XXII

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Castello di Rivombrosa.


Quella notte, dopo aver riposto il volume in biblioteca ed essere stato sorpreso da Austin, insospettito da tanto interesse notturno alla lettura, Harry raggiunse la camera del conte Tomlinson.

Sulla porta incrociò Edward, che gli disse che il conte stava riposando.

A un tratto, però, oltre la porta sentirono Louis chiamare il nome di Harry. Il governante scosse la testa e si fece da parte.

Harry entrò nella stanza, si avvicinò al letto e posò una mano sulla fronte del conte. Louis era pallido e aveva gli occhi lucidi per la febbre, ma il peggio era passato.

"Tu..." mormorò il conte Tomlinson. "Mi hai dato un bacio o era un sogno?"

Harry sorrise, a disagio, e cercò di evitare il suo sguardo. "Sì, ma state tranquillo ora."

"Dunque mi ami" disse Louis, sfiorandogli il mento con le dita.

"Io ho baciato un uomo che stava per morire."

"Quindi solo se sto per morire merito un bacio?"

"Per fortuna state meglio" rispose Harry, nel tentativo di cambiare discorso, mentre gli rimboccava le coperte. "Ci avete fatto stare in pena. Adesso dovete riposare, il medico ha detto che è molto importante."

"Va bene, obbedisco. Resterò a marcire in questo maledetto letto fin quando tu non ti deciderai..." si interruppe. All'improvviso, gli era tornato in mente. Gli prese la mano. "Harry, la fede..."

Harry si ritrasse. "Alla fine non mi sono sposato" disse piano. "Taylor se ne è andata e io l'ho fatta soffrire molto, ingiustamente."

"Perché?"

"Non potevo sposarla. Non la amo."

A quelle parole, il viso affaticato del conte si aprì in un sorriso. "Vieni qui" disse, mentre cercava di attirarlo a sé.

Harry, però, sgusciò via dalle sue braccia e uscì senza dargli il tempo di aggiungere altro.


***


Il mattino dopo, il conte Tomlinson era tornato alla sua testardaggine di sempre e si era alzato dal letto per sedersi in poltrona, nonostante le raccomandazioni del medico e le proteste di Edward.

La visita della sorella non contribuì a migliorare il suo umore.

Charlotte cercò di convincerlo dell'opportunità di allontanare Harry da Rivombrosa. Tutti sapevano della sua fuga dall'altare e tutti sapevano anche il perché di quel comportamento scandaloso. La contessa non aveva alcuna intenzione di lasciare che il nome dei Tomlinson venisse infangato da simili voci.

"Ma perché vuoi tenerlo qui?" sbottò infine Charlotte, davanti all'ostinazione del fratello. La risposta che ricevette la fece pentire di aver formulato quella domanda.

"Perché lo amo" disse Louis. "Cos'è quella faccia? Ti sembra una cosa così strana? Lo amo."

"Tu non stai bene, Louis" esclamò Charlotte e fece per uscire.

Il conte Tomlinson la afferrò per un braccio e la costrinse a sedersi davanti a lui. "Lo sai perché sono riuscito a sopravvivere?" disse, fissandola negli occhi. "Perché questa ferita non mi ha lasciato moribondo per strada, come un cane? Non solo per il mio dovere di soldato e nemmeno perché dovevo tornare qui a Rivombrosa, dove riposa nostra madre. Io ce l'ho fatta solo perché ci sarebbe stato lui qui."

L'amore impossibile || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora