Drunk

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 -  Harry

“Porca puttana.”


Niall si afflosciò a terra, ubriaco fradicio, forse peggio di me. Diceva cose senza senso, a volte, e probabilmente lo facevo anche io senza rendermene conto. 

“Questa è l’ultima volta, lo giuro.”

“Lo diciamo sempre ma non è mai così.”

La sua risata era così odiosa di prima mattina. O forse ero io che vedevo tutto così…odioso?

“Styles, dillo che ti mancava passare una notte così. Anche se l’unico ricordo che ho,  sono due ragazze che ci hanno chiesto informazioni.”

“Certo.”  Poggiai la testa contro il muro, cercando  di alleviare il dolore che si stava impadronendo di me.  “Informazioni.” Sottolineai.

“Ricordo che una delle due ci sapeva proprio fare.” Prese, con le ultime forze che gli erano rimaste, la bottiglia accanto a lui, sbraitando nel vedere che cadde totalmente a terra.

“Stai ancora sotto effetto alcol, eh?”

“Stai zitto,Styles, che stai ridotto peggio di me.” Mi squagliò con quelle parole, dandomi una gomitata al braccio, ricevendo da parte mia una delle mie solite occhiate fulminanti che, in parte, lo facevano ridere.

Non riuscivo a riconnettermi con ciò che mi circondava. La testa girava, il corpo non reagiva ai miei comandi, un forte senso di nausea che faceva su e giù per lo stomaco.  

“Magari ci aiuta a passare la sbronza.”  Accese una delle sigarette che aveva nel pacchetto, lanciandomelo poco dopo. Mi feci passare l’accendino, scoppiando entrambi a ridere per la notte che avevamo passato. Da quant’era che non ci sentivamo così?

“Io credo che una piccola visita a Monique per superare meglio questa sbornia, non faccia male a nessuno.” Sorrise beffardo, provando ad alzarsi.  “Vieni con me?” 

Buttai fuori il fumo senza dargli alcuna risposta, ridendogli in faccia quando lo vidi barcollare per poi finire a terra.  

“Sei sicuro di riuscire a fartela in queste condizioni?”

Niall mi diede uno spintone, sbottando. “Oh,fidati,sarò anche ubriaco… ma ho la lucidità per fare alcune cose.”

“Non cambierai mai.”

 ***


Era solo da un’ora che ero in ufficio con mia madre, e già mi ero stufata. Oltre a bere caffè,cappucini,cioccolate calde e così via, cos’altro potevo fare?

“Ti stai annoiando?”

La voce di Adrienne risuonò nelle mie orecchie. “Si nota?”

“Un pochino.” Accarezzò i miei capelli con delicatezza, facendo apparire sulle mie labbra un sorriso sincero.  “Ma ti capisco, infondo.”

Lei era l'unica che poteva capirmi. Era come se lei fosse la mia seconda mamma, in tutto e per tutto, l’unica persona in grado di tirarmi su di morale.

“Sei l’esatto opposto di Susan, sai?” Si schiarì la voce, accennando un piccolo sorriso.  “Se fossi stata come lei…credo che sarebbe stato un bel guaio.”

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