Casa di Niall Horan.
Harry e Charlotte stavano uscendo di casa per tornare a Rivombrosa per recuperare i documenti.
Mentre uscivano, Harry consegnò una lettera a Niall e disse: "Mi raccomando."
Niall gli rispose: "Farò in modo che la duchessa Campbell la riceva al più presto. Harry, prometti di non fare sciocchezze."
"Stai tranquillo" rispose Harry.
Nel frattempo, Charlotte cercava di tranquillizzare Doris e le disse che sarebbe stata di ritorno presto.
Poi ringraziò Niall per quanto stava facendo per loro, lo salutò e poi lei e Harry partirono alla volta di Rivombrosa.
Castello di Rivombrosa.
Nicola aveva deciso di tornare a casa sua, a Villa Payne, e dava ordini alla servitù di caricare i suoi bagagli sulla carrozza, in modo che se ne potesse andare il prima possibile di lì.
Non soddisfatta del lavoro della servitù, Nicola gridò: "Dio mio, ma quanto ci vuole? Questa va dentro, non dietro, non vedi che è di velluto? Ma che te lo dico a fare? Tu nemmeno lo sai cos'è il velluto!"
In quel momento, arrivò Nick, che, mentre scendeva le scale di corsa, esclamava: "Nicola! Amore mio, cosa accade?"
Nicola rispose, piuttosto scocciata di vederlo: "Nick, non rendere le cose più difficili. Ho deciso, torno da mio padre."
Lui la supplicava: "Non lasciarmi così, ti prego! Perché? Che cosa ti ho fatto? Ti ho trattata come una regina! Non sarà per quella sciocchezza che ti ha detto quell'asina di mia moglie!"
"La sifilide non è una sciocchezza!"
"Ma non è vero! Io te lo giuro, non è vero!"
"E va bene, l'hai voluto tu. Nick, io non sono innamorata di te... non lo sono mai stata. Diciamo che i tuoi soldi mi piacevano molto più di te."
"Non è vero... non può essere vero. Tu parli così perché sei spaventata. Dai, scendi che troviamo una soluzione."
"Nick, tu hai la sifilide! Di che soluzione chiacchieri?" poi diede ordine al cocchiere di partire.
Pochi minuti dopo, Nick si ritirò nella biblioteca e non riusciva a darsi pace per la partenza di Nicola e, mentre si disperava, la ricopriva di insulti. Poi, vide una figura femminile sulla porta della stanza. Con un'espressione stravolta, esclamò: "Nicola, sei tu?"
La donna rispose: "No, sono vostra moglie. Mi dispiace deludervi."
Lui continuò: "E perché mai? L'avete sempre fatto. Volete bere con me, cara sposa?" poi, iniziò a gridare: "Se n'è andata per colpa tua! Lo capisci? Per colpa tua!"
Lei rispose in tono calmo, continuando la sua recita: "Sì, Nick, perdonami. Avevo perso la ragione."
"Tu hai detto perdonami?"
"Sì, cerca di capirmi: vederti qua con un'altra donna, in questa casa... nella nostra casa..."
Lui sembrava aver creduto alla recita di Charlotte e rispose: "Brutta bestia la gelosia, eh?"
"Sì, ma stanotte ho avuto tempo di pensare. Io sono vostra moglie e come tale ho dei doveri."
"Sì, brava" disse lui accarezzandole il viso. "Però adesso andate, ho un funerale privato da celebrare."

STAI LEGGENDO
L'amore impossibile || Larry Stylinson
FanfictionHarry Styles non è soltanto il cavaliere di compagnia della contessa Johannah Tomlinson, la donna che l'ha preso a servizio, conquistata dal carattere orgoglioso e dall'onestà del ragazzo, lo considera infatti quasi un figlio. Un dolore pesa però ne...