EPILOGO

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Settembre 2023

Questi ultimi tre anni sono stati incredibili, come vivere in una centrifuga di emozioni. L'arrivo definitivo di Amir a casa è stato un momento per me molto difficile e in certi momenti ha messo a dura prova anche il rapporto con Giuseppe, ma abbiamo combattuto, lui ha combattuto, per noi e il nostro amore.
Per fortuna ho avuto anche l'aiuto di mia madre che quando è stato necessario è venuta a stare con noi per periodi più o meno lunghi. Le ci è voluto un anno per smettere di chiamare mio marito "Presidente", e qualche altro mese per passare stabilmente al tu, ma ora incredibilmente vanno pure d'accordo, a volte hanno anche uno sguardo complice, generalmente quando tramano qualcosa contro di me.

Amir adesso ha cinque anni. Frequenta la scuola dell'infanzia, è cresciuto a dismisura, ed è estremamente intelligente, i deficit che pensavamo avesse si sono dileguati non appena è entrato a contatto con un ambiente sano che lo colma d'amore. È legatissimo al padre, che se lo porta anche a Palazzo Chigi dove è diventato la mascotte dell'intero governo, in più stravede per Niccolò che è la luce dei suoi occhi, lo segue ovunque e pende dalle sue labbra, e Niccolò ricambia le attenzioni del fratellino, cosa non banale per un quindicenne alle prese con le prime cotte e con decisamente altri pensieri per la mente.
Al momento sembra un bambino felice, non so quanto possano essere ancora profondi i segni di ciò che ha passato, è seguito da uno psicologo e finché ci sarà bisogno avrà sempre un aiuto.
Anche io continuo la mia terapia e sto riuscendo a tenere a bada i mostri. Mangio regolarmente, anche se continuo a non amare il preparare il cibo per me sola, mentre adoro cucinare per la mia famiglia, Niccolò ad esempio stravede per l'orata al sale cucinata da me. Valentina non riesce a capacitarsene, mi chiede il segreto, io le dico che la metto dentro il forno e me la dimentico lì ed è vero, lei ribatte che è perché l'orata sa di essere cucinata da una persona che è nata in una città di mare.
Può essere, chi può dirlo?

Mi manca la mia città? Immensamente.
Vorrei andare via da dove sono oggi? No, mai.
Quando pensieri tristi si affacciano alla mente mi basta guardare mio marito. Le tempie un po' più brizzolate di tre anni fa, forse qualche ruga in più attorno agli occhi, ma col sorriso immutato che mi fa reinnamorare di lui quotidianamente, come il primo giorno.
Litighiamo e ci mandiamo affanculo, ma lo facciamo perché ci piace fare la pace, dopo, la notte, quando chiudiamo la porta della nostra camera da letto.
Io continuo a sentire le farfalle nello stomaco quando si avvicina a me per fare l'amore, come la prima volta.

Oggi per lui, per noi, è una giornata importante, ci sarà il giuramento del suo terzo governo, dopo aver portato il precedente alla scadenza dei cinque anni della legislatura, impresa riuscita a pochi Presidenti del Consiglio della Repubblica Italiana, e sicuramente non facile nell'epoca post-Covid.
Questo nuovo governo sorprenderà gli italiani, non è stato fatto trapelare niente, anche il Presidente della Repubblica è stato d'accordo sull'opportunità di mantenere totale riserbo.
Incrocio le dita.

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LUI

Oggi inizia una nuova avventura, il nuovo governo, presieduto da me per la terza volta, dovrà giurare davanti al Capo dello Stato. Insieme al Presidente Mattarella, al suo secondo mandato, abbiamo scelto la via della riservatezza perché questo esecutivo ha un che, concedetemi l'immodestia, di rivoluzionario.
È composto solo da Ministre. Donne.
Ovviamente fra i vice ministri e i sottosegretari ci sono anche uomini, ma volevo che arrivasse chiaro e forte al Paese il segnale che le cose devono cambiare, che dare una svolta al nostro modo di pensare si può e si deve. Non è stato certo difficile trovare donne adeguate al compito, anzi, tutto il contrario, è stato difficile fare una cernita tra le tante splendide e competenti donne del nostro Paese. Mi ha fatto piacere inoltre avere subito la disponibilità dalle persone da me interpellate, solo una mi ha fatto penare, ho dovuto addirittura ricorrere a minacce di ritorsioni, non ne vado fiero, ma l'ho avuta vinta, alla fine.
Ci sono delle riconferme rispetto al mio precedente governo, e qualche spostamento, ma la maggior parte sono nuove alla politica, come volevo.
Sono orgoglioso anche che alle Pari Opportunità ci sia una donna transessuale perché è giunto il momento di spazzar via l'ipocrisia e dare a tutti, davvero a tutti, pari diritti e pari opportunità.
Ma sono comunque nervoso e emozionato, perché c'è qualcosa in particolare che mi sta molto a cuore.
Guardo i miei figli in fondo alla sala, vicino a mia suocera. Anche se i miei non sono venuti per via delle condizioni di salute di mio padre, mi sento sereno.
Si va in scena.

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TG1 delle 13.30

"Ha giurato oggi il governo Conte-ter ed è stata una sorpresa che ha lasciato a bocca aperta l'Italia. Nelle scorse settimane, infatti, le consultazioni con il Capo dello Stato sono state all'insegna della riservatezza più assoluta e mai in più di settant'anni di vita repubblicana si era riusciti a non far trapelare alcun tipo di indiscrezione. Il governo ha un impronta dichiaratamente di sinistra, perdendo la connotazione di "centro-sinistra" a cui eravamo abituati negli ultimi anni ed è interamente composto da donne, almeno nelle sue cariche ministeriali, e spicca tra tutti il nome della moglie del Premier, la professoressa Eleonora Serra, al Ministero della Pubblica Istruzione, nomina che immaginiamo creerà polemiche soprattutto nell'opposizione.
Ma diamo la linea al nostro inviato per la conferenza stampa che sta iniziando in questo momento".

"Sì, grazie. Ecco qui, seduti al tavolo i componenti del nuovo governo, pronti a rispondere alle domande dei giornalisti".

- Presidente Conte, come mai un governo di sole donne? È diventato un femminista?
- Beh, veda, io sono sempre stato femminista. Ho sempre pensato che se il mondo fosse governato da donne le cose andrebbero meglio, vediamo di darne prova qui in Italia.

- Presidente Conte, lei ha cambiato la denominazione di alcuni ministeri, quello dell'Istruzione è diventato della Pubblica Istruzione, quello della Salute è diventato della Sanità Pubblica. Un ritorno agli anni '70?
- Mah, guardi, ho voluto solo dare il segnale forte e chiaro che ci sono aspetti come la Sanità, l'Istruzione e le Infrastrutture, che lei ha dimenticato di citare, che sono i cardini del funzionamento di una nazione e come tali devono essere sotto il controllo dello Stato e lo Stato se ne deve far carico.
Però attenzione, non è impedita la libera iniziativa dei cittadini che vogliano fare impresa in questi settori, semplicemente lo Stato dovrà dare sempre priorità al pubblico, rispetto al privato, perché ricordiamoci che chi fa impresa si deve accollare anche il rischio della suddetta impresa e non deve farlo ricadere sulla collettività.

- Una domanda alla Ministra della Pubblica Istruzione: Professoressa Serra, c'è chi pensa che l'impostazione esposta poco fa dal Presidente Conte risenta anche di una sua forte influenza, dato che è nota la sua provenienza da ambienti politici e sindacali di sinistra. Cos'ha da dire a riguardo?
- Sicuramente in questi anni ci è capitato più volte di discutere se fosse opportuno o meno "collettivizzare" gli asset fondamentali dello Stato, trovandoci spesso su opinioni divergenti, ma le assicuro che qualunque conclusione a cui sia addivenuto il Presidente Conte è frutto solo delle sue analisi e dei suoi studi giuridici.

- Ministra Serra, se dovesse avere un altro figlio mentre è in carica, lascerebbe l'incarico per dedicarsi completamente alla famiglia?
- C'è un motivo per cui questa domanda non è stata fatta al Presidente del Consiglio? Anche i padri possono usufruire dei congedi parentali.

Si sentono risatine di sottofondo e vedo con la coda dell'occhio Giuseppe trattenere una risata.

- Presidente, non teme critiche per il fatto di aver dato a sua moglie un incarico così importante?
- No, non le temo. Me le aspetto, ovviamente, le abbiamo preventivate, ma sono pronto, siamo pronti, a respingerle al mittente. Veda, io è da tempo, dal mio precedente incarico, che cerco di convincere la Professoressa Serra a dare il suo contributo al lavoro del governo perché ritengo eccezionali sia le sue capacità che la sua preparazione. Ho dovuto persino sposarla, si figuri, per convincerla, ma ci sono voluti comunque questi tre anni per raggiungere il mio obbiettivo. (Risate di sottofondo. Io lo guardo male e lui mi fa l'occhiolino in diretta nazionale.)
Scherzi a parte, pensi agli Stati Uniti. Le posso citare tre consorti di presidenti: Eleanor Roosevelt, Hillary Clinton e Michelle Obama che hanno dato un contributo importante alla politica americana e alla presidenza dei rispettivi coniugi, importante ma allo stesso tempo ufficioso, allora perché non ufficializzare direttamente con un dicastero?


Alla fine della conferenza stampa c'è un piccolo rinfresco, al quale ovviamente sono presenti anche i familiari e qualche invitato. Cerco di stare vicina a mia madre per non farla sentire troppo a disagio in quel contesto così terribilmente formale, ma per fortuna c'è anche Giulia, meravigliosa con il suo pancione di otto mesi accanto al suo Roberto, che mi sostituisce a fianco a lei quando io sono richiamata ai doveri del mio nuovo ruolo.

La sera, a casa, guardo la mia famiglia. Giuseppe, mia madre che prepara Amir per la nanna e vengo pervasa da un senso di casa che non ho mai provato prima. Da domani la mia vita cambierà, un'altra volta e in un modo che mai avrei immaginato.
Mi affaccio alla finestra a respirare gli ultimi scampoli d'estate, decisa a godermi questa notte, l'ennesima notte in cui lascerò che l'amore sconvolga inesorabilmente la mia vita.


Fine.

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