Le mie dita lasciarono la presa. Controllai tutte quelle strane sensazioni che portavo dentro, quelle sensazioni che non volevano farmi respirare regolarmente. Ci provai, ma con uno scarso risultato.
“Devo andare.”
E nella sua voce, non c’era altro che freddezza, serietà. Harry si voltò, avanzando di qualche passo, facendo finta che in quella stanza non fosse mai accaduto nulla. E che, dalla mia bocca, non fossero mai uscite quelle parole.
Avrei voluto fermarlo, urlargli contro. Ma restai al mio posto, guardandolo mentre spariva completamente dalla mia vista. E quella sensazione di vuoto che avevo dentro, mi risucchiò totalmente.
Fissai il soffitto per ore, provando a riprendere una respirazione più regolare. Ripensai alle parole di Harry, le mie preghiere per farlo restare, il suo sguardo ormai cupo. Toccai le lenzuola, stropicciandole, immaginandomi che lui fosse lì, con me, con la voce ancora impastata dal sonno e gli occhi ancora mezzi chiusi. La sua pelle a contatto con la mia, la sua risata divertita. Ma tu non ci sei.
Ascoltai il ticchettio della sveglia, il fruscio della pioggia scendere lentamente. Buttai fuori tutte le ansie e le angosce che portavo dentro con una serie di sospiri, e un senso di libertà mi invase completamente. Passai ancora un po’ di tempo a fissare il vuoto, sobbalzando appena sentii la porta della camera spalancarsi.
"Lil!"
Connettei un attimo il cervello con la realtà, girando la testa per vedere chi avesse parlato. Mi meravigliai a vedere Chloe sullo stipite della porta.
"Che fai, mi lasci sola in quel ristorante super lussuoso?" Disse scherzando, ma con un pizzico di verità. "Scusami se sono entrata così, ma tua madre mi ha detto che eri sveglia, e così….sono venuta a trovarti. Diamine, ti avrò cercata per ore ieri!"
Feci calare il silenzio, sollevandomi dal materasso. Alzai le lenzuola che erano cadute a terra, fingendo di non vedere lo sguardo pressante della mia amica. Chloe si mise davanti ai miei occhi.
"Va tutto bene?"
Come sto?
"Si."
Chloe rimase ferma davanti la mia figura, poco convinta dalla mia risposta. Mi osservò in silenzio, analizzando tutti i miei movimenti.
"Lily." Mi richiamò severa. Badai poco alla sua voce, e ai suoi tentativi di attirare la mia attenzione, mettendo in ordine ogni piccola cosa che mi capitasse sotto gli occhi. Appoggiai degli oggetti sul comodino, ignorandola ancora una volta.
"Hey." Mi costrinse a voltarmi, afferrandomi per il braccio, in attesa di avere una risposta da parte mia. Chloe aumentò la presa, prendendo parola.
"E’ successo qualcosa ieri, vero?" Ipotizzò.
Solo a ricordare tutti gli avvenimenti, una stretta allo stomaco mi impedì di parlare. Come potevo raccontarle quello che era successo? Era tutto un totale casino. La vita di Harry lo era.
"Lily, parla." I suoi occhi mi pregarono. "Cos’è successo ieri? Cos’è successo con Harry?"
Mi bloccai a sentire il suo nome. Rimasi a fissare il pavimento, desiderando con tutta l’anima di poter dimenticare ogni cosa. Volevo dimenticare Will, il passato, Harry. Non spiegandomi come solo il suono del suo nome potesse far accelerare così incredibilmente il mio battito cardiaco.
"Harry ed io volevamo tornare a casa, ieri. Ero così..stanca. E non avevo voglia di passare altre ore della mia vita in quel ristorante." Incominciai, interrompendomi con delle lunghe pause. Chloe si mise subito seduta, aspettando che continuassi.
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Hurts
FanficUn'attrazione che va oltre ogni limite, dei segreti tenuti nascosti, delle tentazioni fuori posto. Si può fuggire da tutto questo? ~ "Ci sono cose che non sai, che tengo dentro me stessa per non farti scappare. Le tengo dentro perché so che non regg...