<<Quanto manca?>> la voce di Alessandro mi arriva lontana, quasi impercettibile mentre sono fissa a guardare l'acqua del fiume che scorre senza sosta. Può correre, può fuggire da sta terra maledetta.
<<My sol.>> sussulto quando la mano di Anibal si poggia sulla mia spalla <<Non vorrei proprio dirlo ma... è ora di salutarci.>> mi giro verso tutti che bene o male formano un semicerchio.
<<Io non so se noi ci rivedremo lassù, se ti ricorderai di me o io di te, non so neanche perché sprechiamo parole che non ricorderemo, ma sei una ragazza forte e meriti di essere felice.>> Nicola mi abbraccia mentre tutto ciò che gli esce dalla bocca si insedia nella mia mente sperando che non la lasci più.
<<Sei una maledetta, mi mancherai da morire.>> sorrido alle parole di Francesco e a stento trattengo le lacrime.
<<Mi dispi->>
<<Non dirlo neanche per scherzo.>> stoppo Alessandro prima che possa finire la frase <<Io ti ringrazio.>> gli afferro le mani e lo guardo negli occhi <<Ti ringrazio di tutto.>>
<<Ciao raggio di luna.>> mi scompiglia i capelli e davvero non posso fermare una lacrima.
<<Mi... dispiace di aver tentato di ucciderti... tre volte. E ti chiedo scusa per il tuo migliore amico.>> Delilah che si trova poco dietro Alessandro tiene le braccia incrociate e le ali le fasciano in modo perfetto tutte le curve.
<<Grazie.>> sorrido e mi prendo un momento sbuffando <<Mi dispiace davvero di avervi messo in mezzo a tutto questo enorme casino, ma non per essere egoista assolutamente, io lo rifarei un'altra volta, con voi ho un legame che va oltre ogni limite, e in qualsiasi modo andrà stanotte resterete per sempre con me. Grazie per tutto quello che avete fatto, per aver portato così tanta pazienza, per non aver rinunciato, quasi.>> guardo Delilah che stranamente anche se da poco a vedere sorride <<E per avermi protetto, vi voglio bene, ma un bene inspiegabile.>> senza farlo apposta i miei occhi si vanno a posare sulla figura di Edoardo che è poggiato al salice.
<<Ci rivediamo lì.>> tutti si allontanano e io mi avvicino al demone che non dice una parola e non mostra mezza emozione, ma nel momento in cui la prima lacrima si butta sul mio viso il suo muro crolla e mi ritrovo a singhiozzare tra le sue braccia.
<<Mi dispiace tanto.>> sussurra mentre le sue mani affondano tra i miei capelli <<Non fare così.>>
<<Non mi lasciare.>> afferra il mio viso e senza lasciarmi il tempo non stacca neanche per un secondo le sue labbra tra le mie.
<<Mi hai insegnato ad amare.>> mi sussurra tra un bacio e un altro <<Adesso devo insegnarti io a lasciar andare.>>
<<Non voglio lasciarti andare, non voglio.>> scuoto la testa.
<<Lasciami andare, lasciati andare.>>
<<Ti amo.>> e come un sesto senso quando l'ultimo bacio scatta qualcosa dentro di me precipita nel vuoto, come a dire "è finita, scendi dalla giostra."
Sento delle mani afferrarmi la spalla e riconosco il profumo di Nicola che senza cattiveria mi obbliga a dividermi dalla mia unica ragione di vita.
<<Dai Aurora, dobbiamo andare.>> mi allontana sempre di più fino a quando tra demoni e angeli si crea uno spazio che ammazza.
<<Edoardo Palmieri!>> urlo con un nodo in gola.
"Ti amo Aurora." come se fosse la prima volta un brivido mi corre lungo la schiena quando la sua voce mi entra in testa. All'improvviso una luce bianca nel bel mezzo della notte ci obbliga tutti a chiudere gli occhi per poi farsi sempre più tenua ma impedendo la visione del viso del creatore. Io, l'angelo del vento del Nord e quello dello Zodiaco ci inginocchiamo chinando la testa e una strana sensazione mi prende dritta al petto. Un'altra aura, più scura però, che si avvicina in forma umana, bello come nessun essere è mai stato.
<<Alzatevi.>> la voce che proviene dal Trono è calma e suscita in me ricordi che non riesco a mettere a fuoco. A dir la verità in questo momento nulla riesco a mettere a fuoco, non ricordo dove sono, tanto meno il perché. Eppure c'è qualcosa.. <<Vi starete porgendo molte domande al momento e lo comprendo, e vi darò risposte, ad ognuno di voi. Siete qui per un preciso motivo, una punizione vi fu data per un atto di tradimento e dopo averla scontata per anni ed anni finalmente le vostre pene sono terminate, adesso potete tornare a casa.>> alza pian piano una mano <<Angelo del vento del Nord, puoi andare.>> le ali del ragazzo si spalancano con euforia e dopo un inchino spicca il volo <<Angelo dello Zodiaco che controlli la Bilancia, puoi andare a casa.>> casa.. casa.. <<Angelo del lunedì, la quale possiede i poteri della luna, puoi tornare a->>
<<Casa.>> sussurro.
<<Oh.>> esclama sorpreso <<Certo che sì.>> guardo alla mia sinistra e noto tutti i demoni perfettamente immobili che mi osservano. Le ali nere ricadono perfettamente rilassate su ogni corpo e gli occhi rossi si differenziano dal nero <<Angelo del lunedì.>> il Signore richiama la mia attenzione e io abbasso lo sguardo <<Qualcosa ti turba?>>
<<Mi dispiace.>> sussurro con un filo di voce <<Mio Signore chiedo perdono, ma quella non è casa mia.>> un vuoto nel petto continua a tormentarmi senza tregua.
<<Certo che non lo è.>> solleva il palmo della mano e tutt'intorno improvvisamente si ferma, l'acqua non scorre più e anche i due angeli si sono fermati in cielo ignari quanto me di quello che sta succedendo.
<<Con tutto il rispetto mio Signore, ma c'è questa sensazione che continua a perseguitarmi.>> abbasso lo sguardo sull'erba scura.
<<Forse qualcosa che ti manca?>>
<<Qualcosa... qualcuno.>> mi guardo alle spalle e un immagine mi arriva dritta davanti gli occhi.
<<Una famiglia.>> diciamo all'unisono. Mi giro di scatto senza poter leggere espressione sul volto, ed è per questo motivo che mi concentro su quella di Lucifero che mi osserva come se infuriato.
<<Ci penso io.>> mi spavento quando il Dio degli Inferi mi si avvicina velocemente.
<<Non toccherai una delle mie creature.>>
<<È una minaccia.>>
<<No, è qualcosa che nessuno può controllare.>> prende una breve pausa <<È l'amore.>>
<<Perdonatemi Signore, farò qualsiasi cosa per rimediare.>> mi inginocchio.
<<Non si può fare nulla per rimediare.>> dal Trono si alza la mano e improvvisamente, non sapendo come, ricordo. Il mio sguardo si posa istintivamente su quello di Edoardo e i suoi occhi rossi pian piano scompaiono.
<<E questo cosa significherà?>> la voce di Lucifero risuona nel buio della notte.
<<Angelo del lunedì.>> abbasso lo sguardo <<Vorrei che liberassi le tue ali.>> senza esitare le spalanco <<Chi sei?>> mi chiede.
<<L'angelo del lunedì.>> ma il silenzio continua a farsi strada tra tutti noi <<Aurora.>> sollevo la testa e mi focalizzo sulla luna <<Sono Aurora.>>
<<Che cosa vuoi Aurora?>> abbasso lo sguardo <<Non temere mia cara, nessuno è qui per giudicarti.>>
<<Tornare a vivere la mia vita.>>
<<Hai affrontato molto giungendo fin qua, vero?>> annuisco e calo i capelli di fronte gli occhi per celare le lacrime.
<<Sì, Signore.>>
<<Ma alla fine è per tua colpa che sei qua.>>
<<Sì, signore.>>
<<Il tuo legame da angelo è sbalorditivo, ma mai quanto quello che hai verso la tua famiglia e i tuoi amici. Per quante volte Io o Lucifero proveremo a cancellarti i ricordi, dentro di tè resterà sempre un vuoto.>>
<<Ringrazio infinitamente per la mia vita angelica, ma per quanto i poteri della luna scorrano nelle mie vene e per quanto le mie ali sapranno portarmi in alto, nessuno dei due saprà riempirmi il petto come lo fanno altre cose.>>
<<Come lo fa il demone?>> chiede sapendo già la risposta.
<<Chiedo venia.>> dopo un lungo silenzio dal Trono si alza un sospiro.
<<Hai disubbidito una volta coinvolgendo tantissime creature celesti e di Lucifero che non c'entravano nulla, sei riuscita a provare sentimenti per il demone anche in forma umana, hai rivelato la tua vera forma ad un comune mortale.>> chiudo gli occhi <<Ma non ti sei mai abbattuta, hai continuato ad aiutare chi potevi, hai rischiato il riposo eterno per ben tre volte, hai perso una persona che amavi e a breve ne avresti persa un'altra. La tua forza di volontà va oltre ogni immaginazione.>> alzo lo sguardo verso la luce e socchiudo gli occhi <<Sarò felice di farti scegliere la vita che meglio desideri.>> le labbra mi tremano e mi copro la bocca con una mano.
<<La ringrazio.>>
<<Rinuncerai davvero a tutto questo per dei mortali?>> Lucifero alza un sopracciglio studiando ogni mia mossa.
<<Lo farò per la mia famiglia.>>
<<Quindi scelta é stata fatta.>> il Trono richiama la mia attenzione ma viene interrotto.
<<Preferirei la morte a dover dirle addio, mio Signore, la supplico.>> Edoardo si inginocchia a cospetto di Lucifero.
<<Non penso che Lucifero impedirà questa eccezione.>> il Trono risplende di luce e il Signore degli Inferi ruota gli occhi al cielo.
<<Oh beh.>> Nicola pian piano atterra ritraendo le ali <<Rinuncio anche io. Non voglio abbandonare la mia famiglia.>> e al fianco di Edoardo ci si posiziona Francesco inginocchiandosi a sua volta. Cerco di bloccare le lacrime, ma fatica inutile quando Alessandro decide di avvicinarsi al suo fianco.
<<Non sei obbligato.>> dice Edoardo.
<<Lo so.>>
<<Delilah?>> Lucifero richiama la sua attenzione.
<<È stato un piacere immenso, ma questa non è la vita che fa per me.>> mi guarda <<Spero tu possa vivere il tuo sogno ed essere finalmente felice.>>
<<Grazie.>> annuisco e la guardo spiccare il volo.
<<Angelo dello Zodiaco?>> tutti alziamo lo sguardo verso Anibal che mi guarda.
<<Torna a casa.>> annuisco impercettibilmente.
<<Meriti di essere felice.>>
<<Ti voglio bene Anibal.>>
<<Addio my sol.>> e anche lui, sparisce.
<<Questo è davvero inaspettato.>> dal Trono arriva una leggera risata <<Così sia allora.>> il fiume ricomincia a scorrere e all'improvviso il buio della notte viene riempito da milioni di ali che sbattono verso il cielo.
<<Non ci posso credere.>> mi porto una mano alla bocca e sento i brividi quando tutti quegli angeli e demoni che erano sulla terra a causa mia finalmente tornano a casa.
<<Ritornate a casa, dalla vostra memoria non sarà tolto nulla, a parte qualche eccezione, vi ricorderete tutto e l'un l'altro, e non appena sarà ora, le vostre anime otterranno il riposo eterno.>>
<<La ringrazio, ringrazio entrambi.>> chino la testa e quando riapro gli occhi è sparito tutto, tutto tranne la mia famiglia. Piango, per la gioia, e mi accascio a terra. Sento i ragazzi lanciare un urlo di gioia e alzo lo sguardo per guardarli uno per uno <<Ce l'abbiamo fatta.>> sussurro.
<<Ce l'hai fatta.>> la voce di Edoardo mi arriva vicina e davvero scoppio in un pianto isterico mentre gli butto le braccia al collo. E stavolta non mi preoccupo davvero per quello che succederà dopo, ho tutto quello di cui ho bisogno, qui, e nessuno potrà portarmelo via.