Quattordici

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Quando alle 4:30 scattano le sveglie di entrambi i cellulari, saluto l'alba in maniera molto zen:
"Ma che cazzo".
"Buongiorno anche a te", mi dice di rimando, avvicinandosi per baciarmi. Gli metto una mano sulla bocca e gli dico:
"Prima ci laviamo i denti e poi ci baciamo, ammesso di averne il tempo che dobbiamo muoverci".
"Ma chi se ne frega!", mi risponde stampandomi un bacio sulle labbra mentre si alza. Ma come diavolo fa a essere così pimpante a questa ora infame del mattino?
"Vado prima io?", mi chiede indicandomi il bagno.
"Mmmmhhhh", rispondo, i piedi fuori dal letto ma la testa ancora chissà dove.
Intanto che lui è in bagno io mi vesto, poi ci scambiamo e io vado a fare la pipì e sciacquarmi la faccia.
Dopo cinque minuti lui è perfetto, sembra pronto per una conferenza stampa, giacca, cravatta, pettinatissimo.
Io sembro in pigiama anche se formalmente sono vestita.
"Non ti fai la doccia?", mi chiede.
"No, ho deciso che non mi laverò mai più per protestare contro le sveglie alle 4:30".
"Ne prendo atto e promulgherò appena arrivo un DPCM per regolare i comportamenti di chi vuole congiungersi carnalmente col Presidente del Consiglio"
"Cazzi tuoi, arrangiati con Federica"
"Chi è Federica?"
"La mano a-"
"Ho capito, basta così".
Scendiamo nella hall, svolge le operazioni di check out e usciamo. Sono le 5, l'aeroporto non è lontano dalla città e a quest'ora non c'è traffico ma non dobbiamo comunque perdere tempo. Dopo un secondo che siamo usciti dal parcheggio dell'hotel ci troviamo davanti la macchina del lavaggio strade.
"No no no no no", inizio io.
"No, cazzo, no!", continuo. Siamo in una strada stretta e a senso unico, non possiamo sorpassare, se anche dovesse accostarsi di più non ci sarebbe comunque lo spazio per passare.
Ingrano la retromarcia e percorro un centinaio di metri a ritroso, poi infilo una traversa sulla destra però... contromano.
"Eleonora..."
"Lo so, lo so, non c'è nessuno!"
Esco dalla traversa con estrema attenzione e mi immetto in una strada più larga. Piccolo particolare, devo necessariamente attraversare la carreggiata, solcata da una evidentissima doppia striscia continua.
"Eleonora..."
"LO SO!"
Percorro quella strada, che nelle ore di punta è trafficatissima, decisamente molto oltre il limite di 50 km/h, vedo il semaforo in fondo alla strada passare da verde a arancione. Dato che ne conosco bene la sincronizzazione e so che purtroppo dopo 50 metri ce n'è anche un altro, accelero anziché frenare e quando arriviamo sotto scatta il rosso. Io ovviamente passo.
"ERA ROSSO!"
"Non era proprio rosso... quasi rosso. Arancione carico, diciamo. Lo vuoi prendere l'aereo?"
"Ecco, lo vorrei prendere, nel caso di specie arrivare vivo in aeroporto!"
"Eeehhh quanto la fai lunga. Non muoriamo mica, al massimo mi arrivano settordici contravvenzioni, ma poi tu dici alla Lamorgese di togliermele, giusto?"
"No, io te ne faccio comminare altre! Per terrorismo stradale".
"Uh, mamma mia, che delicato".
"Comunque ho un'idea geniale", mi dice mentre siamo sulla superstrada deserta per l'aeroporto.
"Tipo?"
"So qual è il lavoro che potresti fare a Roma, se non ci fosse possibilità per l'insegnamento".
"Tipo?", ho il vocabolario di una quindicenne, al momento.
"Vista la tua guida come dire, sportiva, potresti sostituire Loi alla guida della mia auto blu", ride.
"È un complimento o un insulto?"
"Diciamo che guidi la macchina come io porto la moto", ride.
Mi giro a guardarlo e rido anche io.
Siamo arrivati, scendiamo e ci dirigiamo verso il check in. Nonostante abbia già fatto il check in online, le nuove direttive per il contrasto al coronavirus impongono che non si possano portare in cabina neanche i trolley prima consentiti. Vedo l'impiegata riconoscerlo nonostante la mascherina e dirgli "Faccia buon viaggio Presidente". Lui ricambia con gentilezza, poi si riavvicina a me, si toglie la mascherina, io tolgo la mia e ci salutiamo con un bacio che se potessi tirerei anche su il piede destro, un bacio che Klimt spostati, Hayez vattene a nanna.
"Ultima chiamata per il volo Alitalia AZ1590 per Roma Fiumicino. Si pregano i signori passeggeri di recarsi immediatamente al gate 5 per l'imbarco immediato.
Last call for the Alitalia flight AZ1590 to Rome Fiumicino..."
Ci stacchiamo a malincuore, temo anche di avere gli occhi lucidi.
"Mi fai sapere?", mi chiede mentre mi accarezza il viso col dorso della mano.
"Certo".
"Ah, ricordati di Giovanni, il cameriere. Me lo fai, sì, questo favore?"
"Tranquillo".
"Ah, mandami un messaggio quando arrivi!" gli dico quando sta per scomparire dietro le porte scorrevoli che separano i controlli di sicurezza.
Mi fa il cenno di ok con la mano mentre le porte si chiudono.

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Angolo autrice

Un'idea dei baci che cita Eleonora quando si salutano in aeroporto. Per dire.

 Per dire

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