*3 settimane dopo*
«Daraaaa!» Urlò Minnie euforica, quando la vide passare nel corridoio del secondo piano, appena uscita dal baretto di Yoongi.
«Ti ho cercata dappertutto: non c'è Namjoon stamattina e stanno tutti perseguitando me.» Esordì trafelata.
«Buongiorno Minnie.» La salutò Sandara un po' sorpresa, un po' divertita da quel modo di approcciarsi. «Dimmi pure.» Le sorrise.
«Buongiorno Sandara.» Salutò a sua volta, riprendendo un po' di fiato. «Mi ha contattato Kim Jongin, il rappresentante dell'agenzia di modelli con cui abbiamo collaborato il mese scorso.» Spiegò brevemente. «Ha visto il servizio fotografico che è uscito su Gloss e ha detto di essere “letteralmente sbalordito” dal risultato.» Mimò con le dita le virgolette per citare in modo letterale le parole dell'uomo. «Vuole nuovamente collaborare con noi e stavolta dice che ci affiderà modelli ben più importanti.» Le parole le uscirono tutte d'un fiato, mentre le sue labbra non accennavano a stancarsi di sorridere.
La signorina Park sgranò gli occhi e sorrise a sua volta.
«Ci ha dato una scadenza Minnie? Qualche nome?» Domandò in uno stato euforico.
«Ho accettato, ma ho anche temporeggiato dicendogli che domani si sarebbe svolta la riunione per decidere il numero del prossimo mese e che avrei sottoposto l'offerta all'assemblea per decidere i modi e i tempi.» Le spiegò e a Sandara brillarono gli occhi.
«Capisco perché sei il vice di Namjoon, hai fatto benissimo Minnie.» Sorrise a 32 denti. «Vado immediatamente ad avvisare Taehyung e vediamo di buttare subito giù qualche idea prima del Consiglio di domani.» Affermò con aria determinata. «Hai da fare adesso Minnie?» Chiese cautamente.
«Veramente sì, ma posso affidare qualche compito a Yeonjun e appena mi libero vi raggiungo da Taehyung.» Propose la vicecaporedattore.
Sandara annuì e fece dietrofront per rientrare nel bar.
«Che fai Dara?» Le domandò la ragazza confusa, vedendola andare nella direzione sbagliata.
«Serve del caffè al ragazzo per fargli buttare giù la notizia con dolcezza, dato che il mese scorso era entrato in crisi nera.» Ridacchiò, mentre varcava la soglia del cafè.* * *
Zzzzzzzz zzzzzzzz zzzzzz
Taehyung si affacciò da dietro il suo PC con una buffa aria infastidita, cercando di capire da dove venisse quel maledetto suono. La sua mano destra stava sul mouse, mentre nella sinistra stringeva una bomboletta piena di insetticida.
Da quando era entrato quella mattina, una zanzara aveva deciso di prenderlo di mira, ma lui non era riuscito a scovarla nemmeno per sbaglio.
Il piano di quella maledetta succhia-sangue era forse farlo impazzire?
Ogni volta che prendeva in mano il contenitore di metallo, il rumore cessava, come se lei sapesse di essersi tradita con le sue stesse ali.
Per Taehyung era impossibile lavorare in quella condizione di tensione perpetua e la parte peggiore della faccenda era che lui stesso aveva aperto la finestra permettendole di entrare e fare cose da zanzara come se fosse a casa sua.
Come smetteva di guardarsi intorno e si concentrava sulla sua occupazione, lei tornava in attività, come tornano in attività i camion della spazzatura per le strade, mentre chi è in macchina ha fretta di andare a un appuntamento.
Era riuscito a scorgerla solo una volta in ben quattro ore di caccia infruttuosa e si era così tanto stancato di averla attorno che si arrese: si tappò il naso e iniziò a spruzzare insetticida in ogni angolo della stanza, poi chiuse tutto e andò a prendersi un caffè: dopotutto erano solo le 10:30 e si meritava una mezz'ora di pausa, considerato che non stava neanche lavorando su qualcosa di urgente.
Si avviò verso le scale per scendere al secondo piano e vide la signorina Sandara Park che saliva con qualcosa in mano.
«Dannazione, non posso farmi vedere a zonzo a battere la fiacca.» Pensò terrorizzato. «Non posso nemmeno tornare nel mio ufficio o quell'insetticida sterminerà anche me oltre che la zanzara.»
Si girò verso l'ascensore.
«Libero!»
Per una volta una cosa stava andando per il verso giusto: non poteva credere a quello che vedeva.
Si fiondò in ascensore facendo meno rumore possibile e andò a prendersi la sua meritata pausa al secondo piano, che inspiegabilmente appariva deserto.
Controllò un attimo il cellulare per accertarsi che l'ora fosse giusta. Lo era.
«Sono diventati tutti stacanovisti.» Pensò mentre apriva la porta a vetri. «Oggi sono io il fannullone.» Sorrise sereno tra sé e sé, sicuro di meritarsi quel momento di tranquillità e si sedette al tavolo.
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Chic
Teen Fiction⚠️ Avviso per correttezza⚠️ questa storia non ha una conclusione e non la avrà. Se vorrete iniziarla ugualmente, vi ringrazio e mi scuso. Taehyung è un fotografo esordiente introverso e perfezionista. Incontrerà il modello Jungkook con il quale ins...