Gabrielle Chanel

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“Buonasera Tae, sono tornato a casa adesso dopo una lunga giornata di colloqui e ho delle novità da raccontarti. Se ti fa piacere uno di questi giorni ne parliamo a quattr'occhi. Spero tu abbia passato una buona giornata. Un bacio.”

Taehyung lesse quel messaggio tutto d'un fiato subito dopo averlo ricevuto e gli parve una ventata d'aria fresca, dopo la giornata faticosa che aveva trascorso a lavoro, tra domande dei colleghi e i suoi tentativi di concentrarsi il più possibile.

Nonostante la signorina Park avesse accettato di buon grado la proposta di creare un progetto che mostrasse tipi di fisicità diversa dai soliti standard, non si era sentito minimamente soddisfatto arrivato alla sera: gli parve quasi non essersi guadagnato la cena che stava consumando nella propria abitazione.
Tirava su il ramen istantaneo con le bacchette fino alla bocca e nel frattempo con l'altra mano trafficava sullo schermo del cellulare per rispondere a Jungkook, rischiando di far cadere tutto sul tavolo.

“Buonasera Guk, sono tornato anch'io da poco e oggi è stata una giornata impegnativa, speriamo domani sia migliore. Ad ogni modo io stasera sono a casa, se domattina non hai impegni presto e vuoi passare dimmelo pure: la mia porta è sempre aperta per te.”

Scrisse, poi con espressione accigliata scelse accuratamente una emoticon da aggiungere e inviò il messaggio.

Prese poi il cellulare e andò a farsi la sua consueta doccia serale.
Gli piaceva avere la musica accesa e cantare a squarciagola mentre si lavava: era il suo piccolo spazio di relax nel quale lasciava che l'acqua calda e il suo sapone preferito all'avena lavassero via tutte le preoccupazioni del giorno, permettendogli andare a dormire sereno.
Così impostò la sua playlist preferita e si prese quei dieci minuti che erano solo suoi. Nessuno glieli avrebbe tolti, a meno che...

Driiiin

Taehyung continuava a cantare a squarciagola, non riuscendo proprio a sentire il suono del campanello. Quella sera in particolare stava anche urlando più del solito.

Driiiin driiiiiin

Si bloccò un attimo e tese le orecchie: che se lo fosse immaginato?

Driiiin

Inforcò l'accappatoio e uscì saltellando dalla doccia e, ancora fradicio, andò ad aprire.

«Chi è?» Domandò dal citofono.
«Quello che sta aspettando qui da un quarto d'ora.» Rispose Jungkook simulando fastidio.
«Ah va bene, allora puoi aspettare ancora.» Ridacchiò e poi gli aprì.
«Cosa stavi fac- oh...» Il suo quesito fu presto soddisfatto, quando il modello si trovò davanti un Taehyung bagnato come un pulcino e tutto infreddolito.
«Forse dovevo aspettare che tu mi rispondessi prima di partire, comunque buonasera.» Si affrettò ad aggiungere, lasciandogli un bacetto sulle labbra umide.
«Buonasera a te.» Gli rispose invitandolo ad entrare e chiudendo bene la porta una volta che si era accomodato.
Taehyung era rimasto semplicemente senza parole nel rivederlo ancora con quella giacca di pelle nera. Lo guardò da capo a piedi un paio di volte mentre appoggiava una busta sul tavolo e si toglieva il giubbotto.
«Che mi hai portato?» Domandò il fotografo avvicinandoglisi da dietro con le pattine ai piedi e l'accappatoio rosa che svolazzava qua e là.
«Alcool e un po' di cibo: dobbiamo festeggiare.» Gli sorrise.
Taehyung sbirciò nel sacchetto e vide delle bottiglie di soju, patatine e tramezzini inscatolati, poi gli domandò:
«Cosa si festeggia?»
«Te lo dico dopo.» Gli rispose lui avvicinandolo a sé.
«Ora vai a finire di fare quello che stavi facendo, prima che ti prenda un colpo, tutto bagnato come sei.» Aggiunse con aria dolce e gli diede un bacetto sul naso mentre lo abbracciava.
«Sì vado subito. Vuoi qualcosa mentre aspetti? Un caffè?» Chiese, ancora stretto fra le sue braccia.
«Nulla grazie Tae, berremo dopo.» Gli lasciò un altro bacio sui capelli bagnati e sciolse l'abbraccio.

Non credeva che avrebbe mai visto nulla di più dolce di Taehyung con un enorme accappatoio rosa, bagnato fino alla punta dei capelli, mentre trotterellava verso il bagno con delle pattine ai piedi.

Si sedette sul divano, studiando l'ambiente intorno a sé. La casa del fotografo era piccola, ma molto carina: la prima stanza subito all'ingresso aveva il tavolo da pranzo al centro, sulla parete sinistra il divano e un tavolino da fumo, mentre sulla parete destra c'era la cucina. Sulla parete di fronte all'entrata invece si apriva un corridoio che portava al bagno e alla camera da letto.
Notò che Taehyung aveva anche un certo gusto nell'arredamento: la stanza era tutta sui toni del rosso, come il divano, il guanto da forno, i cuscini delle sedie; e del bianco nel tavolo, nel piano della cucina e nei soprammobili.
C'era poi un odore molto avvolgente che sembrava crema per le mani, ma il modello sospettò fosse il bagnoschiuma di Taehyung.
Mentre ci pensava su, il fotografo fece il suo ritorno in grande stile nella stanza: portava infatti dei pantaloni di tuta pesanti color topo, una felpa rossa e dei calzini di maglia color fontina. I suoi capelli erano vaporosi e sembravano avere la stessa consistenza dello zucchero filato, tanto che Jungkook pensò di infilarci una mano appena se ne fosse presentata l'occasione.
«Allora? Che si festeggia?» Chiese impaziente.




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