XXIII

2K 98 8
                                    

Castello di Rivombrosa.


Quando si fu ripreso, il conte Tomlinson tornò a tirare di scherma con Zayn Malik.

Louis non poteva saperlo, ma Zayn aveva rischiamo molto in nome della loro amicizia.

Qualche mese prima, in occasione di un incontro dei Fratelli della Luce, aveva accusato apertamente Briana Jungwirth e Simon Cowell della disavventura capitata a Louis.

"Non amo mischiarmi con chi mi ammazza gli amici" aveva esclamato, per poi piantarli in asso e rifiutarsi di prendere parte alla riunione.

Quel pomeriggio, comunque, erano altre le preoccupazioni che impedivano al conte Tomlinson di concentrarsi.

Aveva ricevuto l'ordine di rientro: nel giro di pochi giorni sarebbe dovuto tornare al suo reggimento.

Almeno una cosa, però, riuscì a risolverla.

Quando Zayn tornò a metterlo in guardia su quanto fosse pericoloso essere in possesso dei documenti, Louis mentì. "Quella lista io non ce l'ho più. Nonostante la loro incapacità, i tuoi amici sono riusciti nel loro intento" spiegò, fingendosi amareggiato. "Ho perso la lista quando sono caduto nel fiume e senza prove la mia parola è insufficiente. Ora la sorte del re è nella pancia di un grosso pesce."

Louis era certo che Zayn non avrebbe esitato a far avere la notizia agli altri congiurati.

Ma non poteva immaginare che a festeggiare in vesti succinte, tra sospiri di piacere, ci sarebbe stata la donna che un tempo aveva amato: Briana.


Villa Payne.


Il marchese Liam era intento a dipingere, quando vide Zayn Malik attraversare il giardino a grandi passi.

Lo chiamò e soltanto allora il conte si accorse della sua presenza. Si diresse verso di lui, visibilmente agitato.

Il sorriso di Liam si spense. "C'è qualcosa che non va?"

"No" ribatté secco lui e si voltò per andarsene.

"Ma che cos'hai?"

"Ti prego Liam, lasciami stare" farfugliò Zayn, nervoso. I capelli scuri, solitamente racconti con cura, gli ricadevano in lunghe ciocche ai lati del viso. "In questo momento sono molto agitato. E se mi fermi non lo faccio più."

Liam iniziò a capire e scoppiò a ridere. "Cosa devi fare di così tremendo?"

"Te lo dirò dopo. è una sorpresa. Una bella sorpresa. Anzi vieni qua, dammi un bacio che ne ho bisogno" lo baciò con passione e corse via.

Liam lo guardò allontanarsi con un sorriso speranzoso. Ormai la voglia di dipingere gli era passata.

Non poteva sbagliarsi, Zayn si era finalmente deciso a chiedere la sua mano.

Qualche minuto dopo, il marchese corse impaziente nello studio del padre. "Allora, questa sorpresa?" esclamò, con l'entusiasmo di un ragazzino, senza accorgersi dello sguardo costernato del genitore.

L'espressione sul viso di Zayn non era certo quella che si aspettava. "Sorpresa?" disse in conte Zayn trattenendo a stento la rabbia. "Perché non lo chiedete a vostro padre? è lui l'uomo delle sorprese."


Castello di Rivombrosa.


"Il marchese Payne..." sbottò Zayn, ancora adirato, chino sul tavolo da biliardo. "Sai cosa mi ha detto? Vi chiedo perdono, ma ho bisogno di tempo per riflettere, questioni importanti. Riflettere..." sbagliò il colpo e si lasciò andare a un'espressione di stizza. "A me, al conte Zayn Malik!"

L'amore impossibile || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora