- Leggete a fine storia please
A Seungmin l'amore faceva paura.
E allo stesso tempo, lo entusiasmava.
Ma non era forse normale la cosa?
Abituarsi a Hyunjin però, era la cosa che più lo spaventata. Poteva davvero concedersi il lusso di abituarsi alla sua presenza, ai suoi baci, al suo calore, alla vista del suo sorriso appena sveglio, al suo fiato sul collo, alla sua mano tra i capelli, abituarsi a Hyunjin?Nelle giornate di Hyunjin, l'unica luce in mezzo alla tempesta, l'unico faro in mezzo al buio, era Seungmin. Forse sembrava strano dirlo, per gli altri, ma per lui, stava diventando la normalità. Quella bocca minuscola che si imbrociava quando Hyunjin non faceva qualcosa che doveva fare per la propria salute, o quando le stesse labbra si incurvavano in un sorriso perché Hyunjin si accoccolava a lui. Così diversa dalla sua, ma allo stesso non meno bella e meritevole d'amore, il suo. Ecco, quello forse era strano per Hyunjin, almeno un po'. Si sentiva strano, un po' gli faceva paura quella sensazione che Seungmin gli dava di piacere, di amore. E odiava quella sensazione di vuoto e di malinconia che riempiva la sua stanza, e anche il suo cuore, quando l'altro con lui non c'era. Perché non faceva in tempo ad andarsene, che a Hyunjin Seungmin già mancava. Ecco perché aveva paura. Paura che la bellezza scomparisse dalla sue mani, si volatilizzasse. Che lo lasciasse solo un'altra volta. Che ciò diventasse abitudine e che l'abitudine lo schiacciasse ancora una volta. Ed era sicuro che stavolta non ce l'avrebbe fatta. Cosa avrebbe fatto se il suo faro fosse scomparso? Quando i pensieri diventano troppo oscuri e il suo cervello non la smetteva un attimo di pensare, lui baciava la base del collo di Seungmin, che trasaliva al leggero contatto. Le sue orecchie diventavano rosse e gli vedeva girare la faccia altrove, lontano dal suo sguardo. E Hyunjin si sentiva a casa. Di nuovo. E tutto scompariva. Le preoccupazioni e la paura. Tutto svaniva grazie a quella reazione. Lo faceva sentire potente e amato. Tutto grazie a quel ragazzo che all'inizio forse un po' odiava. Che all'inizio avrva giudicato forse un po' troppo in fretta. Ormai Hyunjin non sapeva più cosa fosse lo studio, i suoi voti sarebbero probabilmente calati, ma questo non gli importava. Poteva anche perdere l'anno, e per lui era anche e addirittura l'ultimo. Seungmin provava a incoraggiarlo, ma l'altro non usciva dalla propria stanza e aveva contatti solo con il più piccolo. Quel giorno lo vide arrivare con dei libri in mano.
"Cosa sono?"
"I tuoi libri, studia capra."
Hyunjin fece una smorfia e si buttò indietro sul letto, visto che si era alzato per guardare il più piccolo.
"Forza. Non ti fa bene dormire tutto il giorno."
"Non dormo tutto il giorno."
Alzò di nuovo la testa dal letto, poggiando i gomiti su di esso e poi lo guardò, attirando lo sguardo dell'altro su di sé.
"Finiscila."
Ammiccò al ragazzo che roteò gli occhi. Di risposta Hyunjin gli afferrò il braccio e lo staccò da un libro.
"Non preferiresti fare altro?"
Seungmin provò a dargli una risposta sensata, ma tutto quello che uscì dalla sua bocca furono parole balbettate e versi di rassegnamento farfugliati. Così quel giorno, né uno né l'altro, studiò.Hyunjin stava disegnando cerchi immaginari sulla pelle della pancia del ragazzo. Quasi ad accertarsi fosse reale. Il ragazzo si muoveva sentendo nel sonno qualcuno toccarlo, delle mani delicate e dolci. Poi si svegliò e trovò Hyunjin sorridente che lo guardava.
"Scemo, che stai facendo?"
"Insultarmi è ub modo per dichiararmi il tuo amore?"
"G-già."
Poi guardò l'orologio appeso alla parete.
"Cazzo! Sono in ritardo!"
Prese a vestirsi in fretta, ma Hyunjin lo fermò.
"Devi proprio andare?"
"Sì, Hyun. Torno presto come sempre. Te lo prometto."
"Davvero?"
"Davvero."
Era sempre così e ormai, sia Seungmin che Hyunjin si stavano abituando a quella conversazione ormai divenuta abituale tra loro.
"Perché non vai a lezione?"
"E con quale coraggio dovrei?"
"Puoi farcela, lo sai."
"No, non hai ragione. Non ce la posso fare."
Hyunjin prse le mani di Seungmin tra le sue.
"Al solo pensiero impazzisco. Ho paura Seungmin. Paura di vederli insieme. E come se solo l'idea di uscire di qui mi faccia impazzire. Sono sicuro che starei male appena messo fuori un piede. Che cosa posso fare Seungmin?"
"Possiamo uscire insieme no? O coprirci in qualche modo."
"Non voglio uscire. Per me è una tortura persino lasciarti andare. Pensi che io posso farcela? Ti sbagli. Mi viene da piangere ogni volta che esci. Ora vai a lezione e lasciami in pace. Tanto è quello che vuoi, no? Vai forza via vai."
Seungmin sospirò e dopo un baciò dato sulla guancia del ragazzo, che trasformò in un bacio sulla bocca pouttosto appassionato, se ne so andò.
Seungmin uscì sì, ma con un peso enorme sul petto, forse doveva provare a fare qualcosa per smuovere le cose con Hyunjun, sì forse decisamente doveva farlo.
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My Nana -Jaemin-
FanfictionNa Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...