Puoi

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Saluto anche Francesco che viene riaccompagnato a casa dopo Nicola ed Alessandro. Mi mordo il labbro e lego i capelli in una crocchia disordinata.
<<Stai bene?>> Edoardo mi afferra la mano e da gas per tornare a casa.
<<Te lo saresti immaginato? Di ritornare a casa?>>
<<No. Tantomeno che tu avessi tanta forza da ricordarti dei vuoti che avevi.>>
<<Tu avevi dimenticato?>>
<<Sì.>> annuisco.
<<È finita, vero?>>
<<Sì, ora possiamo tornare a casa.>>
<<E sei preoccupato, nel senso, vivrai una vita mortale senza poter volare, senza i tuoi poteri. Tutto per->>
<<Passare il resto della vita accanto alla persona che amo? Ne sono consapevole.>> spegne il motore della macchina e prende le chiavi di casa, che subito utilizza per entrare dentro.
<<Quindi tu non hai ripensamenti?>>
<<Perché pensi queste cose?>>
<<Perché tremo all'idea che tu possa pentirti.>> si gira a guardarmi e si avvicina pian piano prendendomi il viso tra le mani.
<<Io non ho rinunciato assolutamente a nulla con la scelta che ho fatto. Io ti sceglierei sempre, perché tu sei tutta la mia vita Aurora. Te lo ricorderò ogni giorno se vorrai, ti dirò quanto io possa amarti, quanto non posso vederti soffrire. È finita e non potrei essere più felice di passare il resto della mia vita insieme alla persona che amo.>> mi asciuga una lacrima sfuggita al mio controllo <<Adesso ci sdraiamo e iniziamo una vita normale.>> sorrido e annuisco quando mi afferra la mano e ci sediamo sul divano.
<<Una vita normale. Suona bene.>> sospiro.
<<L'importante è che rinunci nel fare i pancakes.>> mi giro a guardarlo.
<<Perché scusa?>> scuote la testa e gli stringo la coscia con la mano <<Perché?>>
<<Perché non sono la tua specialità.>> spalanco la bocca <<Dai non te la prendere, hai tante altri doti.>>
<<Che cos'hanno che non va?>>
<<Sono amari, e ti escono neri.>>
<<Questa è cattiveria.>>
<<No, è verità. Non sai farli.>>
<<Ma vuoi essere picchiato nelle tue prime ore da umano?>>
<<Mi chiedo cosa si provi.>>
<<Te lo faccio scoprire.>> gli afferro i capelli mossi e tiro la testa all'indietro.
<<Mi stai facendo perdere il controllo Aurora.>>
<<Non hai mai avuto il controllo.>>
<<Io ho sempre avuto moltissimo autocontrollo.>>
<<Quello lo chiamavi autocontrollo?>>
<<Nei tuoi confronti? Assolutamente.>>
<<Nei miei confronti?>> si passa la lingua sui denti e scuote la testa ridendo <<Oh->> annuisco <<Ti distraggo.>>
<<Se è così che vuoi definirlo.>> incrocia le braccia e chiude gli occhi.
<<Quindi sono in grado di farti cedere in qualsiasi momento.>>
<<No, posso controllarmi.>>
<<E se iniziassi a distrarti?>> ipotizzo.
<<Non cambierebbe molto.>> arriccio il naso.
<<Sicuro?>> lascio i capelli e inizio a tracciare ogni punto del viso fino a scendere sul pomo. Lo sento ridere <<La differenza tra me e te è che io sono stata umana da sempre, quanta pazienza ti rimane senza i tuoi poteri?>> il mio abbassamento di voce so che è una cosa che gli peserà particolarmente.
<<Molta.>> mi avvicino all'orecchio e glielo mordo leggermente per poi succhiargli il lobo. Si schiarisce la voce e ride di gusto. Sto per rifarlo quando mi allontano e con il pollice mi asciugo le labbra <<Perché ti sei fermata?>> mi guarda.
<<Eri vulnerabile.>> lo squadro e lui spalanca la bocca. La stessa cosa che mi disse lui quando subentrò tra me e Raffaele. Mi afferra per il polso e mi fa sdraiare sulle gambe.
<<Sei stanca?>> inizia a riavviarmi i capelli dietro l'orecchio.
<<Sono tutto.>>
<<Perché non vai a farti una doccia? Dopo ci mettiamo sotto le coperte e vediamo un bel film.>>
<<Dipende se fai i pop-corn col cioccolato.>>
<<Dipende cosa ottengo in cambio.>> mi alzo a sedere.
<<Neanche immagini.>> sorrido e mi avvio verso le scale ma mi blocco al primo gradino. Tutt'un tratto il fiato mi si blocca in gola e la testa mi inizia a girare.
<<Aurora.>> mi giro verso Edoardo che è appena dietro di me.
<<Scusami io->>
<<Nulla. Tu nulla.>> mi prende per mano e inizia a salire le scale fino in bagno, dove accosta la porta.
<<Resti con me vero?>> sussurro.
<<Certo.>> annuisco e senza esitare mi spoglio completamente di tutto e lo stesso fa lui. Abbasso lo sguardo e una lacrima mi sfugge al controllo quando con le dita sfioro la cicatrice sul fianco.
<<Mi sento una stupida.>> scuoto la testa e mi tappo la bocca <<Mi sento... una stupida.>>
<<Perché dici questo?>> con due dita mi alza il mento obbligandomi a guardarlo negli occhi.
<<Perché sì, perché ho paura di restare sola, del buio, ho paura di tutto ormai. Penso che ti stuferai, che a breve te ne andrai, ho paura di quello che succederà dopo, mi sento così inutile. Ho un peso nel petto e non capisco cosa sia. Dici che non ti pentirai della tua scelta ma non posso non pensare al fatto che magari un giorno troverai di meglio che un sacco di problemi e insicurezze.>> i miei occhi straripano di lacrime e i singhiozzi sono sempre di più <<Mi sento così stupida.>> scuoto la testa e mi allontano andandomi a mettere sotto la doccia.
<<Aurora.>> blocco lo sportello per non farlo entrare.
<<Mi dispiace.>> sussurro ma sobbalzo quando mi rendo conto che si può aprire anche da fuori. Edoardo entra e subito il getto d'acqua lo colpisce.
<<Pensi che io non mi senta inutile?>> lo guardo <<Prima avevo la possibilità di vegliare su di te come nessuno al mondo. Potevo sapere cosa pensavi, se ti trovavi in pericolo, se eri felice o triste, o arrabbiata. Potevo proteggerti.>> sussurra <<Ho paura che per te non sarò abbastanza, che potrai sempre trovare di meglio.>>
<<Anche tu potresti trovare di meglio.>>
<<Non quando per me ci sei solo tu Aurora, devi capirlo che per me non ci sarà mai nessun altra.>>
<<Non voglio che cambi nulla. Resteremo quelli di sempre, quelli di cui tutti parlano a scuola e dovunque perché lei sembra stupida ed innocente e invece lui uno stronzo alto scoprendo poi che è tutto il contrario.>> ride <<Saremo i soliti Aurora ed Edoardo, con o senza poteri. Lo saremo fino alla fine.>>
<<Anche quando ti chiederò di sposarmi?>> lo guardo.
<<Sì, anche in quel caso.>> ridacchio.
<<Aurora, io voglio che da oggi in poi parli con me. Che ti sfoghi, che ridi e piangi più di adesso. Non potrò sapere cosa passerà per quella tua testolina ed oltre ad immaginarlo non posso fare altro, ma devi promettermi che mai ci sarà qualcosa che ti darà fastidio o di cui avrai paura me lo dirai.>>
<<Dovrai fare lo stesso anche tu.>>
<<Non ero io il punto di interesse.>> rido e mi accarezza la guancia <<E comunque non ho ancora dato il mio primo bacio da umano.>> borbotta e io sorrido.
<<Dovrei sentirmi onorata ad essere io.>>
<<Qualcuno ha mai detto che sarai te?>> spalanco la bocca e gli tiro un pugno nello stomaco facendo piegare leggermente.
<<Dov'è finito tutto il discorso di tre secondi fa?>>
<<E le tue lacrime?>>
<<Dileguate insieme all'acqua.>>
<<Aurora, Aurora, Aurora.>> scuote la testa <<Posso avere l'onore?>> mi afferra il viso tra le mani e fa saettare lo sguardo tra i miei occhi e le labbra.
<<Puoi.>> rido e allaccio le braccia intorno al suo collo, lasciando che le nostre bocche si rivendichino il ruolo di possesso.

Il Mio Cuore Chiede Di TeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora