Ero pronta ad affrontare un'altra giornata stancante. In realtà ero triste quel giorno e sapevo anche bene il motivo. Ovviamente, la causa si chiamava Na Jaemin. Forse avrei dovuto parlargli e vedere il suo umore. Magari sarebbe stato disponibile a vedermi. Sperai in qualche modo di incontrarlo lungo i corridoi. Però non lo vidi. Forse non aveva lezione? Abattuta entrai nel dormitorio, quella non era la mia giornata fortunata. Mentre aprivo la porta della mia stanza, qualcuno mi toccò la spalla.
"Cerchi Eunji?"
"No, no. Cerco te. Potresti farmi un favore? Io le ho provate tutto, ma quell'idiota non vuole proprio saperne di alzarsi dal letto."
"Cos'è successo?"
"È stranissimo. Ieri quando è tornato si è messo a letto e praticamente non si è più alzato. Ha anche saltato le lezioni! Cioè Jaemin che salta le lezioni? Non ha mai saltato una singola lezione in 3 anni, gesù."
"Ha saltato le lezioni? Sta male?"
"Fisicamente non penso, non mi risponde. Per favore, puoi provare a faro smuovere? È sempre a dire di mangiare a Jeno e poi salta lui i pasti? Sono preoccupato."
"E perché io?"
"Qualcosa mi dice che ti darà retta. Comunque, se non ti apre entra da sola, ho lasciato la porta aperta. Grazie!"
Hyunjin se ne andò di fretta. Sospirai e mi diressi verso la sua stanza. Provai a bussare, ma non ricevetti risposta, così entrai.
"Jaemin?"
La stanza era completamente buia. Mi sedetti sul suo letto e provai a scuoterlo.
"Non hai mangiato, vero? Perché non andiamo a mangiare qualcosa?"
Era completamente avvolto dalle coperte. Forse stava dormendo. Sentii una mano sul polso e poi le coperte alzarsi e avvolgermi. Finii nelle braccia di Jaemin.
"Jaemin?"
"Stiamo un po' così, okay?"
"Okay, ma è successo qualcosa? Stai bene?"
Lo sentii sospirare mentre mi stringeva al suo petto.
"Sei uscita con Minho?"
"Cosa? No, non ci sono uscita."
"Davvero?"
"Davvero."
"Allora sto bene."
Aveva reagito così solo per quel motivo? Mi sembrava strano.
"Sicuro? Allora possiamo andare a mangiare."
"No."
"E perché?"
"Perché voglio stare abbracciato a te per un po'. E per inciso, quel Minho non mi piace, quindi stagli lontana."
Evitai di fare pensieri strani, sembrava quasi geloso, ma era impossibile, giusto? Rimanemmo abbracciati per un bel po', poi finalmente mi guardò, alzando il mio mento dolcemente verso di lui. Poi si avvicinò al mio orecchio e con una voce sensuale, mi disse:
"Dovremmo mangiare, principessa."
"Dovremmo."Jaemin era tornato felice e a sorridere e io con lui. Mi sentivo più tranquilla a vederlo stare bene. Mentre uscimmo dalla cucina, incociammo Minho. Lui mi salutò, ma quando alzai la mano, per ricambiare il saluto, Jaemin l'afferrò e la intrecciò nella sua. Continuammo a camminare tranquillamente, mano nella mano.
"Ti va di fare un giro in città?"
Il pomeriggio era ormai quasi finito, avrei dovuto studiare per non rimanere indietro, ma... insomma, stavo stringendo la mano di Jaemin e lui stava sorridendo, non potevo rifiutare.
"Okay, va bene."
Continuò a tenermi la mano e nel mentre vidi una ragazza che mi guardava male. Sicuramente era una fan di Jaemin, beh poco importava, lui era con me in quel momento, non con lei.
"Perché non mi parli di te?"
"E tu perché non mi dici dove stiamo andando?"
"In un parco qua vicino, poi se vuoi andiamo anche altrove. Una passeggiata all'aria aperta ci farà bene. Adesso però, rispondi alla mia domanda. Fratelli? Sorelle? Perché hai scelto questa università, non so, quello che ti viene in mente."
"Sono figlia unica, ma sto bene così. Poi non so, mhh... ho perso un anno. Di università, intendo. Ho 21 anni."
"Davvero? E perché lo hai perso?"
"Sono stata male e le cure sono durate per un bel po'. Così alla fine ho deciso che sarebbe stato inutile fare metà anno, oltre a non essere possibile. Questa università era il mio sogno ed è ancora così, quindi sono felice di aver iniziato, anche se in ritardo. Ho sempre amato l'arte e ho scoperto andando avanti quale percorso dovessi scegliere."
Mi portò vicino alla panchina e ci sedemmo. Lasciò la mia mano solo per potermi accarezzare il viso.
"Princessa, voglio conoscerti. Voglio passare più tempo con te."
"Vuoi diventare mio amico?"
"Sì, certo. Voglio diventare tuo amico."
Sembrava irritato, ma io mi stavo solo accertando su cosa volesse da me. Sembravamo più intimi fino a qualche minuto prima eppure la mia domanda ci aveva allontanato di botto.
"Senti, torniamo al dormitorio."
Così? Di botto? Non l'avrei lasciato andare in quel modo, come il giorno prima.
"Jaemin, perché sei improvvisamente distante? Io stavo solo domandando. Se vuoi qualcosa di più da me, devi dirmelo, non fare il vago. Oppure, ho tanti altri ragazzi con cui poter uscire."
Lo sorpassai con non chalance, ma lui mi afferrò per il polso.
"Allora mi impegnerò per combattere la concorrenza."
Come se ne avessi davvero bisogno Jaemin.
Perché in quel momento, l'unica cosa che volevi davvero, era stare con lui.
"Non so cosa c'è tra di noi, ma ti va di scoprirlo insieme?"
Mi sorrise, intrecciando di nuovo le nostre mani.Hyunjin voltò pagina.
"Poi qui dovresti cambiare la frase, così suona male."
"Come credi debba cambiarla?"
"Le sue mani, dalla pelle candida, sfiorarono le labbra del ragazzo. Fremevano, dalla voglia di baciarlo."
La ragazza arrossì.
"Così suona bene."
"G-grazie..."
La ragazza si alzò e afferrò il libro. Hyunjin alzò lo sguardò e noto un gruppetto di ragazze a guardarle meravigliate. Era sempre così. Ci era abituato. Però tra quelle ragazze scorse Eunji. Decise di andare a salutarla.
"Ciao."
"Ciao."
"Ti serve qualcosa?"
"No, è che la mia prossima lezione è qui."
"Ah, scusa. Ci vediamo dopo!"
"A-a dopo."
La vide arrossire e sorrise, uscendo dalla stanza. Hyunjin era uno studente al suo secondo anno di università. Frequentava l'indirizzo di teatro e recitazione. Era molto bravo, per questo molte ragazze ne approfittavano e gli chiedevano aiuto. Lui da ragazzo gentile, non si rifiutava mai di aiutarle. Molti professori si complimentavano per le sue doti da attore e molti gli avevano proposto anche di diventare un regista. Perché oltre a essere un bravo attore, era anche un bravo scrittore di sceneggiature. Infatti il loro indirizzo si divideva in due, quello di teatro e di recitazione e quello di sceneggiatura e lui finiva sempre, in qualche modo, incastrato ad aiutare anche le ragazze di recitazione. Solitamente il primo anno facevano entrambe e poi decidevano se focalizzarsi su tutte e tre, su solo due o su solo una. Lui aveva scelto quello della recitazione perche ci si trovava meglio, ma anche scrivere sceneggiature non gli dispiaceva. Sorrise, il professore di recitazione il professore di storia moderna, stavano preparando un perfetto speciale che avrebbe rimescolato tutte le carte in tavola degli studenti. Sarebbe stato interessante.~~~~
N.B.
Ho cambiato l'indirizzo di Eunji, ma devo correggerlo. L'ho cambiato per una cosa che servirà a me e boh per ora le faccio fare lo stesso indirizzo della protagonista aka voi ma aka soprattutto sara_pernoci
Ci vediamo al prossimo capitolo bye!
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My Nana -Jaemin-
FanfictionNa Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...