69. Al sicuro

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Seungmin non aveva percezione del luogo intorno a sé, sentiva solo rumori di sottofondo ma non sapeva a chi attribuirli. Quando si sveglio effettobamente, tastò quello che pensava fosse un letto e si alzò. Il primo pensiero a venergli in mente fu Hyunjin, si guardò intorno. La testa gli faceva male, ma apparte quello, sembrava stare bene. Non aveva dolori altrove. Poi finalmente lo vide, era allungato in un letto nella stessa stanza, ma sembrava ancora senza conoscenza. In quel momento nella stanza entrò un dottore che, vedendolo confuso, semplicemente gli sorrise e si avvicinò.
"Come stai?"
"Lui come sta?"
Il dottore guardò Hyunjin e sorrise, poi portò lo sguardo di nuovo verso di lui.
"Sta bene, ma sta riposando. Ha solo una fasciatura al dito, ma poteva andare peggio."
"E quando si sveglierà?"
"Ragazzo, adesso basta. Controlliamo come stai e poi, pensiamo a lui, mh, va bene?"
Seungmin semplicemente annuì rassegnato, in fondo Hyunjin stava bene, non aveva senso1 preoccuparsi no? Entrò un'infermiera che si occupò di lui insieme al medico e guardandosi annuirono.
"Allora Seungmin, stai benissimo. Ma un po' di riposo non ti farà di certo male."
Poi guardò Hyunjin e continuò a parlare.
"Ma non sappiamo quando si sveglierà."
Seungmin semplicemente doveva aspettare il momento in cui Hyunjin si sarebbe svegliato. Aspettò ed aspettò ancora. Forse erano passate a malapena due ore, quando il ragazzo che da sempre riceveva le sue attenzioni, lentamente apri gli occhi. Cercò di non precipitarsi subito da lui, ma di dargli tempo di capire dove fosse. Hyunjin di tutta risposta emise un mugolio di dolore e provò ad alzarsi, ma la sua schiena cedette.
"Ti fa male? Ti aiuto io?"
Hyunjin batté gli occhi e respirò a fondo.
"Min? Stai bene?"
Seungmin arrossì e annuì, poi si alzò e poggiò una mano dietro alla schiena di Hyunjin per aiutarlo ad alzarsi.
"Grazie. Dio mi fa male questo maledetto dito. Ma che è successo?"
"Sinceramente nemmeno lo so. Ma tu stai bene?"
"Sì sì, credo di sì. Anche se mi fa male tutto."
Nessuno era ancora venuto a trovarli, né i loro amici, ne altri, medici o infermiere. Così Seungmin li chiamò per far controllare ancora una volta Hyunjin e controllare che fosse tutto apposto per davvero. Dopo che i medici se ne furono andati, Seungmin iniziò a preoccuoarsi anche per altri. Come stavano i loro amici?
"Hyun."
"Mh?"
"Ho bisogno di un po' d'aria. Vado a camminare."
"Ma non dovremmo riposarci?"
"Sì, ma davvero non mi va. E voglio vedere come stanno gli altri, se stanno qua o meno, sai. Ma tu stai qua, va bene? Ti dispiace per caso?"
"No, no. Vai pure, ma non lasciarmi qui per tanto tempo da solo, va bene?"
"Sì, sì. Torno subito."
E nel frattempo che Seungmin usciva per andare a cercare i suoi e i loro amici, qualcuno, o ben precisamente una coppia cercava la stanza del proprio figlio. Seungmin individuò un medico, precisamente quello che si era occupato di loro e colpì.
"Mi scusi."
"Non ti avevo detto di restare in stanza?"
"Sì, ma ecco vede... voglio sapere se qui sono ospitati altri nostri amici e se stanno bene."
"Oggi abbiamo ricevuto molti casi tutti dallo stesso posto, l'universita d'arte di Seul. Quindi sì, ragazzo, qui ci sono i tuoi amici. Ma non andartene a gironzolare troppo in giro eh? Oppure il tuo amico si sentira solo e poi, devi riposarti. Anche tu hai subito una bella botta, anche se stai bene, non essere spericolato."
"Posso controllare almeno i miei amici?"
"Certo. Ma facciamo un accordo. Tra 20 minuti al massimo, sei di nuovo nella tua stanza."
"Okay dottore, la ringrazio moltissimo. Ci vediamo dopo."
Seungmin dopo aver sorriso, andò a chiedere alla receptionist dell'ospedale se fosse possibile sapere le persone ospitate in quale stanza e una volta sapute le informazioni volute, si chiese dove fosse finito Jisung. Non risultava in nessuna stanza. Stava bene quindi? Però, c'era Minho lì, perciò avrebbe controllato lui e poi Felix. Poi avrebbe pensato agli amici di Hyunjin, che probabilmente gli avrebbe messo il muso. Mentre guardava sulla mano il numero della stanza di Minho, due tipi puttosto interessanti entrarono nella stanza di Hyunjin. E visto che i suoi genitori ancora non erano arrivati, probabilmente erano quelli di Hyunjin. Bene, ora come sarebbe tornato dentro con loro lì? Cercò di non pensarci e bussò alla stanza di Minho, esattamente quella affianco alla sua. Minho era a lamentarsi con un'infermiera dicendo che il suo fidanzato lo aveva lasciato solo e che ancora era a bighellonare.
"Ehy Seungmin."
Minho sembrava annoiato e come non capirlo?
"Dov'è Jisung?"
"Probabilmente a cercarti. Diceva che era preoccuoato per te e che avrebbe picchiato Hyunjin a morsi se fossi stato grave."
Seungmin rise tra sé e sé, immaginandoselo.
"Senti, vado a cercarlo. Va bene?"
"Sì, ti prego riportamelo presto, mi annoio qui da solo. E il mio compagno di stanza è scappato non so dove, però era un bel bocconcino."
"Me lo hai detto solo per far arrabbiare Jisung e punirlo?"
"Forse. Ma tanto ho i miei metodi per punirlo più tardi."
E gli fece l'occhiolino sotto lo sguardo esasperato di Seungmin che lo salutò. E se ne andò dopo di quello a cercare il sio migliore amico. Lo vide poco dopo uscire dalla sua stanza sbattendo la porta.

My Nana -Jaemin-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora