Ormai sono passate due settimane da quando evito Edoardo ovunque e sono due settimane che non cesso nel pensarlo. Adesso sono qui in classe, di venerdì, mentre gli altri hanno appena iniziato la ricreazione, con Anastasia che è stata rapita da Giulia e Francesca che è con i suoi amici di quarto.
<<Raggio di luna! Stai sola?>> Alessandro appare alla porta.
<<Biondo della mia vita, che dici?>>
<<Perché non vieni giù?>> si siede sulla cattedra e fa penzolare le gambe avanti e indietro.
<<Non mi va.>>
<<Allora dovrò dare a qualcun'altra questo Kinder Bueno..>> esce dalla giacca la merendina e se la rigira tra le mani.
<<No! Dallo a me!>>
<<E io che ci guadagno?>>
<<Questa.>> esco dallo zaino la sua felpa piegata.
<<Ci sto.>> mi lancia il Kinder e io gli lancio la sua felpa <<Sa di te.>>
<<Beh, vuol dire che mi porterai sempre con te.>> rido mentre scarto la mia merendina.
<<È un onore.>> scuoto la testa e nascondo un sorriso.
<<Perciò che mi racconti?>> chiedo mentre incrocio le gambe sotto il banco.
<<Hai visto anche te, oggi mi hanno ripreso solo due volte, dovresti essere fiera di me.>>
<<Hai avuto la fortuna di scappare a diritto o avresti subito anche lei.>>
<<Andiamo, non sei neanche un po' fiera di me? Io mi ci impegno.>> dice alzandosi in piedi sulla cattedra.
<<Allora sono fiera di te.>> inizia a saltare da un banco ad un altro fino ad arrivarmi davanti al viso.
<<Lo sei?>> sorride. D'un tratto ciò che ho intorno sparisce quando i tuoi occhi catturano i miei. È bellissimo. Gli occhi azzurri sono coperti dai capelli biondi, e le labbra sembrano un bocciolo di rosa.
<<Mi sol! Ti ho trovata finalmente!>> sobbalzo e guardo verso la porta, trovando Anibal a braccia aperte <<Discúlpeme, ho interrotto algo?>> saett lo sguardo tra me ed Alessandro in piedi sopra di me.
<<Anibal.>> il biondo salta giù dal banco e va verso la porta <<Bimba, ci rincontreremo.>> fa un inchino e sparisce.
<<Wue spagnolo, come ti va?>>
<<Ay bambina, porque eri con quello?>>
<<Alessandro? Siamo amici.>>
<<Mi sol Alessandro no tiene amigos.>>
<<Neanche io, forse è per questo che andiamo d'accordo.>>
<<Non dire così, hoy dopo la escuela vamos al centro, sì?>>
<<Ci sto.>>
<<Ay mi sol, ora me tengo que ir, non far tardi.>> mi manda un bacio e io lo afferro e pian piano la classe inizia a riempirsi. Perché Alessandro non dovrebbe avere amici?<<Mi sol, monta.>>
<<Moto, questa scuola è piena di moto e io sono ancora quella che prende l'autobus.>> indosso il casco e monto. Per arrivare al primo centro commerciale ci vorranno su per giù venti minuti che in realtà passano più in fretta del previsto, non c'è nessuno per strada.
<<Arrivati.>> scendiamo dalla moto e porto il casco al braccio, per poi iniziare la nostra lunga passeggiata per arrivare alla fine del percorso e mangiarci i nostri hotdog <<Allora, quiero saber tutto su te.>>
<<Tutto?>>
<<Sì! Quieres hacer amicizia o no?>>
<<Si ma non so che dire.>>
<<Quello che ti piace.>>
<<Mi piace cantare, disegnare, cucinare, stare con gli amici e con la famiglia.>>
<<Che musica te gusta?>>
<<Ascolto tutto in generale, forse il pop è il mio preferito.>>
<<Quando disegni?>>
<<Quando sono arrabbiata o triste, anche quando mi prende bene in realtà.>>
<<Ti piace fare i dolci?>>
<<Sì, molto.>>
<<Raccontami dei tuoi amici.>>
<<Beh, ci sta Alessia che è la mia migliore amica insieme a Tiziano, poi Anastasia e Francesca. Loro sono i principali, ce ne stanno altri ma sono più conoscenti.>>
<<Tieni molto a ellos, sì?>>
<<Molto, sono la mia seconda famiglia in realtà.>>
<<E la tua famiglia invece?>>
<<Siamo molti, otto nipoti, qualche pronipote, una nonna santa, qualche zio e zia e poi mamma.>>
<<Y tu papà?>>
<<È andato via nove anni fa.>>
<<Ay mi sol, mi dispiace.>>
<<In realtà non ricordo molto, era sempre fuori per lavoro e tornava nel weekend ma quando ci stava dormiva per aver bevuto troppo.>>
<<Ti manca?>>
<<No, cioè, non so come sarebbe vivere con un padre dentro casa, ma non mi manca.>>
<<Tu sì que eres una chica davvero fuerte.>> alzo le spalle e accarezzo le tende di una camera riprodotta <<Y l'amore?>>
<<In realtà non sono proprio fortunata.>>
<<Y por que?>>
<<Insicurezze?>> mi guarda perplesso <<Penso di non essere abbastanza, che non posso dare ad un ragazzo quello che vuole e quindi inizio ad allontanarlo da me spezzandogli il cuore a lui e a me.>>
<<Perché tu crees di non essere abbastanza? Sei una bella ragazza, sia fuori ma soprattutto dentro.>> dice indicandomi il cuore e io sorrido.
<<Non lo so, è il mio carattere.>>
<<Mi sol, no te preocupes!>> mi da una spallata e finalmente ci mettiamo in fila per mangiare <<Ogni persona ha i suoi tempi, tu saprai quando llegará tu momento.>>
<<Penso di sì.>>
<<Devi solo preoccuparti de ser feliz, non te preocupes per il futuro niña, vive el presente.>>
<<Non che sia migliore.>> prendiamo i nostri ordini e ci sediamo ad uno dei banconi che affaccia sui parcheggi.
<<Qualcosa ti turba?>>
<<Edoardo, lo conosci vero?>>
<<Difícil non conoscerlo.>>
<<C'è qualcosa che sai dirmi di lui?>>
<<C'è qualcosa che vuoi sapere?>> la malizia nella sua voce mi fa sorridere.
<<Tutto quello che sai in realtà.>>
<<Déjame pensar..>> so che non ci sta pensando <<Todo lo que so di lui è che è un bravo chico, non si direbbe ma è così. Io ci andavo alle elementari, ci siamo solo allontanati ma parliamo ancora. Combina qualche guaio claro, ha tante ragazze dietro.>> sento lo stomaco aggrovigliarsi al pensiero di lui e la biondina <<Ma è un grande amico, siempre ayuda a todos y specialmente non è mentiroso.>> non è un bugiardo eh...
<<E che sai dirmi sulla biondina? Vedo che molto spesso vi gira intorno.>>
<<Ay mi sol, no es que estás gelosa?>>
<<No! Voglio solo sapere perché vi ronza intorno nonostante siate entrati poco fa, la conoscete? >>
<<La hermana de Alessandro.>> alla sua affermazione la coca-cola mi va di traverso.
<<È sua sorella?! Ma la biondina?? Hai capito chi!? Bassa, bionda finta, occhi chiari!>>
<<Sì, sangue del mismo sangue.>> per un attimo ripenso alla figuraccia di quando ho detto ad Alessandro che vorrei picchiarla.
<<La sorella di Alessandro se l'è fatta con il mio ex!? La sorella di quel povero ragazzo!?>> non mi riprenderò mai più <<Potrei letteralmente scoppiare a piangere.>> mi infilo le mani tra i capelli <<Sono così diversi, come fanno ad essere fratelli!?>>
<<Mi sol, buon sangue no miente. Nè Alessandro è come si presenta tanto meno la sorella è come appare.>> estrae dalla tasca un soldo <<Vedi, i fratelli di cui parliamo sono come questa moneta, hanno due facce e nessuno sa quale capiterà se quella vera.>> gira la moneta verso la scritta 1 <<O se quella falsa.>> dice girandola verso il retro <<Alessandro e la sorella sono due persone da mantenere a distanza.>>
<<Ed Edoardo?>> chiedo mentre guardo i cubetti di ghiaccio che si sciolgono in fondo al bicchiere.
<<Non farti engañar por la apparenza.>> si libera delle briciole sulla maglietta e si stiracchia. Anche Anibal è un davvero bel ragazzo.
<<Qualche tempo fa a ricreazione ho per sbaglio origliato una conversazione e da quel giorno c'è un nome che mi perseguita le ore di vita, ho provato a cercarla ma non la trovo da nessuna parte.>>
<<Cual nombre?>>
<<Neoma.>> la faccia di Anibal diventa di colpo seria.
<<De quién lo escuchaste?>>
<<Edoardo e la biondina.>> sospira per poi riprendere la sua aria spensierata.
<<No te preocupes, no es tan importante como competir contigo.>> sorrido e scuoto la testa.
<<E invece te?>> chiedo.
<<Yo soy solo un chico que non vede l'ora di finire questa storia e tornare da dove è venuto.>>
<<Dalla Spagna?>>
<<Più in alto.>> mi scompiglia i capelli e va a prendere due gelati. Ma quindi è spagnolo sì o no?