Are you sure?

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«Stai bene?»

«Ci siamo salutati pochi minuti fa,Liam,sto bene»  provai a rassicurarlo sperando,almeno, di avere qualche risultato.   «Non c’era bisogno che mi chiamassi, sul serio.»

«Sei da sola in casa, -  mi ricordò – può succedere qualunque cosa»

Per come si stava svolgendo la telefonata sembrava uno dei tanti film horror in cui la protagonista, dopo aver attaccato ed essere stata avvertita, iniziava a sentire anche il più piccolo rumore. Ovviamente,io non avevo paura. Si,ovvio.

«Non mi accadrà niente»

 Stavo tranquillizzando lui o me stessa? Direi più la seconda opzione.

«Te lo avevo detto io, che era meglio se ti facevo compagnia»   ironizzò, non sapendo che le sue battutine mi facevano venire solo istinti omicida verso di lui. Se lo avessi avuto davanti ai miei occhi, credo che avrei dovuto avere qualcuno che mi fermasse.

«Più che altro…»   le sue interminabili pause erano estremamente odiose, «credo che il tuo amico, Harry, potrebbe fartela pagare»

Farmela pagare?

«Non mi sfiorerebbe nemmeno con un dito» 

Con una semplice risatina, Liam mi fece capire già tutto.  «Oh, non venirmi a dire che non ti abbia avvisata,eh»

Le sue parole non mi impaurivano. Harry non avrebbe dovuto azzardarsi ad avvicinarsi nuovamente a me. Lui doveva essere l’ultimo dei miei pensieri. O meglio, non doveva essere più nella mia mente.

«Ti ringrazio per  avermi avvertita mio supereroe, ora possiamo concludere la chiamata?»

Lo sbuffo di Liam si sentì chiaramente.  «Cosa farai ora?»

«Mi andrò a fare una doccia»

«Posso venire con te?»

Maniaco.

«E’  più rilassante farsela da soli.»   improvvisai,  «Ciao,Liam»

«Qualsiasi strano rumore…»

«Lo so, ciao.»

Mi rendevo conto da sola di essere troppo fredda nei confronti di alcune persone. Liam faceva parte di questo gruppo, e in minima parte mi dispiaceva. Anche se provava ad avermi non era poi un ragazzaccio come tanti altri tipi che giravano per New York.

Attaccai il telefono prima che continuasse a dirmi di stare attenta e cose del genere,guardandomi attorno assicurandomi che fosse tutto al suo posto. I miei genitori erano andati alle loro solite cene di lavoro, quelle che io cercavo sempre di evitare inventandomi le cose più assurde.  Ero stata a casa da sola tante volte, e sarebbe stato incredibile se avessi avuto paura. 

Ma solo nel sentire qualche scricchiolio pensai di morire.

***

                                                                                                                                                                        -  Nina

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