I giorni passavano per Taehyung con ancora nessuna menzione a nuovi progetti esterni proposti da altri collaboratori della rivista.
Niente di niente: a metà ottobre, la proposta di Taehyung era ancora la prima in lista e il fotografo pensò quindi di iniziare a buttare giù il progetto.
Sandara gli aveva assicurato che se fosse cambiato qualcosa, lui sarebbe stato il primo a saperlo, ma erano già entrati nella seconda quindicina del mese e ancora non aveva ricevuto notizie.
La tentazione di mandare un SMS a Jungkook fu tanta, per sapere come stava e se lo avessero informato che la sua presenza era richiesta.
Mentre il dubbio lo arrovellava, sentì un bussare alla porta del suo ufficio.
«Avanti.»
Gli si presentò davanti un Mark sorridente vestito di una delizioso maglione color curcuma e jeans strappati.
«Signore buongiorno.» Si inchinò.
«Dimmi tutto, compagno di avventure.» Gli sorrise.
«La signorina Park voleva che lei avesse questa comunicazione.» E così dicendo gli appoggiò un foglietto sulla scrivania, che lui prontamente aprì e lesse.
«Ciao Taehyung, ti informo che il giorno 20 ottobre si terrà il photoshoot con il modello che avevi richiesto per il tuo progetto di copertina. Lo studio di fotografia del palazzo è già prenotato a tuo nome per tutto il giorno, il modello dovrebbe arrivare in mattinata. fammi sapere se ti serve ulteriore assistenza e non esiterò a inviarti rinforzi.
Buona giornata.
Sandara Park»Taehyung osservò sgomento quel messaggio.
«Poteva anche mandarmi un SMS, quante formalità.» Riappoggiò il foglietto sulla scrivania.
«I rinforzi lì menzionati saresti tu?» Chiese a Mark.
«Non lo so signore, non so cosa c'è scritto.»
«Falla finita Mark, sei il suo assistente: ti avrà già spiegato tutto.»
«Sì, i rinforzi sono io.» Abbassò lo sguardo come fosse colpevole di essere stato scoperto.
Taehyung ridacchiò.
«Va bene Mark, per ora di' pure alla signorina Park che non credo di aver bisogno di rinforzi, tanto là è già tutto allestito. La mattina vedo poi se chiamarti.»
«Va bene signore, buona giornata.»
«Buona giornata Mark.»Non appena la porta della stanza fu richiusa Taehyung ebbe modo di sfogare tutta la sua gioia interiore.
Si alzò dalla sedia di scatto, prese un bel respiro e a denti stretti iniziò a saltellare per la stanza dicendo a ripetizione: «Sì! Sì! Sì! Sì!»
Si sentiva così esaltato da non saper neppure come sfogare tutta quella contentezza che gli si era aggrappata allo stomaco e glielo faceva sobbalzare su e giù.
Strinse forte i pugni e guardò fuori dalla finestra con un sorriso a 32 denti.
Se qualcuno avesse aperto la porta in quel frangente lo avrebbe sicuramente creduto folle, ma la felicità era stata così tanta e improvvisa che lo aveva stordito e sul momento non gli sarebbe davvero importato nulla di essere scoperto.
Mentre pensava al fatto che avrebbe rivisto Jungokook, ebbe tutta l'impressione che il cuore gli fosse risalito fino in gola e di sentirlo pulsare distintamente.
In una frazione di secondo si era già immaginato i probabili futuri scenari e ognuno di questi gli aveva scatenato una contrazione del basso ventre.
Il calore dorato della luce che filtrava dalla tapparella e lo colpiva in volto, non era nulla in confronto a quello che avvertiva dentro di sé: dentro il suo petto bruciavano mille soli e portavano una calda sensazione di benessere ad ogni singola estremità della sua persona.
Tornò un attimo al mondo reale, uscendo dalle sue fantasie, e si scoprì ancora sorridente di fronte alla fredda città della quale si sentiva il re.
Gli occhi gli si inumidirono e lasciarono fluire brevemente le ansie e i malumori dei giorni passati senza Jungkook. Da quel momento nulla lo avrebbe più turbato, poiché il pensiero che da lì a tre giorni avrebbe rivisto il suo prediletto lo proteggeva meglio di come avrebbe fatto una spessa campana di vetro: si sentiva come se non potesse mai più provare la tristezza.
Con quella sensazione in petto, iniziò finalmente a buttare giù le sue idee per il progetto per poi metterle in ordine logico.
Man mano che ci lavorava su, sentiva aumentare il pizzicore al basso ventre e i pensieri poco professionali gli invasero di nuovo la testa.
«Meno male che ho tre giorni per prepararmi, perché così è impossibile.» Pensò mentre usciva dal suo ufficio per andare da Jackson a chiedere degli accessori, qualche abito dal magazzino, e materiale per la scenografia.
«Sarà dura.» Ridacchiò tra sé e sé.

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Chic
Teen Fiction⚠️ Avviso per correttezza⚠️ questa storia non ha una conclusione e non la avrà. Se vorrete iniziarla ugualmente, vi ringrazio e mi scuso. Taehyung è un fotografo esordiente introverso e perfezionista. Incontrerà il modello Jungkook con il quale ins...