Aprii piano gli occhi, i pensieri ancora confusi, il sonno ancora presente. Mi girai nel letto in cui mi trovavo, sbadigliando, ricordando tutti i momenti della sera precedente solo in quel momento. Feci vagare lo sguardo per tutta la stanza, vedendo Harry seduto vicino alla scrivania, con il computer portatile davanti a sé. Avevamo passato la notte insieme, parlando della serata, della sua scelta, di come io mi fossi sentita. Ma sentivo ancora una parte di dolore dentro di me spostarsi in ogni parte del corpo, come se, in qualche modo, ci fosse ancora qualcosa che non andasse. Ma, ora come ora, non avevo nemmeno intenzione di scoprirlo.
Collegò il cavo usb al mio iPhone, scaricando qualcosa sul computer. Ipotizzai che fosse la foto che ci eravamo scattati insieme agli altri, e appena mi sporsi per guardare meglio, Harry ruotò la testa, accorgendosi del mio sguardo curioso.
“Ben svegliata.” Disse, guardando me e il disastro che avevo fatto con le coperte. Trattenne un sorriso.
“Hey.” Risposi, togliendo dalle guance i piccoli grumi di mascara. Si rigirò, completamente preso a smanettare con il computer. Mi alzai dal letto, ancora un po' assonnata, avvicinandomi a lui in silenzio. Scollegò il cavo e, una volta fatto, si alzò, appoggiandosi alla scrivania. Mi guardò negli occhi, senza dire niente, e feci di tutto per mantenere un respiro regolare. Prese il pacchetto di sigarette dal cassetto, e non appena ne tirò fuori una, lo fermai.
“Stai fumando davvero troppo ultimamente.” Dissi, prendendogli la mano. Aveva ancora il bracciale legato al polso.
“Mhh.” Si lamentò, facendo scorrere una mano lungo la mia schiena. Mi ressi sul suo petto, stringendo il tessuto della sua maglia tra le dita, ritrovandoci troppo vicini con le labbra. Avvolse entrambe le braccia intorno al mio corpo.
“Lasciami fumare.” Supplicò, strofinando il naso sul mio collo. Inclinai la testa, stringendo il suo corpo più forte, inebriandomi completamente del suo profumo. Possiamo rimanere per tutta la vita così?
“Hai dormito bene?” Mi chiese, baciandomi vicino all'orecchio. Respirai profondamente, lottando contro me stessa e le emozioni che scatenava in me.
“Assolutamente sì.” Ammisi, abbracciandolo ancora. Tornò con il viso vicino al mio, fissando le mie labbra e poi i miei occhi. E con un semplice sguardo, rallentò il mondo intorno a noi.
“Harry.” Sussurrai solo, e lui sfiorò le sue labbra con le mie, piano, facendomi provare un’esplosione di emozioni. Tutti i pensieri svanirono.
“Volevi dirmi qualcosa?” Disse, toccandomi le labbra con il suo respiro. Mi venne spontaneo scuotere la testa, arrossendo senza un motivo.
“Mi piacciono le ragazze che arrossiscono.” Mi ricordò. Le mie guance si infuocarono e, sorpresa, sentii le sue labbra premere sulla mia fronte. Chiusi per un attimo gli occhi.
“Ricordi tutto?” Gli domandai senza farmi troppi problemi, e lui mi guardò stupito. Ci distaccammo, guardando entrambi altrove.
“Non dovrei?” Il sorriso che comparve sul suo volto mi fece ingoiare un sospiro. Infilai una mano tra i capelli arruffati, ascoltando la sua leggera e dolce risata, riempire la stanza.
“Andiamo a fare colazione.” Mi disse, mettendomi meno a disagio. Mossi la testa, facendogli capire che ero d'accordo con le sue parole. Gli chiesi se Ryan fosse sveglio, ma la sua risposta fu “Non mi interessa, onestamente. Ma credo ancora di no.”
Quello che volevo, era che Harry cambiasse nei confronti di suo fratello. Sapevo, però, che non sarebbe stato affatto facile. L’odio che provava nei suoi confronti era qualcosa che si trascinava da tempo. Forse già da quando erano piccoli.
Arrivati in cucina, rimasi a fissare il tavolo, ed Harry se ne uscì con una delle sue solite provocazioni.
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Hurts
FanfictionUn'attrazione che va oltre ogni limite, dei segreti tenuti nascosti, delle tentazioni fuori posto. Si può fuggire da tutto questo? ~ "Ci sono cose che non sai, che tengo dentro me stessa per non farti scappare. Le tengo dentro perché so che non regg...