Promettimi Che Tornerai

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Ispiro più volte mentre sono ferma ad osservare il cartello davanti a me, con la scritta, ormai sbiadita, a caratteri cubitali "VENDESI". Ma nessuno al mondo comprerebbe questa casa desolata e andata allo sfascio, sembra che qui non ci abbia mai abitato nessuno. Ed è così, per le persone normali, per me no, qui ci ha abitato Federico. Tantissimi tentavi e finalmente riesco a scassinare la porta. Prendo la torcia dallo zaino e la richiudo alle spalle fino a scendere nel buio più totale della stanza <<Avanti Aurora.>> con le mani tremanti dall'ansia apro la scatolina degli incensi e ne accendo tre, dopodiché afferro le due confezioni di sale e lo spargo agli angoli della stanza e al centro. Afferro dallo zaino la candela e prima di riuscire ad accenderla mi brucio tre volte <<Non deludermi.>> posiziono appena davanti a me un frappé al cioccolato e apro il pennarello bianco iniziando a disegnare il marchio di Federico sul pavimento marrone <<Non deludermi.>> ispiro profondamente e obbligo al mio corpo di fermarsi nel tremare <<Invoco Federico, il demone della terra.>> una pausa <<Federico, il demone della terra.>> un'altra ancora <<Federico il demone della terra.>> una volata di vento riesce a far spegnere la candela ma bene o male la torcia riesce ancora a farmi intravedere qualcosa. Mi guardo alle spalle e nell'angolo più remoto della stanza scorgo un'ombra <<Federico?>> la voce mi trema.
<<Aurora?>> mi porto una mano al petto.
<<Non ci credo... Ha funzionato.>> sussurro.
<<Oh bambina mia.>>
<<Sei la mia ultima spiaggia.>>
<<Lo vedo.>> gli porgo il frappé e ritira le ali <<È Jax, non è vero?>> si siede appena davanti a me.
<<Come lo sai?>>
<<Lo cercano. E hai il suo marchio.>>
<<Non so cosa fare, sono disperata. Dimmi che c'è un modo per fermarlo, un modo che non riguardi me.>>
<<Che i demoni che lo stanno cercando lo trovino prima che lui trovi te, ma è l'ingannatore.>>
<<Non posso lasciarglielo fare.>>
<<Hai un'idea migliore? Nessuno di voi ha poteri.>>
<<Sì, ho un'idea migliore.>> mi guarda di sbieco e mi mordo il labbro <<Io non posso vederli, ma tu sì.>>
<<No, ho già capito.>> scuote la testa.
<<Fede, ti prego.>>
<<Aurora, non posso, non chiedermelo.>>
<<Puoi invece. Ho bisogno di un Nephilim. Sono gli unici a possedere i punti luce. Me ne serve uno soltanto.>>
<<Edoardo? E Alessandro? Lo sanno quello che hai in mente?>> abbasso lo sguardo <<Non sanno nulla?>>
<<Ho smesso di far ricadere i miei problemi su altre persone.>>
<<Non puoi affrontarlo da sola.>>
<<Mi hai sempre protetta da tutto e tutti fin quando ne ho memoria. Mi sono fatta il culo per evocarti non avendo neanche la certezza se avesse funzionato o meno, ti sto chiedendo di rintracciare un solo Nephilim e poi te ne potrai tornare all'inferno. Sei la mia ultima spiaggia.>>
<<D'accordo.>> lancio un sospiro di sollievo <<Ma non voglio saperne nulla di questa storia. Se Jax si farà vivo non potrò proteggerti.>>
<<D'accordo. Quanto ti serve per rintracciare un Nephilim?>>
<<Un secondo.>> di nuovo la stanza cala nel silenzio e li prima dove c'era Federico adesso c'è solo il frappé che rotola a terra <<Dall'altra parte.>> mi giro verso la mia destra e appena accanto al moro c'è un nuovo ospite <<Ti presento Lorenzo.>>
<<Speriamo che questo non cerchi di ammazzarmi.>> commento ironica.
<<Quindi tu sei la sopravvissuta.>> i suoi occhi senza iride né colore mi scrutano.
<<Sì, è una lunga storia.>>
<<La sappiamo, non si parla d'altro che di te.>>
<<Deve essere triste allora.>>
<<Andiamo al sodo?>> subentra Fede.
<<Il demone mi ha detto che ti serve qualcosa che solo io posso procurarti.>>
<<Sai già di cosa si tratta?>>
<<Sì.>>
<<D'accordo, cosa ti serve?>>
<<Che lo ammazzi.>> da dietro la schiena estrae un panno nero che quando apre rivela tre punti luce <<Uccidi Jax o lui ucciderà te.>>
<<Come lo trovo?>>
<<Lui troverà te.>>
<<Ho imparato che voi Nephilim potete essere più specifici.>> Federico sghignazza.
<<Non appena la luna sarà piena, prenderà possesso del tuo corpo e ti troverà, verrà a prenderti e nulla potrà mettersi tra di voi.>>
<<E tu credi che io possa farcela?>>
<<Se te lo dico non succederà.>>
<<Spero che tu abbia ragione.>> afferro la stoffa e stringo tra le mani le saette <<Ti ringrazio.>> lo guardo sparirmi davanti gli occhi per poi farmi rimanere sola con il demone.
<<Ti prego, non fare stupidaggini.>> mi abbraccia.
<<Cercherò di evitarle.>>
<<Aurora, non sto scherzando, se vedi che non può funzionare, scappa. Scappa e non voltarti indietro.>>
<<Ci rincontreremo.>>
<<Spero non ce ne sarà il bisogno.>>
<<Ti voglio bene.>>
<<Buona fortuna.>> e di nuovo io, sola. Ora più consapevole come non mai. Se le parole con lui non basteranno ucciderò quel figlio di puttana. Ucciderò Jax. Sto per afferrare di nuovo lo zaino quando sento delle voci provenire dal pianerottolo. Mi blocco addosso al muro e mi tappo la bocca con la mano.
<<Edoardo calmati!>> oh no.
<<È stata qui.>> un fortissimo botto e riesco già ad immaginare la porta principale che sbatte al muro.
<<Continueremo a cercarla, ma ti devi calmare.>>
<<Come.. calmare? Se ne è andata nel bel mezzo della notte, non... è come se fosse sparita. Non c'è a casa sua, né da sua zia, da nessuna parte. Se Jax->>
<<Se, non succederà. Adesso andiamo via prima che chiamino qualcuno. Aurora non può essere andata lontana.>> sento qualcosa rompersi e i passi diventare sempre più lontani.
<<Edoardo.>> esaspero. Afferro la torcia e la spengo, ma tutte le certezze che avevo spariscono non appena Nicola mi si piazza davanti <<Zitto. Ti prego. Nicola zitto.>> gli tappo la bocca.
<<Cosa stai facendo Aurora?>> sussurra.
<<Andatevene a casa.>>
<<Vieni con noi.>>
<<No, Nicola ti scongiuro, se tu dici mezza parola io non ti parlerò mai più.>>
<<Tu sai quanto possa minimamente stare male Edoardo? Quanto siamo stati male tutti noi? Pensano ti sia successo qualcosa e stiamo morendo dalla paura.>>
<<Lo so Nicola, ti giuro che lo so, ma io non voglio che voi dobbiate affrontare i miei problemi, andatevene a casa, io tornerò.>>
<<Non tornerai, non puoi farcela da sola.>>
<<Grazie per la fiducia ma mi arrangio con quello che ho.>>
<<E cos'hai esattamente?>>
<<Queste.>> scopro i tre punti luce <<Nicola, torna a casa. Tornaci e tieni d'occhio Edoardo, non fargli fare nulla. Voi tutti non fate nulla.>>
<<Se scoprisse che ti sto facendo scappare mi aprirebbe lo stomaco e con le budella ci farebbe i fiocchi di natale.>>
<<Allora non farglielo scoprire.>>
<<Nicola?>> la voce di Francesco si libera per la stanza <<Edoardo sta dando di matto, dove sei?>>
<<Vai, ti scongiuro.>>
<<Promettimi che tornerai.>>
<<Nicola, vai!>>
<<Promettimelo!>>
<<Te lo prometto, ora vai.>> mi accarezza la guancia e blocca Francesco in tempo.
<<Pensavo di aver visto qualcosa, niente da fare.>>
<<Secondo te la troveremo?>>
<<Certo che sì.>>
<<Viva?>>
<<Ma sei stupido?>> sento aderire la mano di qualcuno al collo dell altro <<Andiamo a bloccare quella bomba di Edoardo prima che esploda.>>
<<Noi non siamo Aurora.>>
<<Già...>>

Il Mio Cuore Chiede Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora