VI

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In paese.


Una piccola processione accompagnò il corpo di Selena Horan, deposto su un carro e avvolto in un lenzuolo bianco, fino in chiesa.

Dietro il carro, sotto un pallido sole che sbiadiva i colori delle colline circostanti, c'erano Taylor, Austin, Edward parte della servitù di Rivombrosa e, naturalmente, Harry.

Don Tognino, il curato di campagna, assistette all'interramento con un'espressione dispiaciuta e impotente sul volto rubicondo.

Selena era una suicida, dunque veniva sepolta al di fuori del cimitero, in una semplice fossa dove i presenti deposero alcuni mazzi di fiori.

Dopo molte insistenze, Harry, il volto pallido nel suo completo nero e gli occhi arrossati dal pianto, convinse il curato a dire almeno una preghiera.

"Era un fiore troppo fragile per i venti di questo mondo" mormorò Don Tognino in tono solenne e compassionevole, dopo essersi avvicinato a Niall, quindi recitò una preghiera, breve, ma sentita.

Quando la sepoltura fu ultimata, Harry guardò verso il vialetto che conduceva alla chiesa e sussultò.

Louis era lì, accanto al suo cavallo bianco. Nonostante le proteste della sorella, il conte Tomlinson aveva voluto essere vicino a Niall.

Louis salutò Harry, piacevolmente sorpreso di incontrarlo, poi raggiunse il medico e lo abbracciò.


Villa Jungwirth.


Il duca Cowell entrò nel boudoir di Briana senza bussare, scuro in volto.

La marchesa era in piedi, nella stanza avvolta in una luce soffusa, tra i tendaggi turchesi e i toni caldi del mobilio e della tappezzeria, e indossava solo un corpetto di seta.

"Allora? Sono arrivati tutti?" esordì il duca, senza perder tempo in convenevoli. Al collo portava un medaglione che raffigurava un sole stilizzato.

Eleanor, la sensuale dama da compagnia della marchesa, continuò a sistemare il corpetto della sua padrona con gesti lenti e carezzevoli. "Signor duca, non si usa più bussare?" chiese nella sua voce morbida e dal timbro esotico.

"Perdonalo, mia cara Eleanor" rispose Briana, senza neppure voltarsi "ma se un uomo ha così tanta premura da dimenticare la buona creanza, è giusto dargli udienza, non trovi?" Solo allora si voltò verso il duca e lo fissò, maliziosa. Gli specchi dietro di lei moltiplicarono l'immagine del suo corpo slanciato e seminudo.

"Col vostro permesso" disse allora Eleanor, e si allontanò a malincuore dalla padrona. Passando accanto al duca, si esibì in un rapido inchino. "Signore..." mormorò in tono provocante, poi uscì.

Cowell si avvicinò a Briana. "La vostra dama da compagnia è una sfacciata" disse, dopo avere indugiato con lo sguardo nella profonda scollatura.

"Eleanor ha ragione, caro duca. Voi abusate dell'ascendente che avete su di me."

"Mai senza il vostro consenso signora" ribatté lui sornione, poi passò a un tono più deciso. "Allora, i nostri amici ci attendono?"

"Aspettano solo noi, ma con indosso un corpetto e per di più slacciato, potrebbero fraintendere." Diede le spalle a Cowell. "Avanti duca. E stringete forte, mi raccomando."

Il duca prese i lacci del corpetto e tirò con forza, senza preavviso.

Briana represse una smorfia di dolore. "Che foga..." disse in un soffio, compiaciuta.

L'amore impossibile || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora