10. Gelosia

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Mi sentivo felice. Eunji si alzò e iniziò a correre a destra e a sinistra a causa del ritardo, io invece non mi preoccupai più di tanto, visto che avevo lezione molto tardi e potevo prendere le cose con calma.
"Y/n, ti vuoi muovere?"
"Perché?"
Era lei che aveva lezione presto, non io!
"Anche se non hai lezione, vestiti e sbrigati perché devi andare da Jaemin."
"Ah sì?"
"Certo, mica può fare sempre lui il primo passo. Forza, chiedigli di uscire!"
Eunji si era sicuramente ammattita.
"Sono sveglia solo a causa tua, io me ne sto qui a riposare. Tu vai pure dal tuo principe!"
Mi guardò male mentre entrava in bagno. Lei vuole la guerra! Decisi di tornarmene a dormire. Mi sveglai qualche ora dopo, esattamente in tempo per la mia prima lezione. Quando fui pronta, uscii dalla mia stanza. Chissà che lezioni aveva Jaemin...
Entrai nell'edificio dell'università sperando di vederlo, anche solo 5 minuti. Forse avrei dovuto chiedergli il numero...
Entrai nel corridoio dove si trovava l'aula di quella lezione. Però appena entrata vidi qualcosa che non mi aggradò. Cercai di nascondermi dietro al muro e di osservare segretamente la scena. Una ragazza davvero carina, fin troppo per i miei gusti, si trovava vicino a Jaemin. Troppo vicino. Decisamente. Sembrava quasi stesse provando a baciarlo. Uscì da dietro il muro, di istinto. Lo vidi respingerla e andarsene dopo aver detto una cosa che non riuscii a sentire perché ero troppo lontana. Jaemin era arrivato vicino a me. Mi prese per mano e passammo vicino a lei, mentre mi guardava male. Ma chi era?
"Jaemin?"
"Mh?"
"Dovrei andare a lezione."
"Okay, ci vediamo dopo? Se ti va."
"Certo, poi ti vengo a cercare. Ci vediamo."
Feci per andarmene ma cambiai idea.
"Posso chiederti chi era?"
"Ah, nessuno. Lascia stare. Buona lezione."
Se ne andò e io rimasi lì, chiedendomi se davvero quella ragazza fosse nessuno o se invece fosse qualcosa di più. Dopo la lezione, andai da Eunji. Era in un'aula vicino alla mia, mi ero ricordata della sua ultima lezione e volevo indagare. 
"Allora, ci hai parlato?"
"Dovevo andare a lezione, ma sì, abbiamo parlato. Per poco, però. Volevo chiederti una cosa."
"Dimmi."
"Oggi l'ho visto con una ragazza. Sembravano piuttosto intimi, ne sai qualcosa?"
"Una ragazza... mh. No, no. Aspetta, forse sì. Non ne sono sicura, ma stanno girando delle voci."
"Quali voci?"
"Riguardo la sua ex."
"Ex?"
"Certo, Jaemin è un bel ragazzo e tutte lo vogliono. Pensi che non abbia mai avuto una ragazza fino ad ora? Comunque, dicono che sia tornata. Non si sa per quale motivo, ma a me è piuttosto chiaro."
"Per riprenderselo?"
"È probabile."

Dopo la mia ultima lenzione, mi sentivo irrequieta. Non ero più felice. Iniziai a cercare Jaemin in giro. Arrivata al terzo piano, senza trovarlo, ero disperata. Si sentiva della musica da qualche parte. Era una melodia che non mi era familiare. Aprii lentamente la porta da cui sentivo provenire quella dolce melodia. Con mia sorpresa trovai Jaemin a suonare. Era davvero bravo e soprattutto, non sapevo sapesse suonare il piano. Rimasi ad ascoltarlo per un po', fino a quando decisi di andare da lui. Notò solo allora la mia presenza, ma non smise di suonare. Finì la sua canzone, ma sembrava quasi un trance. Si alzò e mi afferrò le mani. Le accarezzò dolcemente e poi iniziò ad avvicinarsi. Non stava per accadere quello, vero? Si fermò proprio quando era ad un passo dal farlo.
"Ah, Y/n. Sei qui, non ti avevo visto prima di poco fa."
Si staccò.
"Va tutto bene?"
Chiesi con voce insicura.
"Sì, sì. Ero sovrappensiero. Sei qui da molto?"
"Qualche minuto. Non sapevo sapessi suonare il piano."
"Ho imparato da piccolo. Mi piace. Ti è piaciuta la canzone?"
"Sì! Ti va di suonarne un'altra?"
"Ho un'idea migliore. Vieni qua."
Si sedette di nuovo sulla panca e batté proprio lì, vicino a lui. Mi sedetti. Onestamente stavo tremando, non capivo cosa fosse appena successo. Iniziò a indicare le notte e schiacciarle delicatamente.
"Prova a farlo tu."
Seguii le sue indicazioni, fino a quando afferrò le mie dita e mi aiutò. Non c'era bisogno, ma... era una cosa carina che mi scaldò il cuore.
"Perché non vieni qui, principessa?"
Lo guardai confusa.
"Qui."
Indico le sue gambe. Cosa stava cercando di fare? Mi alzai e arrossendo guardai dall'altra parte. Mi portò dolcemente sulle sue gambe. Ero seduta su di lui? Dovevo pensare male o doveva essere una cosa carina? Magari entrambe. Deglutii.
"Sei nervosa? Stai tremando."
"N-non sono nervosa."
"Certo, principessa."
Sussurrò l'ultima parola nel mio orecchio. Afferrò di nuoco le mie dita e iniziò a schiacciare i tasti con le sue sopra le mie. Osservai attentamente le sue mani. Erano davvero belle. Mi sorrise notando il mio sguardo. Tolse le sue dita dalle mie per spostarmi i capelli dal collo e lasciarsi sopra un bacio. Rabbrividii. Sentii la porta chiudersi. Guardammo entrambi verso di essa. Che qualcuno ci avesse visto?
"Dovremmo andare."
"Per forza?"
"Possiamo continuare un'altra volta."
"Okay. Jaemin?"
"Mh?"
"Sicuro che la ragazza di oggi..."
Interruppe il mio discorso.
"Cosa vuoi che ti dica?"
"La verità."
"È la mia ex ragazza. Contenta? È solo quello. È uscita dalla mia vita tanto tempo fa."
"E perché oggi era qua?"
"Non chiederlo a me. Aveva delle cose da fare e voleva salutarmi. Con quale faccia tosta, poi. Adesso basta parlare di lei, andiamo via da questa stanza e basta."
Si vedeva che il discorso non gli piaceva e sinceramente, neanche a me piaceva. Mentre camminavano, pensai a quello che avevo visto prima e a cosa mi aveva detto Eunji. Provavo una sorta di rabbia mista a... a cosa? Quando si girò verso di me lo capii. Gelosia. Forse non ne avevo diritto, perché non stavamo insieme, ma la cosa non mi importava. Io ero gelosa.
"Stai bene?"
Ero rimasta immobile e non mi ero mossa, così lui, notandolo, era tornato indietro. Il numero di telefono!
"Jaemin..."
Non so perché ci ripensai. Era davvero finita tra loro?
"Niente."
Continuammo a camminare in silenzio, fino a quando non entrammo nel dormitorio.
"Forza, dimmi perché sei improvvisamente così triste."
"Non è nulla."
"Come dovremmo costruire un rapporto se mi escludi così? Forza!"
Arrossii.
"Non ne vuoi parlare, eh? Va bene, allora mangiamo qualcosa e quando sarai pronta, me lo dirai."
Andammo fino alla cucina e io mi sedetti su uno sgabello. Mentre Jaemin cercava qualcosa da mangiare, in cucina entrò proprio lei. Cosa ci faceva là?
"Ehy Jaemin, ti stavo cercando. Pensavo di venire a salutarti prima di andarmene. Ti va di fare un salto nella tua camera?"
"Adesso sono occupato."
"Ma sto per andarmene."
"Bene, allora vattene. E non tornare mai più."
Risposi io, con sfacciataggine. Jaemin mi guardò sorpreso ma al tempo stesso divertito.
"E tu chi saresti? Sai, vi ho visti prima. Stai provando a conquistarlo? Sappi che ha standart alti."
"Davvero? Guardandoti non mi sembra così."
"Certo che sei caduto proprio in basso, Jaemin."
"Il fondo lo ha raggiunto stando con te, non può andare oltre."
"Che insolente. Tanto io mi sono fidanzata di nuovo, anche se Jaemin mi volesse, non tornei mai con lui."
"Scusa, ma a Jaemin non piace la minestra riscaldata. Lui preferisce un piatto di un hotel a cinque stelle, sofisticato ed elegante. Puoi tornare al canile o dal tuo ragazzo, che a quanto mi è sembrato di vedere, è zoofilo."
"Con te mi rifiuto di parlarci ancora. Jaemin, ci vediamo. Devo andare."
Se ne uscì dalla cucina e Jaemin mi guardò.
"Sofisticato ed elegante?"
"Hai qualcosa da ridere tu?"
"No, figurati."
Lo sentii ridere mentre prendeva qualcosa dallo sportello che aveva davanti. Mi alzai solo per dargli un colpetto sulla spalla.
"Non ridere!"
Cercò di smettere, ma evidentemente vista da fuori la scena era stata comica. Io ero solo irritata.
"Principessa, a proposito. Non dovremmo scambiarci i numeri?"
Sorrisi, ci aveva pensato lui a fare quello che volevo fare io.

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Siamo giunti anche alla fine di questo capitolo.
Non picchiatemi-
Ci vediamo al prossimo. 😏😏😏😏

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