Na Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...
Jaemin mi guardò per un po', dopo essersi staccato. Non aveva aggiunto altro, aveva solo continuato a mangiare la pizza. E io, per quanto amassi la pizza, in quel momento volevo solo mangiare di nuovo le sue labbra. Lui finì la sua pizza, io rimasi a fissarlo per tutto il tempo. "Non hai più fame?" No, mi si era chiuso lo stomaco in due secondi. La causa era ovviamente lui. "Allora ti riporti la pizza in camera, okay?" E quindi? Era tutto lì? Non voleva dirmi nulla? Mi baciava e se ne andava dopo 5 minuti senza dire nulla? Mi alzai con estrema lentezza e lo seguii. Aveva preso la scatola della pizza e la stava portando con sé. Mi accompagnò al dormitorio e mi lasciò davanti alla mia stanza. "Io devo andare, ci vediamo domani, okay? Buona notte, principessa mia." Non gli risposi ed entrai come una statua in stanza. Tanto che Eunji pensò di chiamare un medico perché sembravo un cadavere o un lenzuolo. Mi misi a letto e giustamente Eunjin venne da me per vedere se avessi la febbre. "Perché sei già a letto? Vuoi riposare o?" "Jaemin mi ha detto buona notte." "Ma sono le 20.30..." "Buona notte, Eunjin. Buona notte principessa." Mi coprii con le lenzuola e la sentii borbottare. "Ma voi due state proprio male eh! Che vi prende? Non vi capisco proprio. Vi è dato di volta il cervello." In realtà non addormentai, ma non sapevo come realizzare quello che era successo. Rimasi per ore allungata ad ascoltare la musica con le mie cuffiette e poi, quando era ormai mezzanotte, provai ad addormentarmi. Ovviamente fu tutto inutile. Sentii qualcuno bussare e mi alzai. Quando aprii la porta, rimasi sorpresa. "Jaemin?" "Non riesco a dormire." Lo feci entrare senza obiettare. Tornai a letto e mi raggiunse. "Posso dormire con te." "Non ci fare l'abitudine eh. Poi se ci scoprono, lo sai che sono guai." "Lo so. Ma non riuscivo a dormire, davvero. Ci ho provato, ma niente. E tu? Ti ho svegliata?" "No, non riuscivo a dormire anche io. Chissà perché eh." "Principessa..." "Mh?" "Ti ho offeso baciandoti?" "Stai scherzando?" Alzai un po' troppo la voce e portai immediatamente le mie mani davanti alla mia bocca. "No. Ci ho pensato tanto se farlo o meno. Poi mi sono detto che dovevo farlo e basta." "Mi sono offesa perché non hai detto niente dopo. Okay, non proprio offesa. Però potevi dirmi qualcosa, no?" "Mi è piaciuto il bacio. Non pensavo sarebbe stato così bello. Non sapevo cosa dirti e ho fanto finta di nulla, però sono qui, adesso, no?" "Anche a me è piaciuto, Jaemin. Ho voglia di farlo di nuovo. Se mi baci ancora, ti perdono." "Perché non lo fai tu, principessa?" Arrossii e lui si avvicinò al mio viso per baciarmi. Le nostre labbra entrarono di nuovo in contatto. Ero finalmente felice.
"Allora signorina Park, lei ha fatto richiesta di un trasferimento di stanza, giusto?" "Sì." "Okay, questa è la sua stanza. Purtroppo la chiave di quella stanza è rotta e stiamo procedento a fare un'altra. Quindi entri tranquillamente." L'uomo le diede il foglio con il numero della stanza e lei se ne andò, impaziente di entrare nella sua camera. Nel frattempo, un altro ragazzo aveva ricevuto notizia del trasferimento. Il ragazzo dai capelli rossi si era accomodato nella sua stanza e aveva deciso di fare una doccia. Una volta finita la doccia, uscì e visto che si era dimenticato l'accappatoio in stanza, si mise solo un asciugamano addosso. Che copriva la parte di sotto, ma non quella di sopra. Fischiettò guardando i capelli rosso fuoco nello specchio. Finalmente poteva stare tranquillo con dei compagni sani di mente. Si toccò il braccio sospirando, aveva fatto bene a cambiare stanza. Quelli erano pericolosi. Uscì tranquillamente dal bagno, ma si bloccò dopo qualche passo. Una ragazza lo stava fissando. Perché c'era una ragazza nella sua stanza? Voleva chiederglielo, ma lei fu più veloce e prese un cuscino, correndo da lui e iniziando a prenderlo a cuscinando. Gli fu impossibile reggersi a terra così cadde, reggendosi con i gomiti sul pavimento. La ragazza, di cui non sapeva ancora il nome, si mise su di lui, continuando a prenderlo a cuscinate. Era passato dalla padella alla brace. "Pervertito! Schifoso! Porco! Maniaco!" La ragazza era agguerrita, ma improvvisamente si fermò, fissandolo e arrossendo. Pensandoci, erano in una posizione piuttosto fraintendibile e lui aveva addosso solo un asciugamano. Lei era immobile, così decise lui di parlare. "Vuoi alzarti? O dobbiamo fare sesso?" La ragazza gli diede uno schiaffo e con una faccia indignata si alzò da lui. "Stupido pervertito! Non solo ti introduci nella mia stanza, ma fai anche proposte indecenti!" "Beh scusa, ma ti vedevo interessata a quello che avevi davanti." "Figurati!" "E poi, questa non è la tua stanza, ma la mia." "Cosa? Bella questa." "Forza, esci fuori e controlla." Lei tutta sicura uscì, accompagnata da lui. Si immobilizzò appena vide il numero della stanza, non disse nulla. "Che c'è, non parli?" La vide spostare lo sguardo da una parte all'altra, imbarazzata. Senza dirgli nulla prese a camminare. "Ehy! Che maleducata. Nemmeno ti scusi." Lei lo ignorò. Lui sorrise. "Comunque mi chiamo Taeyong!" Le urlò. Fu sicuro di essere sentito, perché prima di entrare in un'altra stanza, lei lo fissò per un attimo, anche se breve. Tornò in stanza e dopo qualche secondo entrò un ragazzo. "Tutto bene, Taeyong?" Il biondo gli sorrise. "Sai, Chan, penso di aver trovato qualcuno di interessante."
Taeyong uscì dalla stanza. Si sentiva decisamente meglio dopo aver cambiato stanza. I suoi nuovi compagni, Chan, Jisung e Taehyung, erano davvero simpatici e gentili. Soprattutto Jisung. Lo aveva visto in giro con un certo Minho e gli aveva chiesto se fosse il suo ragazzo. Jisung era arrossito e aveva negato. Aveva cercato quel giorno la ragazza, ma non l'aveva trovata. Beh, non si sarebbe arreso. Era domenica, quindi stava perdendo tempo in giro, invece di studiare. Taeyong si scontrò con Jaemin mentre stava salendo le scale. "Che ci fai tu qui?" "Ho cambiato stanza." "Davvero? E dove sei?" "Con Chan, Jisung e Taehyung, li conosci?" "Certo. Comunque spero che ti troverai bene." "Per ora sì, sembrano gentili." "Okay, buona fortuna, allora." Jaemin lo salutò e bussò a una stanza. Non c'era nulla di strano, se non che quella era la stanza dove era entrata la ragazza qualche ora prima. Entrò sorridendo mentre Taeyong perplesso entrava nella sua stanza. "Chan, per caso sai chi è nella stanza affianco a quella di Jaemin e i suoi amici?" "Ci dovrebbero essere tre ragazze. Erano due, ma si è trasferita un'altra ragazza oggi. Così ho saputo." Chan faceva parte del consiglio della scuola, quindi sapeva sempre tutti i trasferimenti di stanza e altre cose. "Sai il suo nome?" "No. Non ho avuto tempo di controllare. C'è un progetto che circola e sono pieno. Scusami. Perché ti interessa? Riguarda la cosa che mi hai detto prima, forse?" "Sì." Gli sorrise. Quindi sì, quella era la stanza della ragazza. "Perché Jaemin è entrato lì?" "Mh, forse perché c'è la sua ragazza lì. Non è quella nuova, tranquillo, hai campo libero. Oddio, non so se sono fidanzati, ma circolano delle voci." "L'importante è avere campo libero. Il resto non importa poi di molta." Sorrise maliziosamente iniziando a pensarci. Sì, aveva puntato la ragazza, oltretutto, lei gli doveva delle scuse e lui, le avrebbe avute, in un modo o nell'altro.
~~~~ Un altro capitolo vicino, vi è piaciuto? Ho introdotto due nuovi personaggi perché sì. Ci vediamo al prossimo.
Prima di andarvene, guardate questi
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Walk like an angel Talk like an angel But I got wise
Andate giù per una sorpresa...
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