I have only you

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Comprai ogni cosa che mia madre mi aveva chiesto sul biglietto che tenevo in mano, accertandomi di non essermi dimenticata nulla.  Mi avviai per andare alla cassa, incredula di quanta gente ci fosse quella sera.  Ogni persona possedeva carrelli con un miliardo di cose dentro, e per come si stavano mettendo le cose, sarei stata costretta ad aspettare un’eternità. 

«Oh, il destino»

Non ebbi bisogno di girarmi. Sapevo a chi apparteneva quel senso dell’umorismo.

«Buona sera  anche a te, Liam»   girai gli occhi, stanca di stare in fila. Sollevai meglio la roba che tenevo tra le braccia, forzandomi a non farle cadere e fare una figuraccia. Un barattolo di marmellata mi stava per scivolare delle mani, sbottando per il fatto che non sarei riuscita a tenerlo ancora per molto. Qualcuno fece in modo di non farlo cadere.

«Dovresti ringraziarmi»  mi prestò aiuto, afferrando qualcosa per farmi sentire meno peso. «Se non ci fossi stato io, chi ti avrebbe aiutato?»

La gente diminuì in un batter d’occhio, dandoci così la possibilità di sistemare le cose sulla cassa. «Grazie mille, Liam»  dissi in tono scherzoso, attendendo che la ragazza che lavorava in quel supermercato mi avvisasse per  il prezzo.  Quel corteggiatore di Liam Payne si preoccupò di mettere la mia roba nelle buste, sbalordita da quello che stava facendo.  Sorrisi spontaneamente, tirando fuori i soldi e pagare la commessa. 

«Dovremmo fare la spesa insieme più spesso»  rise lui.

La ragazza mi ringraziò ed io mi voltai  nella direzione di Liam.  I suoi muscoli fecero una gran fatica a tenere sia le mie buste che le sue, aiutandolo in maniera che non sentisse più dolore.

«Non c’era bisogno, Lily»   resistette  a non fare una faccia che dava a vedere quanto stesse soffrendo, mantenendo un sorriso forzato.  «Posso farcela anche da solo, sul serio»

Perché i ragazzi non vogliono  mai essere aiutati?

«Smettila»   ripresi ciò che avevo comprato, provocando una leggera risata da parte sua.  Uscimmo, parlando del più e del meno come non avevamo mai fatto.  Lo avevo sempre visto per il ragazzo che pensava solo ad una cosa, eppure non sembrava.

«Quello che sto per chiederti sarà qualcosa che non potrai rifiutare»

«Cioè?»  con uno scuotimento della testa tolsi un capello dall’occhio, ansiosa di sapere cosa intendeva dire.

«Esci con me»

Le macchine correvano per le strade di New York, come la sua frase che correva nel mio cervello.

«Liam..ascolta..»

«Solo per oggi»  affermò con più serietà nella voce, provando a farmi cambiare idea con gli occhi da cucciolo.

Un’uscita. Una semplice uscita.  

«E’ un appuntamento, questo?»

Liam mi fece l’occhiolino, schioccandomi un bacio sulla guancia.  «Chi lo sa»

***

                            

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