33. Hyunjin protegge Seungmin

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Si sentì inchiodato al muro.
"Perché passi sempre tempo con lui? Sei per caso gay, eh? Forza, dimmelo. Abbi il coraggio di farlo, idiota."
Era un problema essere gay? Si era accorto dei suoi sneitmenti per Hyunjin? Eppure quell'università gli sembrava aperta mentalmente. Anche il preside, sapeva della relazione di Jisung con Minho e l'approvava. Quindi perché, qualcuno di così chiuso era lì? Okay, gli aveva solo detto idiota, ma aveva un atteggiamento aggressivo...
"Quindi? Perché non rispondi? Allora è vero."
Il ragazzo lo trattenne per il colletto. Non gli piaceva come stavano andando le cose. Gli veniva da piangere. Lui non era un tipo che faceva a botte. Era un tipo tranquillo che cercava di non dare fastidio a nessuno e preferiva stare per fatti suoi. Non amava la violenza e si sentiva attaccato per nulla. Era diretto da Hyunjin e si era improvvisamente ritrovato addosso al muro. Se solo fosse stato Hyunjin a farlo e non quell'idiota. Non voleva piangere nel corridoio del dormitorio davanti a quel tipo. Ma si sentiva a un passo dal farlo, era in ansia e non sapeva come liberarsi. Era mirghelino lui, piccolo e dolce. Anche volendo, non avrebbe potuto fargli del male. L'altro invece era più forte di lui. Quando era letteralmente a poco dal farlo, si ritrovò libero da quel peso.
"Si può sapere che stai facendo?"
"I-io..."
"Togli subito le mani da lui."
Con una spinta Hyunjin lo scansò. Prese Seungmin per mano e lo nascose dietro di sé.
"Ti piace maltrattare i più deboli? Ti diverti?"
"Non è andata così, è colpa sua."
Colpa sua?! Lui non aveva letteralmente fatto niente. Stava camminando, era forse un crimine? Magari camminare era diventato improvvisamente un crimine e lui non lo sapeva. E l'altro allora? Non c'era nemmeno bisogno di perdere tempo con le cazzate di quel tipo...
"Mingi... che problemi hai? Seungmin mi dici che ti ha detto?"
"Mi ha chiesto..."
"Volevo solo sapere se è gay."
"E soni problemi tuoi?"
"Ma è sempre con te e... non va bene, insomma essere gay..."
"Mingi, per favore, sta zitto. Mi spieghi perché stai facendo l'omofobo? Sei un gay represso, perché sappiamo tutti che ti piaccio io. Quindi evita di rompere il cazzo a Seungmin. E sai che stiamo insieme per il progetto. Ti avverto, se gli metti di nuovo le mani addosso per te è finita. Non mi far arrabbiare, okay?"
Mingi annuì solamente e se ne andò imbarazzato, senza dire niente. Era andato via, ma gli veniva comunque da piangere. Tirò su con il naso. Hyunjin gli tirò su il cappuccio.
"Non pensarci. Stai bene?"
Seungmin cercò di tenersi il cappuccio giù e corse verso la sua camera. Non poteva permettersi di farsi vedere così. E Hyunjin non poté fare a meno di trovarlo adorabile mentre sbatteva alla porta perché logicamente non aveva visto di essere arrivato. Lo avrebbe lasciato in pace per un po' e poi sarebbe andato da lui. Fece passare appunto del tempo, ma visto non che non lo aveva visto da nessuna parte per il resto della giornata, andò a bussare alla sua camera. Gli aprì Jisung.
"Seungmin c'è?"
"Sì, ma non sta molto bene. Non vuole dirmi cos'è successo. Tu per caso c'entri qualcosa? Ti avverto che se gli hai fatto del male..."
"Io non c'entro proprio nulla. Sono venuto solo per sapere come sta. È stato attaccato da un ragazzo di secondo e volevo controllare. Non gli ho fatto nulla."
Incerto, lo fece entrare. Infondo sarebbe rimasto lì.
"Non si alza da ore. È piuttosto sensibile, quindi la minima cosa lo fa stare male..."
"Ho capito."
Arrivò al letto di Seungmin e lo scosse.
"Seungmin? Mi vuoi parlare?"
"N-no."
"Non ti voglio prendere in giro, se è questo quello che pensi."
"N-no, non mi sento bene e basta."
"È per quello che è successo?"
Seungmin uscì fuori dal bozzolo di coperte e annuì. Aveva ancora gli occhi bagnati. Si ritirò immediatamente ma Hyunjin glielo impedi.
"Ehy, ehy, torna qui. Non devi davvero farci caso a lui. Non ti darà più fastidio."
"Davvero?"
"Sì."
"E perché?"
"Perché gli piaccio. Lo sanno tutti, è così evidente. E se ti mette le mani addosso potrei prendermela con lui e odiarlo e lui non vuole. Quindi non ti tratterà più male."
"Mi dispiace aver reagito così."
"Se vuoi puoi piangere, sai. Non devi vergognarti. È normale piangere e rimanerci male. Ci passano tutti prima o poi. Non è omofobo, si vergogna solo di dire che in realtà è gay ed è geloso. E poi, Seungmin, qui metà della scuola è gay o fa parte della comunità Lgbt, fidati che avresti molti sostenitori. E poi hai Jisung, no? Se hai bisogno, hai il tuo migliore amico."
Lo vide annuire. La dolcezza di Hyunjin lo stava per far piangere ancora. Infatti, una lacrima sfuggi al suo controllo. Hyunjin posò un dito sul suo viso, asciugandola.
"Mi dispiace."
"Smettila di scusarti per cose che non devi."
"È che dovrei stare a preoccuparmi del progetto e invece sto piangendo come un bambino di due anni."
"Ti ho detto che è una cosa normale. E adesso non pensare al progetto, okay? Stai mangiando almeno?"
"I-in realtà..."
"Mangia. Lì si che potrei arrabbiarmi. Adesso devo andare."
"H-hyunjin?"
"Mh?"
"G-grazie. E.. ho in mente qualcosa, ma voglio parlartene domani. Va bene?"
"Certo, ci vediamo domani."
"Ciao."
Lo accarezzò sulla testa e poi se ne andò, dopo aver salutato Jisung.
"Allora non è poi così stronzo..."
"Jisung, ti sembra il caso?"
"Gli sto facendo un complimenti. E poi capiscimi, quando sei venuto qua piangendo come un bambino mi sono preoccupato tantissimo. Eri uscito per andare a parlare con Hyunjin e ritorni piangendo. Ero sicuro che avesse combinato un'altra delle sue. Cos'è successo?"
"C'è questo ragazzo... Mingi. È innamorato di Hyunjin e mi ha trattato male perché voleva sapere se sono gay. Non mi ha detto chissà cosa, ma io ho avuto paura. Mi ha spinto al muro, a caso, lo sai che sono debole e non posso difendermi. E non mi piace la violenza di nessun tipo."
"Che stronzo."
"Hyunjin mi ha salvato e adesso si è anche preoccupato. Dio, perché deve farmi innamorare ancora di più di lui?"
"Ti innamoreresti di lui di più, anche se ti trattasse come un zerbino."
"Non è vero... e poi così, ancora di più. Aspetta..."
"Cosa?"
Seungmin si mise le mani nei capelli, pronto a tirarseli.
"Ha detto che a Mingi piace lui e che è evidente. E se si fosse accorto dei miei sentimenti? Una tragedia..."
"Non penso. Ma sarebbe la cosa più giusta. Almeno lo saprebbe."
"Beh, ma io non voglio che lo sappia."
"Ma perché?"
"Lo sai. Non gli piaccio e complicherebbe le cose tra di noi. Voglio solo godermi questi momenti con lui. Soprattutto di dolcezza."
Jisung sospirò, avrebbe voluto fare qualcosa, ma non si sarebbe permesso. Seungmin non gli avrebbe parlato per un po' ed era una scelta sua, non poteva intromettersi. Eppure Seungmin, quante volte aveva sognato di dichiararsi. Nei suoi sogni, tutto finiva bene e si baciavano. Un bacio c'era stato... ma non era andata come aveva immaginato e sognato. Come sarebbe stato bello, tenergli le mani nella realtà? E passare la mano fra i suoi capelli? Seungmin, tristemente, constatò che non lo avrebbe mai provato nella vita reale. Qualcun altro era stato fortunato a avrebbe avuto il suo posto, una certa ragazza...
















Sorrisi sgranchiendomi le braccia. Aveva finito la prima parte della sceneggiatura. Dovevo solo portarla a Jeno. Ma una cosa mancava... l'approvazione di Hyunjin. Il ragazzo nei miei pensieri bussò alla porta in quel momento. Gli avevo mandato un messaggio, chiedendogli di vederci.
"Ehy... come va?"
"Bene, soprattutto perché ho finito la prima parte della sceneggiatura. Come ti è andata con Seungmin?"
"Era un po' sconsolato, ma ora credo stia bene. O almeno meglio."
Entrò e lo feci accomodare. Mi prese per mano. Le sue mani erano calde eppure...
"Sei stanca?"
"Eh?"
"Ti vedo distratta."
"Sì, sì. Ho lavorato tanto. Volevo chiederti una cosa. Vedi, ci hanno proposto di fare una storia d'amore e come ben sai io..."
"Stai con Jeno."
"Non vorrei che litigaste o altro. Quindi ne sto parlando con te e poi gli riferisco, oppure glielo dici tu. Come vuoi."
Sospirò e mi strinse le mani.
"È Jeno. Posso fidarmi. Adesso ha capito che per me sei importante e non farà nulla che non deve."
"Quindi ti va bene?"
"Più o meno, ma stai attenta eh!"
Mi sorrise e gli sorrisi di rimando.
"Me la fai leggere?"
"Non ora, più tardi. Anzi, più avanti."
"Va bene."
Non vedeva l'ora di leggerla. Soprattutto per sapere cosa ci sarebbe stato tra di loro. Doveva essere pronto e preparato, doveva sapere cosa gli aspettava.
"Comunque, a proporre questa cosa è stato Jaemin."
"Ah, beh, dopo faremo i conti..."
"Ma non ti sta bene?"
"Sì, ma comunque, lo concerò per le feste..."
"Non fargli troppo male, dai."
"Ma no, è pur sempre il mio migliore amico. Anche se traditore."
Stava ovviamente scherzando, ma probabilmente uno sputo glielo avrebbe tirato volentieri...
"Appena puoi usciamo di nuovo?"
"Certo."
Mi sorprese baciandomi. Stava diventando un abitudine ma...
"Sei bellissima."
"Smettila, mi imbarazzi."
Gli sorrisi.
"Andiamo a cenare, forza."
Mano nella mano uscimmo. Durante il tragitto vedemmo Jeno che parlava con una ragazza. Chi era?
"Oh, quella è Soobin."
"La conosci?"
"Ah, si fa coppia con Jaemin. Non so perché stia parlando con Jeno."
La cosa mi puzzava un po. Ci avvicinammo.
"Ehy."
"Ehy Hyunjin. Sai per caso dov'è Jaemin? Soobin lo cercava."
"Mh, è andato a parlare con il professore di storia medievale circa due ore fa. Non so dove sia adesso. Ma probabilmente sta per venire a cena."
"Okay. Grazie Hyunjin. Anche a te Jeno. Ci vediamo un'altra volta, ciao."
"Prego."
Dopo averla entrambi salutata, Jeno si separò per andare per fatti suoi. Avrebbe preso qualcosa di leggero per la cena mentre noi, avremmo mangiato al tavolo insieme. Certo, non eravamo soli, ma avremmo comunque passato del tempo insieme. Sempre meglio di niente.
"Perché invece non portiamo la cena in camera?"
Propose Hyunjin all'ultimo secondo. Io fui felice di accettare e mentre noi entravamo nella sua stanza, vedemmo Soobin entrare in un'altra. Se non sbagliavo e io, ero esperta delle stanze, quella era la stanza di Taeyong, Jisung, Chan e Taehyung. Cosa ci era entrata a fare lì?



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Capitolo dopo due giorni. Non sono brava? ;)) No, okay. Comunque volete un indizio su una certa cosina o meglio uno spoiler su qualcosa...

Non so se dirvela...

Mh, è una cosa che non riguarda qualcuno del libro. O meglio, non è un'azione, ma qualcosa che farò io...

Chi ha capito ha capito, chi non ha capito... amen AHAHAHAHAH
Ci vediamo al prossimo
Bye bye

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora