Stai Peggiorando La Situazione

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Il rumore della fotocopiatrice della scuola va avanti così da tredici minuti. Le vacanze sono finite e pace ai miei ultimi neuroni che si sono dileguati insieme alla sbornia di capodanno. La scuola è ricominciata e tutto va per il verso giusto, stranamente <<Ma guarda te il destino.>> una voce acuta arriva dritta alle mie orecchie facendomi cadere il libro dalle mani per lo spavento. No. Non ci pensare minimamente. Quando mi giro guardando verso la porta trovo la biondina, anzi, non più biondina ma bensì rosa shock Barbie, la sorella di Alessandro. Mi rigiro non prestandole la minima attenzione e ricomincio a mettere in ordine le fotocopie <<Ti ho spaventata? Oddio, non volevo! In realtà pensavo di non trovare nessuno.>> spero davvero che si rendi conto che il fingere non fa per lei. Altre trenta fotocopie dai <<Quindi, come va con Edoardo?>> si siede sul tavolo dove tengo le copie già stampate e inizia a muovere i piedi avanti e indietro. Sbatto il libro che avevo tra le mani e la guardo nel peggior dei modi.
<<Sta lontana da Edoardo.>>
<<Pensi davvero che fui stata io ad andare da Raffaele costringendolo a venire a letto con me?>> sbuffa <<Ti credevo più intelligente.>>
<<Era fidanzato.>>
<<Esatto, lui, non io. Dovrebbe essere stato lui a mettersi una mano sulla coscienza.>>
<<Scendi da questo tavolo.>>
<<Ecco la vera Aurora, quindi? Tu e il morto che parla?>> afferro le fotocopie e inizio a metterle insieme <<Va tutto alla grande immagino, innamorati e con un legame che non pensavi di poter provare, eh.>> ridacchia <<E dai Aurora, ancora tutta questa rabbia repressa nei miei confronti? In fondo ti ho fatto un favore, hai capito che non potevi fidarti di lui.>>
<<Il tuo blaterare mi sta davvero dando fastidio.>>
<<Non ti sembra che siate fatti l'uno per l'altra? Insomma, sembra quasi che vi conosciate da una vita.>>
<<Ti interessa?>>
<<Secondo me meriti di più. Edoardo non è il ragazzo giusto per te.>>
<<Delilah, sto davvero per perdere la pazienza, e sai cosa succede se la perdo. Tornatene in classe.>>
<<Non hai mai pensato che il nome Aurora non si addica molto al tuo viso?>>
<<Il tuo invece sì.>> le sorrido e sbatto le copie sul tavolo per metterle in ordine.
<<Sai quale ti si addice bene?>>
<<Non mi interessa.>>
<<Ne cerco una ne trovo due!>> Alessandro fa il suo ingresso dalla porta e io mi carico i fogli tra le braccia.
<<Ma guarda te...>> borbotta Delilah.
<<Ehi spruzzo di sole, il prof mi ha mandato a cercarti, vuoi una mano con quelli?>>
<<Tranquillo, ce la faccio. Tu non vieni?>>
<<Vai pure, io arrivo!>> esco dalla porta ma in un attimo un'intera classe mi passa davanti facendomi bloccare appena fuori la stanza.
<<Che stai facendo? Eh?>> sento dire ad Alessandro.
<<Nulla.>> ringhia la sorella.
<<Stai fuori da questa storia.>>
<<Questa storia riguarda anche me!>>
<<Devi starne fuori!>> Alessandro urla così forte che il cuore mi arriva in gola e senza dare nell'occhio cammino velocemente verso la classe. Poggio le fotocopie accanto la mano del professore di ginnastica e torno a sedere.
<<Grazie Aurora, ora che siamo tutti, beh, più o meno scendiamo in palestra e insieme a noi ci saranno quelli di sala, quindi mi raccomando non fate casini!>> oggi la classe è meno della metà e nelle ultime due ore abbiamo educazione fisica <<Fate quel che volete.>> dopo qualche minuto la porta della palestra si apre cigolando e trattengo un sorriso nel vedere Edoardo smarrito.
<<Bionda! Che aria butta da queste parti?>> Nicola mi raggiunge nel frattempo che il mio ragazzo si è messo a parlare con Francesco.
<<Pesante, mooooltissimo.>>
<<E perché?>>
<<Calcola prima ero andata a fare le fotocopie e se non ho perso la pazienza lì non succederà più.>>
<<Ovvero?>>
<<Sai la sorella di Alessandro? La biondina?>>
<<Delilah?>> si gira di scatto e mi guarda attentamente.
<<Sì, esatto, beh in pratica entra e inizia a dire tutte cose facendo la finta santa, come se tipo non fosse andata a letto con il mio ex.>>
<<Che ti ha detto?>>
<<Ha detto qualcosa su me ed Edoardo e sul mio nome.>> alzo le spalle e restituisco una palla.
<<Cosa?>>
<<Sì, tipo.>> schiarisco la voce e cerco di assumere l'aria di Delilah <<Tu ed Edoardo sembrate che vi conoscete da una vita ma non è il tuo tipo, e poi Aurora non te lo vedo proprio come nome, ti vedo più...>>
<<Ti vede più?>>
<<Ah boh, poi è comparso il fratello e me ne sono andata.>> quando guardo Nicola sembra quasi che si stia rilassando i nervi.
<<Non è normale eh.>>
<<Ah no, non proprio.>> guardo Edoardo in lontananza che però aveva già gli occhi puntati su di me, con uno sguardo abbastanza spaventato. Mimo un 'che c'è' con la bocca ma un ragazzo correndo interrompe il mio contatto visivo.

Dopo aver firmato ed essere letteralmente volata fuori dalla classe adesso sono qui al parcheggio che aspetto Edoardo da tipo dieci minuti. Ho provato a chiamarlo senza ricevere risposta e all'improvviso vedo Francesco correre verso scuola.
<<Fra! Fra!>> lo richiamo ma non si ferma <<D'accordo...>> sto per riprendere il cellulare in mano quando vedo Anibal corrermi incontro.
<<Cazzo, vieni.>> mi afferra il polso e inizia a correre verso il cancello.
<<Che succede?>> neanche il tempo della risposta che trovo Edoardo sopra Alessandro mentre si riempiono di botte <<Ao, Edoardo!>> cerco di avvicinarmi ma per poco non evito una gomitata <<Edoardo! Alessandro, basta!>> mi guardo intorno e faccio gesto ad Anibal e Nicola di aiutarmi.
<<Non possiamo, non ce la facciamo.>> mi dice quest'ultimo. Nel frattempo Alessandro si è alzato da terra ed Edoardo gli sta per ripartire addosso un'altra volta. Senza pensarci mi metto davanti al biondo ed Edoardo si blocca con un pugno per aria.
<<Provaci.>> ringhio e un silenzio cala tutto intorno. Guardo Edoardo e poi appena fuori il cancello dove Anastasia mi guarda indicandomi la macchina della mamma.
<<No, aspetta.>> fa un passo verso di me ma mentre carico lo zaino in spalla sto già correndo per salire sul veicolo <<Aurora!>> chiudo la portiera e Cristina parte senza domande. Ma tanto so già che arriverà prima lui sotto casa mia che io. Ed infatti nel momento in cui scendo dalla macchina trovo Edoardo davanti la porta seduto. La apro e senza rivolgergli la parola aspetto che entri, per poi farmi seguire al bagno. Mentre si poggia sul lavandino io prendo un pezzo di carta e dell'acqua ossigenata per la faccia che ha <<Non mi parli?>> ma non gli rispondo, mi limito a tamponargli la tempia che sanguina insieme al labbro e ai graffi sullo zigomo e sotto l'occhio <<Va bene...>> dopo aver levato il sangue in eccesso esco dal bagno e vado in camera con tanto di stomaco chiuso, buttandomi sul letto e dando le spalle ad Edoardo <<Non sei matura se tieni il broncio.>>
<<E te che fai a botte a scuola lo sei?>>
<<No, e infatti non ho mai detto di esserlo.>>
<<Ma perché l'hai fatto?>> mi metto a sedere e trovo Edoardo poggiato sulla scrivania con le braccia incrociate.
<<Ha sbagliato a parlare.>>
<<Ma per te tutti qui sbagliano a parlare? Prima Anibal e ora Alessandro? Poi chi? Nicola? Francesco? Io?>>
<<Pensi che lo faccia apposta?>>
<<Non lo so, lo fai apposta? Perché ti stavi per menare con Anibal in palestra?>>
<<Non posso dirtelo.>>
<<Ma cazzo sono la tua ragazza o no?>>
<<Certo che lo sei, ma non è così semplice.>>
<<Ma perché? Perché più tempo passiamo insieme e più mi sembra che di te non so un cazzo!>>
<<Sai più di quanto immagini.>>
<<O me lo dici o giuro su Dio che esci da quella porta e non rientri più.>>
<<Aurora->>
<<Uno.>>
<<Stai peggiorando la situazione.>>
<<Due.>>
<<Aurora.>>
<<Edoardo vattene.>>
<<Non lo pensi davvero.>> abbasso lo sguardo ed evito i suoi occhi <<Aurora, ti prego.>> dopo qualche minuto di silenzio sbatte la sedia addosso alla scrivania per poi sentire i suoi passi sparire dietro la chiusura della porta di casa.
Le lacrime iniziano ad uscirmi da sole e l'unica cosa che faccio è sdraiarmi e cercare di addormentarmi spegnendo il telefono.

Il Mio Cuore Chiede Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora