XXXVI

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Villa Jungwirth.


Quale dimostrazione del suo aperto sostegno al conte Tomlinson, Briana diede una cena e invitò Louis e Harry.

"Non temete" disse la marchesa ad Harry, nonché nuovo amico "ti starò accanto tutta la sera, andrà tutto benissimo" poi ordinò a Eleanor di avvertire in cucina che gli ospiti erano arrivati.

Poco confortato da quelle parole, Harry, vestito in un elegante completo di seta grigio verde, al collo il gioiello della contessa Johannah, fece il suo ingresso nel salone, tra gli sguardi ostili dei nobili.

Fu il conte Malik a toglierlo dall'imbarazzo e per farlo gli bastò una sola parola. Gli si avvicinò e gli fece un galante inchino. "Conte..."

Mentre Briana proponeva un brindisi per cancellare ogni incomprensione, Eleanor eseguiva l'ordine ricevuto.

Non erano i servi in cucina, però, che doveva avvisare, bensì Bartolo, il forestiero che si era assicurato la complicità di Austin e che, ottenuto il via libera, corse al castello di Rivombrosa.

A tavola, nessuno rivolse la parola ad Harry, che cenò in silenzio, fra il chiacchiericcio degli altri invitati.

A un tratto, le voci si fecero distanti, ovattate.

Il ragazzo impallidì e afferrò il braccio del conte Tomlinson, seduto al suo fianco. "Lou" mormorò "portami a casa, non mi sento bene."

Senza esitare, Louis lo aiutò ad alzarsi e si congedò.

Briana tentò in ogni modo di trattenerli e si offrì di far preparare una stanza dove Harry potesse riposare, ma il conte Tomlinson respinse l'offerta e lasciò Villa Jungwirth.


Castello di Rivombrosa.


Il ritorno imprevisto di Louis costrinse Austin a rimandare e fu solo a notte fonda che poté aprire la porta al forestiero conosciuto in paese.

L'uomo era lì con altri due compari e questa volta diede mostra di modi molto meno galanti.

L'arrivo dei tre sorprese Giannina e Beppo, che amoreggiavano in fondo alle scale, nascosti nell'ombra. Quando Beppo li vide entrare, li affrontò e chiese chi fossero.

In tutta risposta, uno di loro lo accoltellò a morte.

Soltanto allora Austin si rese conto che la situazione in cui si era cacciato era molto più grave di quanto pensasse e che non avrebbe potuto uscirne facilmente.

Accompagnò i tre in biblioteca, ma una volta lì non seppe indicare loro il libro con i documenti.

Bartolo si rivolse ai suoi uomini. "Date fuoco a tutto!" ordinò.

Con una candela in mano, il viso assonnato, Freddie scendeva lo scalone diretto alle cucine, in cerca di un bicchiere d'acqua. Quando raggiunse gli ultimi scalini, si fermò.

Pochi istanti dopo, entrò di corsa nella stanza dove dormivano Harry e Louis, terrorizzato. Aveva appena visto Beppo, steso a terra in una pozza di sangue.

Il conte Tomlinson fu subito in piedi, prese una pistola e uscì. "Rimanete in questa stanza" ordinò ad Harry, che stringeva a sé il ragazzino nel tentativo di calmarlo. "Non accendete lumi, mi raccomando."

La biblioteca era fiamme.

Bartolo e i suoi stavano ancora tentando di trovare la lista fra le centinaia di libri sugli scaffali, quando il conte Tomlinson spalancò la porta e puntò loro contro la pistola. "Cercate qualcosa da leggere?"

Uno dei due uomini si voltò e gli sparò, mancando il bersaglio. Il conte Tomlinson non fu altrettanto impreciso. Sparò, colpì l'uomo al petto e lo uccise. Quindi sguainò la spada e rispose agli affondi di Bartolo.

Anche il secondo uomo si scagliò contro di lui e Louis fu costretto a duellare contro entrambi, tra il mobilio e i tendaggi avvolti dalle fiamme.

Nessuno si accorse di Austin, che strisciava sul pavimento diretto alla porta.

Le fiamme erano sempre più alte e proiettavano bagliori rossastri sui volti degli uomini impegnati nella lotta.

Con un colpo deciso, Louis, affondò la lama nel petto di uno dei due ceffi, che cadde a terra, morto.

In un lampo, Bartolo gli fu addosso, ma il conte non ebbe difficoltà a tenergli testa e in breve lo costrinse in un angolo.

Vista la mala parata, Bartolo si diede alla fuga. Louis stava per seguirlo, ma c'era qualcosa che gli premeva di più della vita di quell'uomo. Corse alla libreria e cercò fra i volumi che a uno a uno prendevano fuoco.

Infine, sul pavimento, trovò il libro che cercava. Era intatto.

Harry non poteva restare nella stanza mentre Louis rischiava la vita. Prese lo stiletto dallo scrittoio, cercò di rassicurare Freddie e uscì.

Le scale erano avvolte nel silenzio.

Quando fu in fondo, Harry capì che Freddie non si era sbagliato. Alla vista del corpo insanguinato di Beppo, urlò e risalì di corsa i gradini, chiamando aiuto.

Stava per affrontare la seconda rampa, quando si ritrovò di fronte Bartolo.

"Levati di mezzo!" intimò il forestiero.

Harry alzò lo stiletto. "Louis, aiuto!" gridò.

Bartolo gli fu addosso per farlo tacere e il ragazzo non ebbe il tempo di decidere il da farsi. D'istinto gli affondò il pugnale nel petto.

Bartolo rantolò, si gettò su di lui e lo trascinò con sé, mentre rotolava giù dalle scale.

Una volta in fondo, Bartolo si sollevò a fatica e fuggì.

Fu il solo a rialzarsi.

Quando Louis arrivò, Harry era steso sugli scalini, inerte. 

L'amore impossibile || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora