Tu portami a vedere il mare!

Capitolo 63

Anna pov's
Io ed Aron abbiamo passato tutto il pomeriggio stando lontani, sono abbastanza arrabbiata e nemmeno lui viene vicino a me, sinceramente non mi va di litigare quindi lo saremo per metà finché non parliamo. Mi sto annoiando qui decido di alzarmi e correre in cucina, sono così arrabbiata che ho bisogno di sfogarmi facendo qualcosa, e cosa c'è di meglio se non preparare un dolce? Inizio a cercare una ricetta e preparo gli ingredienti.
Aron: che fai?
Anna: preparo un dolce, ma meglio che tu esca, non mi va di ritrovarmi sporca di farina e poi Ale dovrebbe tornare da un momento all'altro e di farla urlare proprio non voglio è insopportabile quando le si sporca casa.
Aron: ti guardo solo tranquilla, resterò seduto qui e mi alzerò solo nel caso ti servirà una mano.
Anna: ok.
Aron: sei arrabbiata con me, ti conosco.
Anna: ma no tranquillo.
Aron: Anna..
Mi fa strano sentirmi chiamare col mio nome.
Anna:si Aron ma non è nulla, adesso mi passa.
Aron: se ti abbracciassi?
Anna: no meglio che resti li, faremmo danni.
Aron: sai che vederti così, un bel pantaloncino corto, sei davvero sexy.
Anna: se sei eccitato, adesso te lo tieni quando ne avevo voglia io me ne hai dette di tutti i colori.
Aron:ma io scherzavo.
Anna:ed io no, quindi resta lì fermo e buono.
Inizio a versare gli ingredienti che mi chiede la ricetta quando una domanda di Aron mi lascia spiazzata.
Aron: e se andassimo a vivere insieme?
Anna: intendi venire qui?
Aron: no intendo tu da me, o magari cambiare casa, voglio stare con te, sai abbiamo bisogno della nostra privacy, scopare e urlare come pazzi senza preoccuparci del e se ci sentono? A breve arriverá un bambino o bambina quel che sarà, e come tu mi dicesti una volta non ami tanto loro e le loro urla e presto qui c'è ne saranno tante.
Anna: e tu accetteresti di non avere figli?
Aron:se tu starai con me per sempre si non importa, più sesso per noi.
Anna: Aron, dico sul serio, non arriverai un giorno a farmi quella domanda? E se capiterà?
Aron: se capiterà, me ne parlerai ovviamente senza fare nulla e decideremo con calma cosa fare.
Anna: ok.
Aron: allora che mi dici? Verrai a vivere con me?
Anna: si, ma un giorno, quando torneremo dal nostro viaggio di nozze voglio entrare in quella casa sposata con te.
Aron: lo voglio anche io.
Lo guardo, ci sorridiamo. Vorrei baciarlo ma sono impegnata a mescolare gli ingredienti e poi sento la porta aprirsi.
Ale:ehy, siamo tornati, spero voi siate vestiti e presentabili.
Aron:siamo in cucina e lo stiamo facendo sul tavolo.
Ale:raga oddio ci mangiamo li.
Anna: ahaha scema dai entra, Aron è stupido, nessuno lo sta facendo, l'unica cosa che sto facendo è una torta su su che vogliamo sapere.
Ale: ahaha Aron, ok arriviamo.
Ale e Miguel entrano in cucina e come sempre corre a vedere cosa sto combinando.
Ale: ma lo sai che secondo me non si fa così?
Anna: così ha detto la ricetta.
Ale: strano.
Anna: dai smettila e dicci allora? Chi ha vinto il mio team con Miguel o il tuo con Aron?
Ale:uffa, ha vinto il vostro team è un maschietto.
Aron:un piccolo bambino da coccolare, sarò lo zio più felice del mondo lo vizier...
Ale: Aron ti prego, l'ultima cosa che voglio è un bambino viziato.
Anna:bella Miguel, abbiamo vinto, secondo me dovremo andare a festeggiare.
Aron: si dai cena fuori stasera.
Ale:ok dai.
Miguel:presto ci sarà un'ometto in casa a cui insegnerò come conquistare le donne.
Ale:oddio, Miguel io di te ho paura a volte lo sai? A questo bambino insegnerai solo ciò che a me starà bene.
Miguel:sisi, non vedo l'ora di averlo tra le braccia.
Anna:manca un bel pó.
Aron:proprio così, ah Ale verresti due minuti con me?
Ale: si arrivo.
Anna: dove andate?
Ale: boh ahaa resta li e continua quella sorta di pastella che hai tra le mani.
Anna: secondo te di cosa dovranno parlare?
Miguel: non saprei, eh mi sembri in difficoltà dai lasciati aiutare con questo.
Lascio la ciotola per fare spazio a Miguel, vado verso il lavandino per lavarmi le mani e guardo sempre la porta vorrei sapere di cosa stanno parlando.
Ale pov's
Aron mi ha portata in camera, di cosa mi vorrà parlare?
Ale: Aron cosa è successo?
Aron:nulla tranquilla non spaventarti.
Ale: non sono spaventata ma curiosa scemo.
Aron:stasera alla cena ho intenzione di fare la proposta ad Anna, sai abbiamo sprecato tanto tempo e sono successi tanti o meglio troppi casini.
Ale:si lo so, e secondo me è un'idea bellissima, ma cosa c'entro io?
Aron:ti sarai la mia copertura, voglio che non se lo aspetti, so che farà di tutto per farti parlare ma ti prego non dirle nulla, voglio chiederle di essere mia moglie e devo trovare un modo perfetto.
Ale:Aron devi sapere che in qualunque cosa abbia in mente, ad Anna tutta questa perfezione non interessa, a lei basta il tuo amore, puoi farle la proposta anche in questo momento per lei sarebbe bellissimo, quindi non impazzire, lei non guarda la perfezione, ma guarderà solo e sempre te e l'amore che prova.
Aron: allora mi dici di farle una proposta all'improvviso senza preparare nulla, in quella sala del ristorante?
Ale: proprio così, Anna ti ama e tu ami lei questo basta, su torniamo di la e cazzo sono emozionata.
Aron:lo sono tanto anche io.
Ale: voi due siete perfetti insieme.
Aron mi sorride per poi tornare in cucina. Entro e vedo Anna seduta e Miguel infornare quella torta.
Ale: cosa succede?
Anna: ho capito di essere negata a fare la pasticcera, mi dispiace Aron
Aron:tranquilla, i dolci me li farà Ale basta che tu sia perfetta in...
Ahh Aron sempre un pensiero fisso eh, lui è Miguel sono proprio migliori amici.
Anna:ahaha, prometto che li non ti deluderò mai.
Aron:ahaha.
Ale: noi dobbiamo prepararci, abbiamo una cena stasera, guardo Aron stando attenta a non far vedere quello sguardo ad Anna.
Anna:ma la torta in forno?
Ale: lasciala, si deve cuocere, poi c'è il timer apposta per avvertirci, su su a prepararci.
Prendo Anna salutiamo Aron che doveva andare a casa sua per prepararsi, per poi correre anche noi a prepararci.