Hurts

Skin burning

Incollai lâindice sul campanello, riflettendo su cosa fosse giusto fare. Ero incerta se  vedere Chloe o meno, soprattutto dopo quello che era successo fuori dallâufficio di mia madre. Dopo quel bacio, io ed Harry non avevamo fatto altro che guardarci intensamente, aspettando entrambi la cosa giusta da dire. Ma le parole, in quel momento, non esistevano. Sguardi che parlano per noi. 

Avevo cercato di rompere quella tensione con una scusa, chiedendogli se avesse voglia di entrare nuovamente dentro lâazienda, così da poter recuperare la pennetta e salvare quei maledetti file. Harry semplicemente annuì. 

E nel ricordare gli eventi di quella mattina, lo stomaco mi si chiuse. La sensazione delle sue labbra sulle mie era ancora percepibile, i brividi causati dal suo tocco leggero ancora dentro le ossa, il suono del suo battito nella testa. Mi toccai le labbra, ricordando perfettamente il modo in cui la sua bocca si precipitò sulla mia, lasciandomi con il cuore in  gola. Che cosa siamo noi? Che cosa vogliamo veramente? 

Sistemandomi unâultima volta, azzerando tutti i pensieri, premetti il campanello di casa di Chloe. Solo a sentire il suono, pensai di aver fatto unâenorme sbaglio. Era troppo tardi per avere ripensamenti.

La porta si aprì, e una figura non troppo alta e con un sorriso in viso, mi accolse.  Feci la stessa cosa, sorridendo alla madre di Chloe nella maniera più dolce possibile. 

"Oh, Lily!" La felicità comparve sul suo volto magro. "Che bello vederti! Su, entra, cosa stai aspettando?" Con la mano mi fece cenno di entrare, non potendo far altro che accettare il suo invito.  Appena entrai, mi guardai intorno, cercando Chloe. Sua madre si aggiustò il grembiule da cucina, tornando a lavoro con i fornelli. 

"Tesoro, come stai?" Spostò qualche pentola, osservandomi con la coda dellâocchio. "Da quel giorno a lavoro.. non ho avuto più tue notizie. Quando chiesi a Chloe cosa ti fosse successo, mi ha risposto âSi è solo sentita poco bene, non preoccuparti.' " Accese il gas, concludendo il discorso. "Mi sono così preoccupata. Come stai ora?"

Chloe le aveva mentito. In quella situazione non si poteva fare altrimenti, dâaltronde. Non avrebbe di certo potuto dirle âLily ha visto Harry baciarsi con unâaltra.â  

Sarebbe stato patetico.

"Non mi sono sentita molto bene, è vero. Maâ€Â¦ora va decisamente meglio. Molto, molto  meglio." Sperai con tutto il cuore che mi credesse, anche se il mio tono incerto non avrebbe convinto nessuno. Lei mi guardò sollevata.

"Sono contenta che tu stia meglio, davvero. E se stai cercando Chloe, è al piano di sopra."

"Grazie." Le dissi, ammirando la tavola già apparecchiata per la cena. Conoscevo bene le sue doti culinarie e la sua infinita pazienza, domandandomi sempre come facesse. Ringraziandola un’ultima volta, me ne andai dalla cucina, camminando nell’immenso corridoio di quella casa.Andai verso la camer di Chloe, completamente in ansia. Come avrei aperto il discorso? O forse era meglio tacere, e non raccontare nulla? 

Persa ancora tra quei pensieri, arrivai davanti la porta della sua camera, con ancora l’incertezza su cosa fare. Mi feci coraggio, ruotando la maniglia. Non appena la porta venne spalancata, Chloe si girò verso la mia parte. 

"Lil?" Disse il mio nome, quasi incredula di vedermi. Si abbassò per prendere alcune foto, appiccicandole poi al muro davanti a lei.  Sentii l’ansia aumentare.

"Che fai ancora lì impalata? Entra!" Mi rimproverò scherzosamente. Entrai frettolosamente, accostando di poco la porta alle mie spalle. Devo sapere che cosa ha scritto ad Harry, devo vedere cosa ne pensa lei di tutto questo.

"Allora?" Tossì, prendendo altre foto. "Cosa mi racconti?"

Mi avvicinai per guardare le foto sparse sul suo letto, perdendo solo un po’ di tempo per trovare le parole giuste. E quando le trovai, mi affrettai a rispondere.

"Che diavolo ti è saltato in mente, Chloe?! Te ne sei andata dall'azienda con una scusa, per poi..." Scossi il capo ripetutamente. "Dio...Con quale scusa lo hai convinto?"