Mi svegliai presto, visto che avevo la prima lezione alle 9.00. Ero sveglia da appena 5 minuti e gia avevo capito che non sarebbe stata una giornata normale. I miei vestiti erano spariti.
"Eunji... sveglia."
La scossì per un po'. Si stropicciò gli occhi.
"Che c'è?"
"I miei vestiti sono scomparsi."
"Come sono scomparsi?"
"Non ci sono. Ci sono solo i tuoi, i miei no."
Si alzò confusa e aprì l'armadio.
"Ma che cavolo... forse è meglio se avvisiamo qualcuno. Io mi preparo e vado ad avvisare qualche professore."
"Ma proprio oggi che ho una lezione presto? Ho solo questo pigiama, mica posso andarci così..."
"Ti presto qualche mio vestito, non 3to preoccupare. Dovrebbero andarti. Perché per ora non vai a fare colazione?"
Sconsolata annuii e aprii la porta. Mi bloccai immediatamente.
"Eunji..."
"Mh?"
"Ci sono i miei vestiti... bruciati."
"Che cosa?!"
Uscì anche lei dalla stanza e guardò i vestiti sbigottita.
"Ma che cavolo succede?"
Sentimmi delle risate e la porta della stanza di Jaemin si aprì. Hyunjin e Jaemin puntarono i loro sguardi au di noi. Il rosa aggrottò le sopracciglia guardando da lontano la busta nera. Si avvicinò e la guardò meglio.
"Cos'è successo?"
"Qualcuno le ha bruciato i vestiti."
"E come ha fatto?"
"La chiave della nostra stanza è rotta. Colpa mia, non pensavamo che qualcuno sarebbe entrato. Adesso a causa mia Y/n è senza niente da indossare. Ha solo questo pigiama che ha indosso."
"Sì, però tu-"
"Posso prestarti qualcosa se vuoi."
"Ottimo!"
"Ma Eunji tu avevi detto-"
Mi interrupe.
"Io? Io non ti avevo detto nulla. Jaemin è così generoso da offrirti qualcosa da indossare. Accetta, accetta."
Mi guardò con una finta faccia angelia.
"Noi torniamo in stanza, tu vai pure a prendere qualcosa per lei."
Entrammo di nuovo e io la guardai, incrociando le braccia al petto.
"Eunji? Si può sapere cosa stai architettando?"
"Io? Niente! Solo che hai tutti i vestiti bruciati e il tuo caro principe ti vuole aiutare. Posso mai oppormi?"
"Perché i tuoi non vanno più bene?"
"Scema che non sei altro, sì! Ma, visto che qualche cretino o cretina ha deciso di bruciarti i vestiti, perché non sfruttare la cosa a tuo vantaggi? Adesso sta buona e ferma e accetta il suo aiuto. Pensa che bello indossare qualche sua maglia o felpa!"
"Okay, okay..."
Senza volerlo iniziai a vagare con la fantasia.
Chissà se le sue felpe hanno il suo profumo.
Chissà com'è bello avere le sue felpe addosso.
Chissà com'è...
"Ehy..."
Mi ridestai. Arrossii guardando Jaemin.
"Mi dispiace per quello che ti è successo."
"Tranquillo, mica è colpa tua."
"Non direttamente... ho dei sospetti. Ovviamente non posso accusare nessuno, ma potrebbe essere stata qualche ragazza. A volte esagerano, mi dispiace."
"Okay, ma basta scusarti. Non è comunque colpa tua."
Mi sorrise.
"Ti ho portato qualche felpa e non so se ti piacciono i pantaloni maschili."
"Scherzi? Non ho nessun problema."
Soprattutto se sono i tuoi.
"Davvero?"
"Certo! E poi secondo me non dovrebbero esistere queste etichette. Pantaloni da maschio o da ragazza? Suvvia, ormai siamo umani evoluti! Quindi, davvero, non ti preoccupare."
"Tanto ti sta tutto bene."
Doveva smetterla di attaccarmi in quel modo! E io dovevo smetterla di arrossire.
"Beh, tieni. Questa felpa nera è la mia preferita."
Sopra alla pila di felpe e magliette, ce n'era una nera. Era la sua preferita e me la stava dando. Era così dolce e carino.
"Grazie. Adesso dovrei cambiarmi e andare a lezione."
"Certo..."
Fece per andarsene ma cambiò idea. Si avvicinò a me e con un gesto dolce spostò una ciocca di capelli che mi era finita davanti.
"Ecco, adesso posso andare."
Mi regalò un ultimo sorriso e chiuse la porta. Rimasi bloccata per un po', prima di riuscire ad afferrare quella felpa nera e dei pantaloni. Fu piacevole scoprire che sì, le sue felpe avevano il suo profumo. Era una cosa magnifica e mi piaceva.Avevo camminato per i corridoi dell'università con fierezza, quelli erano i vestiti di Jaemin, non dovevo vergognarmi di nulla, anzi, se possibile dovevo ostentarli! Magari quelle ochette che mi avevano bruciato i vestiti se ne sarebbero accorte e avrebbero rosicato. In realtà, bruciandomi i vestiti, mi avevano fatto un favore! Che cretine. Meglio per me.
"Allora, come sta con i miei vestiti?"
"Benissimo! Sono comodi."
"Menomale. Se ti va poi ti accompagno a comprare qualche vestito nuovo che dici?"
"Per me va bene!"
In realtà ero un po' triste. Ovviamente non poteva prestarmi i vestiti in eterno, però... la cosa mi rendeva comunque triste.
"Andiamo a pranzare?"
"Ovvio."
Uscimmo dall'università, direzione caffetteria.
"Ho proprio voglia di pizza."
"Anche io."
"Allora principessa, che ne dici se un giorno andiamo a mangiarla insieme?"
"Sì!"
Risposi con troppo entusiasmo, cosa che mi fece imbarazzare.
"Bene."
"Devo andare un attimo in stanza. Mi accimpagni?"
"Certo."
Raggiungemmo la mia stanza e lì trovai Eunji.
"Eunji! Il professore mi ha detto di darti questi fogli."
"Che fogli sono? Certo che sono strani i professori ultimamente. Cosa stanno organizzando?"
Jaemim ridacchiò.
"Tu ne sai qualcosa?"
"Poco o niente. Più che altro Hyunjin dovrebbe saperlo. Però non mettetegli pressione, non può dire nulla fino all'annuncio di questa cosa."
"Okay, aspetteremo. Comunque fammi vedere qua."
Lesse il contenuto del foglio.
"Un questionario? Lo compilo dopo. Adesso devo andare."
"Esci con Hyunjin?"
"Forse."
Mi sorrise e capii che sì, doveva uscire con il suo bel principe.
"Ci vediamo."
"Ciao."
Uscì dalla stanza e mi stiracchiai.
"Posso andare in bagno? Così poi possiamo andare a mangiare in pace.'
"Sì, sì, vai pure."
Mi lasciò sola e iniziai a vagare con la mente per passare il tempo. Guardai sconsolata la sua felpa. Avrei dovuto lavarla e dargliela indietro.
"Se vuoi puoi tenerla."
"Cosa?"
Mi girai verso Jaemin.
"Puoi tenerti la felpa."
"Hai detto che è la tua felpa preferita."
"E tu sei la mia persona preferita. Quindi credo sia opportuno che tu tenga la mia felpa."
"C-cosa? In che senso?"
"Principessa?"
"Sì?"
"Ci sto provando con te. Sto flirtando con te."
"C-cosa?"
"Era per fartelo capire, principessa."
Mi sorrise. Ero confusa. Okay, Jaemin. Questa improvvisa fretta da dove usciva?
"Ti dispiace?"
"No."
Mi coprii la bocca con la mano.
"Perfetto, allora."
"Sì, assolutamente."
Abbassai lo sguardo imbarazzata. Mi afferrò la mano e la strinse nella sua.
"Andiamo?"
"Andiamo."
La sua mano era calda. Il contatto era piacevole. Non mi sarei mai abituata a tale sensazione. Mentre entravamo nella caffetteria delle ragazze mi guardarono male. Jaemin di tutta risposta portò un braccio dietro la mia schiena e mi strinse a sé.
"Principessa. Voglio proteggerti e lo farò. Quindi, qualsiasi cosa provino a farti, dillo a me. Ci penserò io a occuparmene."
Mi lasciò andare e mi arruffò i capelli. Il cuore mi stava battendo fortissimo. Jaemin voleva proteggermi.
"Perché vuoi farlo?"
"Te l'ho detto. Sei la mia persona importante. Sei mia. La mia principessa. Nessuno e dico nessuno, deve azzardarti a toccarti o a farti male, chiaro? Sei importante."
Lanciò uno sguardò aggressivo alle ragazze e andò al bancone per ordinare.~~~~
Ciao!
Anche questo capitolo giunge alla fine~
Vi è piaciuto?
Siete ancora vive?
🤭🤭🤭🤭
sara_pernoci
Che ne pensi, princessa?
Sei viva? 🤭🤭🤭🤭
Ci vediamo al prossimo
Bye bye~~~~
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My Nana -Jaemin-
FanficNa Jaemin frequenta l'università di arte di Seul, la più importante e prestigiosa. E tu? Beh, tu frequenti la sua stessa università. Ma torniamo a Jaemin. Jaemin è al terzo anno, è gentile e dolce con tutti. Soprattutto quando tu, che sei stata l'an...