27. Starti lontano fa male

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Il cuore gli faceva male. Il suo mondo era stato distrutto. Era stato lui a farlo. Lui aveva distrutto il proprio mondo. Ma era stata una cosa necessaria. Continuava a stare male per una persona che non lo voleva. Che non lo considerava abbastanza. Lo capiva. Era la decisione giusta, ma... gli mancava tremendamente. Il sorriso di Minho e le sue labbra. Il suo corpo. Era letteralmente un giorno che non gli stava vicino. Eppure sembrava un'eternità. Seungmin sospirò.
"Jisung lo so che non sono la persona adatta per dirti questo. Ma io non ce la faccio a vederti così. Stai piangendo da ieri e non sei nemmeno andato a incontrare Felix."
"E tu Hyunjin. Guarda che poi si arrabbia."
"Non mi importa."
"Non ti importa che ti odi?"
"Ritardo o meno, lui mi odia comunque. Oltretutto non ho ancora creato una sceneggiatura carina."
"Vedrai che ti verranno idee."
Jisung tirò su con il naso. Non aveva quasi mai smesso di piangere. Aveva saltato tutte le lezioni e aveva inviato qualche scusa con Felix il giorno prima.
"Perché non vai comunque a vedere Felix? Occupati comunque."
"Se riesco a stare bene dopo gli mando un messaggio. Ma adesso davvero, non me la sento."
"Che ne dici di fare il rewatch di quella serie che ami tanto?"
"Che tu non hai visto."
"Che io non ho visto."
"Va bene."
Così Seungmin si accoccolò nel letto di Jisung, abbracciandolo. Era il minimo come potesse fare. Jiusng lo sopportava ogni giorno a causa di Hyunjin. Si staccò un momento da lui per prendere il pc del ragazzo e mettere netflix.
"Stupido riccone..."
Jisung mise il broncio.
"Ti voglio bene, smettila di fare il broncio."
Inserì il nome della serie e una volta messa si accomodò di nuovo. 6 ore dopo e 6 episodi dopo, Seungmin lasciò Jisung addormentato nel suo letto. Doveva pur procurargli da mangiare. Jisung non avrebbe mangiato nulla. Gli portò da mangiare e lo trovò sveglio.
"Vado da Felix."
"Bene."
"Mi sento a pezzi, ma so che devo andare avanti."
"Fai bene."
Chiuse il pc e mangiò qualche snack.
"È tardi, va bene?"
"Sì, mi ha detto che va bene."
Jisung salutò Seungmin e andò nella stanza di Felix.
"Ehy."
"Ehy, sei pronto?"
"Sì."
"Bene. Allora iniziamo subito."
In stanza con loro c'era anche Changbin. Dopo un po' di tempo, in vui stava parlando solo Felix, il ragazzo rimase in silenzio e lo fissò.
"Che hai fatto?"
"Eh?"
"Non hai detto nulla apparte quelle due parole all'inizio. Che succede?"
"Nulla. Solo che ho problemi con il mio ragazzo. Cioè non è proprio il mio ragazzo. Ci siamo lasciati, se così si può dire."
"Ah, mi dispiace."
Vide Changbin fissarli.
"E sei per provarci con Felix?"
"No. Non sono comunque affari tuoi."
Changbin sbuffò.
"Mi dispiace per Changbin. Come mai vi siete lasciati?"
"A lui non interesso come mi interessa lui."
"Allora è stato meglio."
"Lo so. Ma... lasciamo stare e continuiamo a decidere."
Non parlano per molto, per circa un'altra oretta. Poi si separarono. Seungmin invece era diretto nella sua stanza, quando Hyujin lo aveva fermato.
"Non avevi da fare? Ti vedo a cazzeggiare."
"Avevo davvero da fare. Mi sono liberato adesso."
"Hai scritto qualcosa?"
"No."
"Vedi di impegnarti. Che io voglio farlo bene questo progetto. Non renderti inutile, capito?"
"O-okay."
Lo aveva salutato. Perché ce l'aveva coì tanto con lui?

Ero sbiancata quando avevo saputo che ero capitata con Taeyong. Ero andata via dalla stanza ma lui mi aveva inseguita.
"Parliamo."
"No! Ho lezione!"
"Dammi almeno un bacio."
"No!"
Feci per andarsene, ma vedendolo imbronciato mi ero fermata. Lo avevo baciato velocemente e poi me n'ero andata.
"Che bambino."
"Tanto lo so che mi ami."
"Vorresti."
"Sì."
"Cosa?"
"Oh, devo proprio andare."
Ero arrossita. Gli stavo dando troppe libertà. Ma era più forte di me. Il mio cuore si scioglieva quando lo vedevo. Così il giorno dopo aver consolato Jisung, ci ritrovammo a parlare del ballo e della canzone.
"Io vorrei fare una canzone che si chiama Sacrifice."
"Quella di 50 sfumature? No!"
"Potremmo farci sesso con quella in sottofondo."
"Taeyong! Possibile che tu pensi sempre a quello."
"Ma sei così sexy. E a pensare a te che la balli..."
"Taeyong! Dovremmo concludere qualcosa."
"Scopiamo prima."
"No. Tienitelo nelle mutande."
"Stai parlando come se fossi l'unico eccitato. Sono sicuro che vuoi strapparmi i pantaloni."
"Smettila di provocarmi."
"Sei bella quando fai l'aggressiva."
"Bella?"
"Direi più, eccitante..."
"Okay io avevo pensato alla canzone di crush. Beautiful."
"Non ignorarmi."
"È una canzone d'amore e sarebbe adatta."
"A noi?"
"No, è calma. Romantica. Insomma, non porno."
"Il porno lo vorrei fare io con te."
"Gesù Taeyong."
"Dai, facciamo qualcosa."
"Fallo con qualcun altro. Forza, dobbiamo fare qua."
"Va bene."
Taeyong si alzò.
"Dove vai?"
"A trovare una ragazza da scopare."
"Che cosa?"
"L'hai detto tu."
"Lee Taeyong, provaci e ti stacco il cazzo. Vieni qua."
Lo sentii ridacchiare. Si risedette. Mi abbracciò.
"Continuiamo a pensare. Quella canzone la mettiamo al nostro matrimonio."
"Che cosa?"
"Guarda che ormai ti ho intrappolato e sei mia. Non ti lascio andare."
"A-allora che canzone potremmo fare?"
"Sacrifice. O earned it."
"No."
"Ho un video di quella."
"Niente canzoni porno."
"Ti immagino con dei vestiti sexy..."
"Sei testardo. Va bene, ci penserò. Pensa anche ad altre canzoni."
Mi diede un bacio sulla guancia. Lo guardai tristemente.
"La mia bimba vuole un bacio vero?"
"Ovvio!"
Tornò indietro e mi baciò. Lentamente iniziò a infilare una mano nella mano per poi andare sotto. Si fermò.
"Ah no, devo andare a fare lezione."
"Taeyong, non lasciarmi così."
"È mezz'ora che ti chiedo di scopare. Adesso aspetti. Ci vediamo stasera."
Mi guardò e si alzò. Io mi alzai e gli andai vicino. Gli strinsi la vita.
"Salta la lezione."
"Taeyong non salta mai una lezione."
"Non parlare di te in terza persona. E poi non è vero. Dai, la tua bimba ha tanta voglia di te."
"Così giochi sporco."
"Dai..."
Si girò e mi morsi il labbro inferiore. Sentimmo bussare. Aprii la porta esasperata. Vidi una ragazza.
"Cerco Taeyong."
"Che c'è?"
"Ah, Taeyong. È che ti volevo chiedere una mano. Non riesco a raggiungere questa nota."
"Quale? Aspetta che vengo ad aiutarti. Hyejin, ci vediamo dopo?"
Non gli risposi e lo guardai male. Uscii dalla porta e andai sul letto. Mi aveva appena bidonato per una tipa? Okay. La odiavo già. Ero talmente impegnata nei miei pensieri che non notai qualcuno che mi abbracciava.
"Che fai? Sei triste?"
"Non eri impegnato? Ho cambiato idea. Le ho detto che ci penso domani."
"Non mi interessa. Te ne sei comunque andato."
"Sei gelosa?"
"Figurati. Levati."
"Quindi non lo facciamo?"
"Se sei venuto qua solo per scopare vai a fanculo o da quella tipa."
"Okay, ho capito. Vuoi le coccole?"
"Non hai capito che te ne devi andare?"
"Non pensavo la mia presenza fosse così sgradita. Me ne vado."
Che stava facendo? Doveva insistere...
"Magari vado da lei..."
Lo afferrai per il polso e lo guardai male.
"Che devo fare?"
"Non andare da lei."
"Guarda che la aiuto solo in una canzone. Non ci faccio nulla."
"E chi me lo assicura?"
"Io."
"E dovrei fidarmi?"
"Sì."
"Sta di fatti che già stavi con me. Hai preferito andare da lei."
"L'ho fatto senza pensarci. Volevo aiutarla, ma ci ho ripensato e sono tornato. Non c'è bisogno di prendersela così tanto."
"Mi fai sembrare una stupida. Volevi andare a lezione e poi vai con lei?"
"Hyejin..."
"Lascia stare."
Perché me ma prendevo così tanto? Infondo non lo conoscevo manco da tanto.
"Okay, basta. Questa è una cosa stupida e io non voglio litigare con te. Quindi, scusami e lasciati baciare per ore. Perché credimi, le nostre bocche è meglio impiegarle così."
Mi afferrò per il viso e mi portò verso il letto. Mi fece distindere. Finalmente avrei avuto quello che volevo.
"Hyejin, ti voglio."
"Anche io."

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Nulla di che, ma okay. Spero vi sia piaciuto.
Ci vediamo al prossimo byeeee.

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora