XL

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Castello di Rivombrosa.


Furono setacciati il palazzo, le scuderie, il bosco. I servi andarono in paese e chiesero a chiunque incontrassero.

Gemma si recò dalla madre, Taylor dal dottor Horan.

Quando seppe della scomparsa di Harry, il volto di Niall si incupì. "Dobbiamo andare al lago" disse.

Ma anche lì, le ricerche furono vane.

Louis gridò il nome di Harry per ore, spronò Hermes fino ai confini della tenuta, si spinse in ogni direzione.

Tutto inutile.

Sembrava che Harry fosse svanito nel nulla.

Nel tardo pomeriggio, il conte rientrò al castello. Era nel cortile delle scuderie, quando Zayn Malik lo raggiunse, barcollando sotto il peso dei postumi di una sbornia.

"Amico mio, l'amore..." sospirò Zayn, quando Louis lo ebbe informato dell'accaduto. "è pazzo, credimi. Spero almeno che non abbia avuto anche lui un'illuminazione divina."

A quella frase, Louis alzò gli occhi. "Ma certo!" esclamò. "Liam!"

Si allontanò di corsa, sotto lo sguardo perplesso di Zayn.


Alla basilica.


Charlotte, un velo bianco discretamente appuntato ai capelli, attendeva insieme al fratello. Finalmente un frate si affacciò al portone e Louis fece per andare da lui.

La contessa, però, lo fermò.

"Aspetta, lascia fare a me. è il minimo che possa fare. Sono tua sorella" aggiunse sotto lo sguardo sospettoso del conte.

"Mi raccomando, Lottie."

"Sta' tranquillo."

La contessa Tomlinson non ebbe bisogno di convincere Liam Payne a portarla da Harry.

Il ragazzo, infatti, comparve sotto uno degli archi che scandivano la quiete del chiostro. Quando lo videro, Liam e gli altri frati si ritirarono e li lasciarono soli.

Harry si avvicinò alla contessa. Era sorpreso di vederla lì, ma fu ancora più sorpreso quando Charlotte gli prese le mani e lo guardò con affetto sincero.

"Harry, devo chiederti perdono. Ho commesso tanti errori nella mia vita, e con quanta presunzione."

"Io non vi devo alcun perdono" esclamò, Harry. "Sono io che ho sbagliato e molto più di voi. Sarei dovuto andare via da Rivombrosa, fuggire da Louis, ma sono ancora in tempo per rimediare."

"No, Harry. Louis sta soffrendo per te."

"Lo so. Anch'io ho sofferto, molto prima di capire. Devo lasciarlo libero, devo andar via da Rivombrosa e da lui."

Charlotte scosse la testa. "Louis non può vivere senza di te."

Harry abbassò gli occhi. "Soffrirà, ma continuerà a vivere, come tutti. Incontrerà un'altra persona e invecchierà felice" esitò "circondato da figli che quella persona potrà dargli."

"Harry, Louis ti ama" la contessa gli strinse le mani, che teneva ancora tra le sue. "La mia vita è molto cambiata, profondamente e dolorosamente. Solo l'amore per Doris mi dà la forza per continuare" lo fissò. "Harry, tu devi tornare, per Louis, per Freddie, per Doris... e se puoi perdonarmi, anche per me."

Louis attendeva nervosamente fra le piante e i fiori ben curati del giardino, quando sua sorella lo chiamò. Il conte si voltò. Dietro Charlotte, c'era Harry, che lo guardava a disagio, ma sorridente.

L'amore impossibile || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora