Fragments of the past

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«Non hai scelto un vestito un po’ troppo…corto?»  con uno sguardo irritato mi osservò dalla testa ai piedi. Respirò più affannosamente quando arrivò precisamente sulla scollatura del vestito,stringendomi la mano più che potesse. 

«Corto?»  feci una faccia strana, non notando quel particolare che mi aveva detto. «A me sembra che sia della lunghezza giusta»

Jared sorrise a tutti gli amici che si trovavano fuori dall’istituto, infuriandomi appena salutò anche le mie peggior nemiche. Sapeva che mi dava fastidio, eppure continuava a farlo.

«Credo che questa sera ti ucciderò»  dissi tra me e me, mentre lui rise con gusto. Mi spostò una ciocca di capelli dietro l’orecchio, sorridendomi come solo lui ci riusciva. Uno di quei sorrisi dolci,puri, incredibilmente belli. 

«Come sei gelosa»  stampò un bacio veloce sulle mie labbra, entrando nell’enorme struttura. Si guardò attorno un po’ spaesato,aggiustandosi il colletto della camicia bianca che metteva in risalto la sua abbronzatura. Era perfetto.

«Perché vorresti dire che tu non lo sei?» lo punzecchiai, totalmente divertita dalla sua espressione. Fingeva che non gli importasse se qualcuno mi avesse guardato fantasticando sul mio corpo, ma  sapevo bene che non era realmente così. Jared Brown era il ragazzo più geloso di tutto l’universo. Il primo in classifica tra tutti.

«Non sarebbe stato meglio stare a casa, accoccolati sul divano, mentre ci scambiavamo effusioni d’amore?»

Gli feci la linguaccia, «No!»

«Credo che debba perdere le speranze con te,seriamente.»  blaterò lui,sbuffando sonoramente e continuamente. Mi stava dando sui nervi. 

«Preferivi che venissi da sola a questa festa?»  mi fermai,tenendolo per i bordi della camicia. «Dai, è solo una serata un po’ diversa dalle altre»

Lui scrollò le spalle,rassegnandosi.  «La prossima volta non verrò, questo è poco ma sicuro. E non mi metterò di certo in ridicolo ballando!»

Morsi il suo labbro. «Fallo per me»  dissi,supplichevole.

Jared mi fissò per un tempo indeterminato, decidendosi finalmente a darmi una risposta.

 «Forse»   sorrise di nuovo, mandandomi in corto circuito.

 

Il getto d’acqua divenne gelido, tremando per il cambio di temperatura improvviso. Il mio corpo reagì a quella sensazione, incurvandomi per il fastidio che mi provocava.  Chiusi il tubo della doccia, passando successivamente la mani sulle tempie e portare tutti i capelli all’indietro. Piccole goccioline d’acqua continuavano a scorrere lungo il mio corpo.

Quei ricordi tornavano quando meno me l’aspettavo, come se fossero il mio tormento. Stavano diventando un assillo, un pensiero costante. Come avrei potuto sbarazzarmi di tutto ciò?

Volevo far diventare Jared qualcosa che non sarebbe più dovuto esistere. E anche noi avremmo dovuto diventare solo frammenti del passato. 

Uscii da lì, avvolgendomi nell’asciugamano e riprendere in mano la realtà. Percorsi tutto il corridoio per arrivare agli spogliatoi della palestra, intravedendo subito le mie amiche prese nel vestirsi. 

«Hai battuto tutti i tuoi record,Lil! Sei stata più di un’ora lì dentro»    Chloe si strinse nei jeans, riuscendo quasi a inciampare. Mi avvicinai al mio armadietto,aprendolo.

«Sono esausta»   Angie si toccò le gambe, vedendo perfettamente il suo volto addolorato. Presi l’occorrente per vestirmi, sbrigandomi. 

«Tutto okay, Lily?»

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