Coco

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Quel bacio sapeva di alcol, ma aveva l'aroma di stoffa pulita, di profumo alla rosa e di tutta la purezza che Taehyung riusciva a dimostrare nonostante tutto. Era forse quella la caratteristica che Jungkook più ammirava in lui tra le altre: la capacità di proteggere la sua purezza di spirito a dispetto di tutto ciò che accadeva al suo corpo. Con lui nulla appariva peccaminoso o proibito e Jungkook si sentiva completamente a suo agio in quelle azioni che non gli erano mai parse tanto naturali e spontanee.
Muovevano le loro labbra le une sulle altre e piano piano l'aria della stanza sembrò farsi torrida.
Jungkook si staccò dalla bocca dell'amato, per togliersi la maglia.
«Fa caldissimo.» Disse mentre compiva quell'azione.
Se anche Taehyung avvisava una certa calura, a quella vista gli parve di raggiungere la temperatura di ebollizione di una pentola a pressione. Avvampò, incantandosi per un attimo sul corpo dell'altro, per poi si gettarsi di nuovo sulle sue labbra più famelico che mai.
Nella foga di quel bacio, scoprì una sicurezza mai avuta nel piazzarsi a cavalcioni su di lui, in modo da potersi spostare dalla sua bocca, alla mascella, al collo, fino alla clavicola.
Jungkook aveva nel frattempo iniziato ad ansimare pesantemente e gli scappò un piccolo gemito quando Taehyung raggiunse il capezzolo. Si sentiva terribilmente eccitato, ma completamente nelle mani del fotografo e la cosa non gli dispiaceva affatto in verità: tendeva sempre a voler arrivare alla svelta al punto, perdendosi tutti quei passaggi intermedi che eppure trovava così piacevoli.
Trasalì quando l'altro gli appoggiò una mano sul cavallo dei pantaloni e iniziò a massaggiarlo languidamente. Quello fu in momento in cui cominciò a perdere a mano a mano il controllo di sé: cadde con la schiena, ma portò le mani indietro su letto per evitare di sdraiarsi. Non voleva sdraiarsi, voleva ancora vedere Taehung con le sue gote rosse e i suoi occhi lucidi mentre lo toccava.
Come fosse riuscito ad avvertire il suo pensiero, il fotografo gli sbottonò i pantaloni e glieli sfilò velocemente, lasciandolo in mutande. Aveva un caldo tremendo adesso, il suo cuore batteva all'impazzata e così si liberò del pigiama restando in intimo a sua volta.
Si avvicinò nuovamente a Jungkook, che se ne stava lì a guardarlo come ipnotizzato, lo sdraiò sul letto mettendoglisi sopra e ricominciò a baciarlo e ad accarezzarlo con il cuore che gli martellava in gola.
Sentiva l'odore della candida pelle del modello avvolgerlo in modo rassicurante mentre scendeva ancora a baciare il suo corpo muscoloso. Sapeva di bagnoschiuma al pino e di sale, gli ricordava il mare e gli faceva venire voglia di immergervisi dentro nel modo meno metaforico possibile.
Arrivato a baciare poco sotto la pancia, sentì l'altro ansimare più forte e proferire in modo strozzato:
«A-aspetta, non ce la faccio.»
Si fermò in quella posizione, guardandolo con aria interrogativa e venne immediatamente travolto ancora una volta dalle umide labbra dell'altro che sembrava voler prolungare quell'attesa più del dovuto, ma a Taehyung questo non dispiacque.
Gli piaceva tremendamente baciarlo, sentire i loro volti così vicini e i loro respiri caldi mescolarsi ancora e ancora in quello scambio muto di emozioni.
Quell'atto tuttavia, per quanto pet entrambi fosse piacevole, non soddisfaceva a pieno il loro bisogno di stare insieme, di mescolarsi.
Taehyung ricominciò ancora una volta a massaggiare voluttuosamente tra le gambe di Jungkook, che ricominciò a sospirare tra un bacio e l'altro.
I loro petti, così vicini, erano sconvolti da un incessante pulsare e i loro corpi sudati scivolavano l'uno sull'altro come fossero fatti per interagire fin dalla nascita. Ogni loro azione risultava così naturale quando stavano insieme, che non dovevano nemmeno rifletterci su: la facevano e basta, senza pregiudizi, né timori.
Nonostante ogni loro incontro fosse a suo modo perfetto, ogni volta era sempre meglio per entrambi, che non avevano paura di chiedere per imparare come funzionasse il corpo dell'altro e il loro scopo ultimo non era propriamente quello di godere, quanto di far godere il compagno il più possibile.

Si baciarono a lungo una volta concluso e si coccolarono più del solito quella notte. Per tutti e due c'era stato qualcosa di ancora diverso tra loro, qualcosa di estremamente bello e rassicurante, forse un'idea o un'illusione che quei momenti potessero durare in eterno a dispetto del mondo fuori della stanza.




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