oh andiamo, perché stai arrossendo? Che c'è adesso?"
"Puoi vestirti?"
Hyunjin guardò in basso.
"Oh."
"Già."
Il suo rossore aumentò e inutile dire che Hyunjin aveva la propria mano sulla sua a casa del volergli far toccare i capelli, non l'aveva tolta. Si staccò.
"Mi dispiace, non ci avevo fatto caso, Seungmin."
Lo avevo notato, grazie.
Non gli sfuggi il suo tono freddo. Cos'era successo all'improvviso?
"Seungmin?"
"Mh?"
"Le tue mani sono morbide."
"Ah... e?"
"Mi piacciono le cose morbide, tutto qua. Volevo dirtelo."
Sembrava emanare così tanto calore, con solo una frase. Era così soft che per un momento si era dimenticato che la sua crush era ancora nuda. Sentirono bussare e sentirono una voce femminile chiamare Hyunjin, il volto di Seungmin si spense, soprattutto quando lei entrò e lo prese per mano. Hyunjin appena l'aveva sentita si era precipitato a vestirsi. Okay, lui l'aveva visto nudo, avrebbe dovuto essere felice, ma non lo era. Perché per lei aveva avuto riguardo e per lui noi. Non sapeva se fosse una cosa buona, perché gli sembrava quasi che certe volte Hyunjin si rilassasse con lui, come se senza saperlo, mostrasse se stesso e si trovasse bene. Anche se voleva fare lo scontroso, per non sapeva quale motivo, c'erano quei momenti in cui l'altro ragazzo sembrava felice di stargli accanto e lui lo sentiva davvero. Dopo di quello rimase solo senza nessuno, si preparò e andò a fare colazione. Vide Hyunjin davvero felice e sapere che non era lui la causa della sua felicità faceva male, più del previsto. Così decise di non disturbarlo e si unì a Jisung e Minho. Che però erano a fare i piccioncini e lui a fare il terzo incomodo. Beh, avrebbe dovuto abituarsi a ciò. Alla fine anche loro andarono a sciare e lui dopo un po' si annoiò. Così decise di rimanere sulla neve e fare semplicemente l'angelo della neve. Sì, sembrava un bambino, o forse lo era per davvero. Hyunjin non c'era perché era con Eunji, Jisung e Minho erano insieme e a lui non andava vogĺia di disturbarli. Non aveva altri amici? No. Una persona anonima come lui ne aveva uno e gli bastava. A pensarci, c'era Felix. Felix però era probabilmente con Changbin nelle piste più alte e lui non aveva intenzione di fare un'altra volta il terzo incomodo e aveva paura oltetutto. Era un vero incapace. Invece Hyunjin aveva già imparato, l'aveva visto scendere con un equilibrio impressionante, considerando che il giorno prima faceva fatica quasi come lui. Anche se già dal giorno prima si vedeva che se la cavava meglio rispetto a lui. Dopo un po', si fermò, aveva anche male al collo e dove si era fatto male. Doveva tornarsene in camera. Ma quando stava per farlo, o meglio, ci stava pensando, qualcuno si allungò con lui a fare l'angelo di neve.
"Ti annoi?"
"Mh."
Rispose quasi scocciato, ma riconobbe la voce. Sì, era annoiato. Annoiato dalla sua vita e da tutti, ma non da Hyunjin. Anzi, forse anche da lui e da lei... che a proposito, dov'era?
"Ti fa male?"
"Un po'."
"Sei strano oggi."
"Me lo hai già detto, Hyun... jin, quindi?"
Aveva gli occhi lucidi. Era freddo, anche se faceva davvero fatica a esserlo in quel momento, ma anche in generale lo avrebbe fatto, considerando anche la loro vicinanza in quel momento, era ancora più difficile fare il freddo. Soprattutto con la sua crush, Hyunjin.
"Dovresti trovarti qualche amico. Qualcuno con cui stare. Hai solo Jisung? Sei solo? Insomma..."
Perché si stava interessando?
"Sì, ho solo Jisung. Anche se in realtà ho Felix, ma è occupato in questo momento."
Hyunjin annuì anche se Seungmin non poteva guardarlo. O meglio, stava evitando di farlo per non arrossire e continuare a fare il freddo, già gli risultava difficile, ci mancava guardarlo in faccia e sarebbe stato spacciato. Hyunjin notò i suoi occhi lucidi e si chiese perché, ma non espose i suoi dubbi.
"Io vado."
Ma Seungmin avrebbe fatto quello che Hyunjin gli aveva detto.
"Ehy... ma non hai freddo? Alle mani, dico."
Seungmin si alzò e guardò le mani nude. Ecco cos'era quel freddo.
"Mi sono dimenticato i quanti in stanzs, tutto qua. Tranquillo."
"Tieni, prendi i miei."
"Cosa, no aspetta io non v-"
Ma Hyunjin prima che potesse finire la frase lo afferrò per il polso e gli prese le mani. Si tolse i guanti e glieli diede sorridendo.
"Stai attento però eh."
Evidentemente era così felice da trattarlo anche gentilmente e dolce in quel momento, wow. Seungmin arrossì e alla fine rimase lì a sciare anche se era una schiappa per il semplice motivo che Hyunjin gli aveva dato i suoi guanti ed era felice e anche perché non voleva sprecarli, visto che glieli aveva dati e se fosse tornato in camera se li sarebbe tolti visto che non avrebbe avuto senso tenerli ancora. Ma erano così caldi e non perché erano pesanti, ma perché erano i suoi. E avevano il suo profumo e lui segretamente si era messo ad annusarli, che idiota, si sentiva proprio in quel modo in quel momento, un tale idiota innamorato che fanboyava per dei stupidi guanti da parte della propria crush, sì, si sentiva davvero un cretino della miglior specie. O peggior specie, dipende dai punti di vista. E poi gli dispiaceva che Hyunjin stesse congelando per colpa sua, perché l'aveva fatto?

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora